Per la serie I Viaggi Naturalistici di Massimo Boyer si è concluso a novembre scorso a Cabilao (Filippine) un workshop di fotografia naturalistica incentrato in particolare sulla macrofotografia.
Il Pura Vida Resort e il diving center Sea Explorers hanno affiancato Nosytour, Kudalaut e Zeropixel nell’organizzazione. Il nostro ringraziamento va anche a Easydive, per le attrezzature.
Con un pubblico molto interessato e partecipe il corso è stato un successo. Cabilao per chi non lo conosce è sito soprattutto adatto per la macrofotografia, l’acqua tendenzialmente torbida ci ha forzato a concentrarci su soggetti piccoli e vicini. Argomento principe quindi la macrofotografia, nei suoi vari aspetti. Sia nelle chiacchierate serali che nelle immersioni abbiamo spaziato dalle soluzioni tecnologiche (obiettivi normali, medi tele, lentini esterni, grandangolari) alla tecnica di ripresa.
Ampio spazio è stato dedicato alla scelta dell’ambiente, per una macro che racconti qualcosa sul suo soggetto. Oltre al tentativo di isolare il soggetto, mettendone in evidenza colori e forme su uno sfondo nero, si è lavorato molto infatti su una macrofotografia che inserisce il soggetto nel suo ambiente, raccontando qualcosa su dove e come vive il nostro soggetto. Massimo da sempre predica una fotografia attiva, che abbia come soggetto gli animali che fanno qualcosa, che vada al di là del semplice ritratto, e inserisca l’animale nel suo ambiente.
Un altro argomento su cui si è lavorato molto sono state le tecniche di illuminazione. Il flash è la fonte di luce dominante in macrofotografia, ma molto lavoro è stato fatto sull’uso del flash singolo o doppio, sul posizionamento delle fonti di luce, sull’uso della luce naturale e del fill-in nella macro ambientata, ossia nella fotografia ravvicinata fatta con obiettivi grandangolari e oblò di dimensioni ridotte (minidome).
Grazie a tutti i partecipanti per il contributo, e arrivederci al 2019.
I viaggi naturalistici di Massimo Boyer sono organizzati e venduti da Nosytour e Kudalaut. Seguono la formula del workshop, che alterna lezioni teoriche e immersioni in cui sempre si realizza uno scambio di idee con Massimo Boyer, che conduce alternando la fotografia subacquea con notizie e informazioni di biologia marina, raccontando le storie degli animali del mare, o, per usare le sue parole, “lasciando che siano gli animali a raccontarsi attraverso le nostre immagini”.