Giorgio è arrivato in taverna con un sorriso enigmatico e una bottiglia sotto il braccio, avvolta in una confezione elegante che trasudava un certo fascino. “L’ho ricevuta a Natale,” ha detto appoggiandola al centro della tavola, “e ho pensato che fosse perfetta per una serata come questa, con voi, subacquei e amanti del mare.” Era una bottiglia di Akenta SUB, lo spumante affinato a 40 metri di profondità nelle acque cristalline della Sardegna
Era una di quelle serate che nascono senza grandi pretese, ma che finiscono per rimanere impresse nella memoria. Una tavolata in taverna, amici uniti dalla passione per la subacquea, e ad aprire la serata una bottiglia di Akènta SUB.
La taverna, con il suo angolo dedicato al mare – vecchi erogatori, una bussola consumata, il primo Aladin, un paio di vecchie macchine fotografiche subacquee – era la cornice perfetta per un brindisi così speciale.
Un tappo cerato che racchiude il mare
Mentre la bottiglia veniva stappata, quasi con un pizzico di riverenza, ci siamo soffermati su un dettaglio che ha aggiunto ancora più fascino all’esperienza: il tappo cerato. Quel sigillo particolare, che sembrava quasi una protezione per custodire i segreti del mare, ci ha immediatamente trasmesso l’idea di un prodotto unico, nato dal cuore delle acque sarde.
Il tappo cerato è stato rimosso con cura, quasi fosse un rituale, e subito si è percepito che Akenta SUB non è solo un vino: è una storia imbottigliata, affinata a 40 metri di profondità nelle acque dell’Area Marina Protetta di Alghero. Il tappo ha schioccato, liberando un perlage fine che sembrava portare con sé il respiro del mare. L’odore intenso di fiori bianchi e gialli ha inondato la stanza, e per un attimo sembrava di essere lì, sott’acqua, avvolti dalla magia delle profondità.
Stigghiola siciliana e vino subacqueo
Intanto, fuori in giardino, Marco e Maurizio si davano da fare sul barbecue, sotto un cielo stellato e il profumo di brace che riempiva l’aria gelida di una serata sottozero. Maurizio aveva portato dalla sua Sicilia un’autentica prelibatezza: le stigghiola, un piatto tradizionale fatto con budella di agnello avvolte intorno a cipollotti e aromatizzate con erbe mediterranee. Mentre il fuoco illuminava i loro volti e il crepitio della brace faceva da sottofondo, i due giravano con maestria gli spiedi, assicurandosi che tutto fosse perfetto.
Le stigghiola, servite calde e croccanti, hanno trovato un compagno ideale nei calici di Akenta SUB, creando un contrasto sorprendente tra il sapore rustico e affumicato del cibo e la freschezza elegante dello spumante.
La magia della condivisione
Il primo brindisi è stato dedicato a noi, subacquei, ma soprattutto amici. “A noi, a nuove immersioni e nuovi brindisi!” ha esclamato Marco, sollevando il calice. Il sapore era fresco, morbido, con un retrogusto salino che sembrava ricordarci le nostre discese tra coralli e relitti.
“Questo vino mi riporta alla mente quell’estate in Sardegna, dove abbiamo iniziato,” ha detto Francesca con un sorriso. “Erano le nostre prime immersioni, e c’era qualcosa di affascinante in quella nostra nuova avventura. Proprio come questo vino: sembra semplice, ma ti sorprende.”
Lupo, il più giovane del gruppo, si è lasciato andare a una risata. “Non sono un esperto, ma mi piace molto!”
Un brindisi che racconta
La serata è proseguita tra racconti, aneddoti e risate. Giorgio, il tecnico del gruppo, ha raccontato di come un tempo si immergesse senza computer, solo con tabelle cartacee e tanto istinto. “Questo vino è come il mare: ricco, imprevedibile e affascinante. Il retrogusto di frutta secca e crosta di pane mi ricorda una giornata in barca, quando l’aria sa di salsedine e tutto sembra più intenso.”
La bottiglia, una volta vuota, ha trovato posto d’onore nell’angolo della taverna dedicato al mare. Lì, accanto a una vecchia maschera, racconta ora la sua storia: quella di una normale e piacevole serata tra amici.
Akenta SUB: un’emozione da vivere
Non siamo sommelier, ma Akenta SUB è stato molto più di un vino per noi. È stato il filo conduttore di una serata che ha celebrato il mare e l’amicizia, una bottiglia che ha saputo unire i nostri mondi subacquei con il piacere della tavola.
Akenta SUB è un vermentino spumantizzato, una vera rarità prodotta in numero limitato di bottiglie selezionate per l’affinamento subacqueo, realizzato a circa 40 metri di profondità̀ nelle acque del mare di fronte alle coste del Parco Naturale di Porto Conte, nella Cantina Subacquea di Alghero e della Sardegna.
Il tappo cerato, il profumo intenso e il sapore salino sono dettagli che arricchiscono l’esperienza e la rendono memorabile. È un vino che racchiude in sé il fascino della profondità, non solo per il suo affinamento a 40 metri, ma per l’emozione che riesce a trasmettere. Ogni sorso è un richiamo al mare, al silenzio delle immersioni e alla bellezza delle acque sarde.
Consigliato a chi cerca non solo un vino, ma un’esperienza. A chi ama il mare e sa che, a volte, un brindisi può essere molto più che un semplice gesto.
Nota finale: La bottiglia vuota con le incrostazioni del tempo trascorso sott’acqua è ora un pezzo di arredamento nella nostra taverna. E ogni volta che la guardiamo, non possiamo fare a meno di sorridere pensando a quella serata.