Quando si parla di destinazioni da sogno per i subacquei, la Polinesia Francese occupa indiscutibilmente un posto d’onore. Un paradiso acquatico dove le pass brulicanti di vita si alternano a lagune cristalline, e dove le megattere danzano nelle acque turchesi.
Abbiamo incontrato un subacqueo che ha celebrato il suo 35° anniversario di matrimonio esplorando quattro atolli polinesiani – Moorea, Rangiroa, Fakarava e Bora Bora – in un viaggio che ha saputo bilanciare sapientemente la passione per le immersioni con momenti di condivisione in superficie. Ne è venuto fuori un racconto che incarna il sogno di ogni appassionato sub, regalandoci preziosi spunti e consigli per chi desidera seguire le sue pinne in questo angolo di paradiso del Pacifico.
Maurizio La Grassa ci parla del suo viaggio da sogno in Polinesia Francese
Intervista a Maurizio La Grassa, viaggiatore sub e videografo
Questo viaggio ha celebrato il vostro 35° anniversario di matrimonio, auguri sinceri per il traguardo. Come avete bilanciato le sue immersioni con le attività di sua moglie non-sub? Che consigli darebbe ad altri subacquei con partner non-sub?”
Grazie per gli auguri. Non avremmo potuto festeggiare questo traguardo in modo migliore. Pur non essendo una subacquea mia moglie è comunque un’amante del mare quindi non ho fatto molta fatica a convincerla in questa avventura. Inizialmente avevo acquistato un pacchetto da 6 immersioni ma obiettivamente erano poche e ne ho aggiunte alla fine altre tre ed è stato un giusto equilibrio perché ci sono rimaste diverse giornate per condividere insieme altre entusiasmanti attività di snorkeling o escursioni.
Parlaci dei quattro atolli della Polinesia Francese. Qual è stata la tua prima impressione subacquea per ognuna di queste mete?
Abbiamo visitato nell’ordine Moorea, Rangiroa, Fakarava e Bora Bora e l’inizio a Moorea con le megattere è stato veramente entusiasmante; per tutte le località l’eccezionale trasparenza dell’acqua e l’abbondanza di fauna marina sono state il primo impatto positivo.
Lo snorkeling con le balene a Moorea è sicuramente una emozione difficile da descrivere a parole. Puoi provare a descriverci questi incontri e quali accorgimenti bisogna adottare per un’interazione rispettosa con questi giganti del mare?
Devo dire che ho constatato un’attenzione veramente particolare da parte degli operatori nell’istruire i visitatori ad un corretto approccio nei confronti di questi cetacei. Ne è un esempio il divieto di avvicinamento impartitoci quando abbiamo incontrato due megattere, madre e cucciolo, proprio sotto un grande yacht ancorato all’interno di una baia; in quel caso la madre stava proteggendo il piccolo nato e in tali frangenti scatta il divieto assoluto di qualsiasi disturbo ai cetacei.
Negli altri casi, in oceano aperto, la barca lascia gli ospiti a circa 100 mt. di distanza dalle balene che possono essere avvicinate soltanto a nuoto, con divieto di immersione e osservabili esclusivamente dalla superficie. In una delle due escursioni che abbiamo fatto, credimi, mi sono commosso nel sentire il forte canto di richiamo, un’emozione difficile da esternare.
Hai effettuato un’immersione nella famosa pass di Fakarava nord, (Canyon di Ali Baba) raccontacela in breve e lasciaci sognare.
Quando la racconto agli amici e conoscenti la descrivo dicendo che mi sembrava di essere dentro un documentario. Una simile quantità di pesce non l’avevo mai constatata prima nei viaggi fatti finora. A settembre sono stato in Mar Rosso ma non c’è paragone. Durante le riprese video non sapevo dove girarmi: squali grigi, pinna bianca fermi sul fondo che li puoi quasi toccare, napoleone, tonni, barracuda e muri di altri pesci di piccola taglia, insomma tante emozioni da togliere il fiato.
La Polinesia Francese è nota per la presenza di squali e mante. Durante le tue immersioni, quali specie hai incontrato più frequentemente e in quali siti?
Direi che ogni sito ha le sue peculiarità. Rangiroa, ad esempio, è famosa per i suoi delfini con i quali puoi interagire a distanza ravvicinata ma sfortunatamente, in tutte e tre le immersioni che abbiamo fatto, i tursiopi si sono elegantemente defilati preferendo avvicinarsi ad altri gruppi di subacquei poco distanti dal nostro … davvero un gran peccato! Comunque mante e squali non sono mai mancati in tutti gli altri siti di immersione e a Bora Bora siamo stati in compagnia di eleganti aquile di mare.
Le immersioni nella pass di Rangiroa possono essere impegnative a causa della corrente. Quali sono le precauzioni che hai preso e a chi consiglieresti questa immersione?
Si confermo. Avevo già provato il piacere di “volare” nelle pass Maldiviane, ma sinceramente qui a Tiputa Pass nonostante gli avvertimenti ricevuti durante il briefing mi sono trovato in difficoltà. La corrente dopo una iniziale normalità è diventata un fiume in piena e con la mia attrezzatura seppur non eccessiva (GoPro corredata di braccetti e fari) sono stato sballottato più volte tra i coralli.
Inoltre, una compagna di immersione ha corso un grosso rischio rimanendo senz’aria, risoltosi grazie al cielo per merito del suo buddy che le ha prestato la necessaria assistenza. Quindi si, massima attenzione e preparazione sono necessari per questo sito.
Laguna Blu e a Otipipi/Île aux Récifs. Cosa rende questi siti così speciali dal punto di vista subacqueo e quali sorprese riservano ai sub?
In realtà si tratta di due escursioni a Rangiroa durante le quali si raggiungono i “motu”, gli isolotti che definiscono gli atolli e che si trovano di fronte a quelli dove sono dislocati i villaggi turistici. Non si fanno immersioni ma si gode del panorama incredibile che si presenta davanti agli occhi grazie alla sorprendente varietà dei colori dell’acqua che vanno dal bianco assolutamente trasparente al blu profondo passando per tutte le sfumature dell’azzurro. Ile au Recife ha poi la particolarità di avere delle conformazioni rocciose vulcaniche che han creato uno scenario surreale quasi primordiale.
A quale Tour Operator ti sei appoggiato per l’organizzazione del viaggio e qual è stata la tua esperienza? Lo consiglieresti ad altri?
Il nostro sogno è iniziato circa 6 anni fa, durante una serata evento sulla Polinesia organizzata dal Tour Operator Mete Subacque in collaborazione con I Vagabondi del Mare presso la piscina Y-40 di Montegrotto (PD).
Qui abbiamo conosciuto Elena, la titolare del T.O. al quale ci siamo appoggiati per la definizione e pianificazione del viaggio e al nostro rientro, molto soddisfatti, ci siamo complimentati per la perfetta organizzazione che ha impedito qualsiasi contrattempo. È stato come avere un’assistente personale al nostro fianco e ci ha colpito in modo particolare la puntualità dei vari operatori locali nel rispetto dei nostri programmi di viaggio, sia che si trattasse di immersioni che di gite/escursioni varie (raccomando in particolare anche un full-day di escursione alla laguna di Bora Bora, veramente imperdibile).
Pertanto mi sento di consigliare Mete Subacque a tutti coloro interessati sia alla Polinesia che a qualsiasi altra destinazione a medio-lungo raggio. Adesso abbiamo ancora vivo il ricordo delle meraviglie che abbiamo visto, ma quanto prima cominceremo a pensare alla nostra prossima meta.