320 subacquei partecipanti, 4000 tuffi in Area Marina Protetta, 84 visite mediche effettuate, 36 partner ufficiali, 9 diving center. E poi workshop professionali, conferenze, serate a tema… Gli impressionanti numeri di Italy Dive Fest, evento organizzato da DAN Europe e PADI EMEA a Ustica, nella settimana dal 28 agosto al 3 settembre.
Cosa succede quando si incontrano e si mettono assieme la passione per il mare e per le immersioni subacquee, l’amicizia, la voglia di stare assieme, di proteggere l’ambiente, e un luogo che oltre ad offrire punti di immersione straordinari rappresenta un poco la tradizione, la nascita della subacquea come aggregazione? Facile, scoppia la festa, anzi, la Dive Fest!
I sub che si sono concentrati a Ustica hanno goduto appieno di una splendida settimana di fine estate, completamente dedicata alla subacquea e al mare, in uno splendido scenario, con un programma fittissimo di eventi sportivi, workshop, eventi legati alla ricerca scientifica, tavole rotonde, ospiti illustri, presentazioni, convegni, corsi.
Grandi organizzatori della manifestazione DAN e PADI. In collaborazione con ditte produttrici che hanno permesso ai convenuti di provare le loro attrezzature: Mares, Scubapro, Beuchat, Suunto, Nauticam, Suex, Finclip, Coltri. E con la partecipazione gioiosa, entusiasta e altamente professionale di tutti i diving center dell’isola, che hanno accompagnato i numerosissimi partecipanti nelle visite ai magnifici fondali, e di tutta la piccola comunità usticese, coinvolta a vario titolo.
Claudio di Manao ha presentato la sua ultima fatica, io sono il mare, al centro di un interessante dibattito sulla conservazione.
Parole d’ordine al Dive Fest: partecipazione, ricerca, sostenibilità.
Molti programmi sono stati presentati che ruotano attorno al mondo del mare e alla sua conoscenza, rispetto e conservazione.
Clean Sea Life è un progetto europeo che promuove l’impegno attivo nella lotta ai rifiuti marini, coinvolgendo tutti i sub di buona volontà in una straordinaria campagna globale di pulizie delle coste e dei fondali.
Più informazioni su http://cleansealife.it/
Il Laboratorio di Biologia Marina e Pesca di Fano e Marine Science Group dell’Università di Bologna hanno ideato un nuovo progetto per monitorare e tutelare le specie animali e vegetali del Mar Mediterraneo. “Divers United for the Environment” (DUE project) prevede il coinvolgimento di volontari non professionisti in un programma scientifico (Citizen Science). I vantaggi sono la raccolta di un’elevata quantità di dati in tempi brevi,con costi ridotti per gli istituti di ricerca, favorendo, inoltre, l’educazione ambientale dei partecipanti al progetto. DUE project coinvolge in particolare gli appassionati di immersioni, le “Sentinelle del Mare”, nel monitoraggio della biodiversità e della salute del nostro mare. Per contribuire a questa ricerca in pochi minuti, al termine dell’immersione, i subacquei compilano un’apposita scheda di rilevamento, indicando la presenza e abbondanza delle specie marine incontrate. Le schede compilate, inviate poi all’Università di Bologna, vengono elaborate dai ricercatori. I risultati ottenuti, confrontati con quelli di un precedente monitoraggio (Sub per l’Ambiente) svolto tra il 2002 e il 2005, permetteranno di verificare l’attuale stato di salute del Mar Mediterraneo.
Per informazioni: www.dueproject.org
Green Bubbles é un progetto supportato dall’Unione Europea e dedicato alla subacquea ricreativa,attività praticata da milioni di persone in tutto il mondo. Green Bubbles lavora per sviluppare i benefici associati alla subacquea e minimizzarne gli impatti negativi, in un’ottica di reale sostenibilità (economica, ambientale, sociale).
La subacquea è diventata un’attività ricreativa con milioni di praticanti in tutto il mondo. L’industria della subacquea genera guadagni diretti e indiretti notevoli a sostegno delle comunità costiere e delle Aree Marine Protette (AMP). Altri benefici legati alla subacquea includono la sensibilizzazione verso il mare, il contributo alla ricerca scientifica, una maggiore inclusione sociale e il miglioramento personale. Tuttavia la subacquea può anche avere impatti negativi legati al danneggiamento o al disturbo degli habitat e degli organismi, e ai conflitti con le comunità locali per l’accesso alle stesse risorse, o per problemi di equità o culturali.
Tutto questo si riferisce chiaramente ai tre pilastri della sostenibilità (ambientale, economica, sociale) e può essere affrontato solo a livello di sistema.
L’obiettivo principale di Green Bubbles è riuscire a massimizzare i benefici della subacquea e minimizzarne gli impatti negativi, per raggiungere la sostenibilità ambientale, economica e sociale del sistema.
Tra i partner di Green Bubbles abbiamo l’Università Politecnica delle Marche, lo Studio Associato Gaia, DAN Europe e DAN South Africa.
Per info: http://www.greenbubbles.eu/
Segue una serie di istantanee della festa.
E per finire una galleria di scatti di Marcello Di Francesco sull’evento.
Arrivederci alla prossima edizione.