Era nell’aria… eh si penso proprio che il destino ci abbia messo del suo in questa nuova e fantastica avventura che ho vissuto in una calda serata di fine estate.
Una delle specie di animali marini più conosciuti e affascinanti: il cavalluccio marino, quest’estate, è stato avvistato in svariati siti di immersione del mio bel golfo di Napoli. Io speravo di riuscire a vederne uno, almeno non visto dalle foto degli amici sub, avrei voluto vederlo nel suo habitat naturale e se fosse stato “incinto” meglio ancora, oramai presa anch’io dalla smania di collezionare scatti fotografici di tutti gli esseri marini che popolano il mondo sommerso.
Decido da giugno di cominciare quale immersione in notturna, e così alla prima immersione , manco per un pelo l’hippocampus guttulatus di colore giallo, un bellissimo esemplare maschio e incinto che riesco a vedere solo attraverso lo scatto di un amico fotografo che mi mostra alla fine dell’immersione. Nel frattempo continuano a girare foto sui social network dei continui avvistamenti, sui siti d’immersione per me familiari, una vera dannazione!!!
Finalmente riesco ad organizzarmi, con l’associazione subacquea Jacques Cousteau, nel mio primo tuffo da tesserata!!! L’ amica Antonella Savarese, nonché guida subacquea dell’associazione mi accompagna con Nicola Ondeggia, in un’immersione diurna su un sito presente nell’ Area Marina Protetta di Punta Campanella, dove è solito girare un altro bel cavalluccio, che con un po’ di fortuna cercheremo di vedere….e indovinate un po’ ….
….. lo vedo!!! Il cavalluccio sorrentino dal colore arancio si lascia finalmente osservare, Antonella l’ ha trovato in un attimo, reduce dalle tante immersione che ha effettuato sul sito, mi grazia con questa visione spettacolare di questo cavalluccio dal colore insolito.
Solita invece la mia emozione che mi sommerge sempre ogni volta che metto la testa sott’acqua, non riesco a trattenerla e non ingarro neanche uno… dico uno scatto in modalità macro,( …mhhh forse perché in realtà mi sono dimenticata di togliere la lente grandangolare…?!?!?!?con quest’emozioni il mio cervello va proprio in black-out!!! ) il cavallo si imbizzarrisce e si da alla fuga, si stacca dalla parete e corre verso la luce, nel blu.. io tento un ultimo scatto.
Molto felice di averlo incontrato, tornando a casa continuo a parlare con Antonella di sfruttare questo periodo per poter rivivere l’emozione del cavalluccio, sperando di beccarlo in qualche ultima immersione che cerco di organizzare a Baia, nel frattempo mi documento un po’ su questo essere meravigliosamente bello.
Scopro che il periodo di accoppiamento è da maggio a settembre, fatidico periodo in cui nasce il corteggiamento tra la femmina e il maschio, che si scelgono effettuando danze rituali, il maschio prepara la sacca marsupiale, nella quale ospiterà le uova che la femmina trasferisce durante l’accoppiamento, resteranno nella sacca incubatrice del maschio per circa 28 giorni dove le feconda, le ossigena e trasforma in piccolissimi cavallucci. Dopo circa una settimana il maschio finalmente partorisce avendo delle vere e proprie contrazioni, ripulisce la sacca che sarà subito pronta per un nuovo accoppiamento con la sua compagna, che è solita girovagare nei pressi del maschio, quando è gravido, e subito dopo che il maschio ha partorito, è pronta per accoppiarsi di nuovo. Della serie non perde tempo!!!
Questo è quello che ho letto un po’ in giro per il web, su riviste del settore (Focus), ma non mi sarei mai aspettata di assistere ad un evento di questa portata. E per mia grande fortuna l’evento si scatena davanti ai miei occhi!!!
Mi organizzo quindi l’ultima immersione notturna dell’ estate, a Baia con uno dei miei fidelizzati diving, il Subaia, appena sul web fiondano il programma con tanto di immersione notturna, eccomi che mi prenoto all’istante (il sito è inoltre uno di quelli in cui c’ è possibilità di avvistare il mio amichetto tanto atteso) contatto Ornella e fissiamo l’appuntamento è venerdì sera!
Ahhh dopo una settimana di stress, finalmente una gratificante concessione: l’immersione notturna! Preparo la mia infuocata e battagliera fotocamera scafandrata, oramai è il mio terzo occhio, e mi decido nel non portarmi la lente grandangolare, ma opto per il classico, solo fotocamera e doppio flash, mi sono stancata di fare a botte con la lente e il posizionamento dei flash che ancora non riesco a concepire bene, quindi voglio fare solo macro con la quale navigo bene, senza stress, via libera in total relax !!!
Ansiotica e frettella come mio solito mi avvio ore prima al diving, nel frattempo mi dedico a chiacchiere con amici e qualche scatto al bel panorama esterno del posto, che mi incutono tanto buonumore.
L’ attrezzatura è pronta, io più che mai, si va al porto dove tutti noi ci lasciamo incantare da una luna piena, tonda, un mare liscio come l olio, ha gli stessi colori del cielo notturno, la luna è l unica cosa che ti fa capire dov’è cielo e dov’è mare, si riflette sull’acqua che gli fa da specchio, sulla destra una costa rocciosa bellissima: Bacoli!
Sulla barca una coppia di tedeschi, io con Vito guidati da Ornella e capitanati da Mimmo, ci scattiamo foto sul gommone, siamo felici e appagati da questa magnifica serata.
Finalmente tutti in acqua Ornella mi dice che il cavalluccio se lo vedremo lo fotografiamo alla fine dell’immersione, facendo la sosta sotto la barca in tre metri d’acqua. Il sito è incantevole, la vita notturna con i suoi esseri si lascia ammirare, in modo inequivocabile, la notturna è sempre bella e molto affascinante, dove trovi animali marini che hanno un atteggiamento totalmente diverso rispetto al giorno. Eseguo un bellissimo reportage di foto molto belle in questa notturna, sono soddisfatta di me stessa sulla via del ritorno, dopo 40 minuti, penso che manca solo il cavalluccio…qualcuno mi ascolta, Dio è con me o forse Re Tritone, Ornella si sposta …. lo vedo!!!!
Come si dice dalle mie parti: “Apriti cielo”… gioiosa comincio a scattare foto a questo essere, vedo un bel maschio parecchio incinto, disposto sul fondale, ancorato con la sua splendida coda, ad un tubo di spirografo morto, ma è giallo! È bellissimo e così scatto, scatto e scatto, ma noto qualcosa di strano….facendo scatti macro, fisicamente ero a 50 cm da lui ma con l’obiettivo riuscivo a vederlo molto “ravvicinato”. Ho visto che nello spacco del suo marsupio c’era qualcosa in bilico….un fulmine psicologico mi coglie, penso “ nooooo …..possibile……se è incito ….e qualcosa è proprio li….vuol dire che è …….oh mio dio il bambino!!! …cioè il cucciolo!!!…..insomma il piccolo neonato del cavalluccio…!!!!”
Qua rischio l’infarto del miocardio!!! Il cuore mi va a mille, nel tubo dell’erogatore urlo “sta partorendo!!!” “Sta partorendo!!!” a detta di queste parole… il primogenito va via e subito dopo…il foro della sacca si espande, il cavalluccio padre inarca la schiena e un esplosione di centinaia di piccoli cavallucci fuoriesce, sembra una marea di sospensione, un unico getto potente li libera via, se ne vanno via nuotano liberi e subito indipendenti, son talmente piccoli che subito spariscono nella notte.
Io continuo ad assistere il padre che per lo sforzo è palesemente distrutto, io passo dallo stato emotivo di gioia a tristezza, mi addolora vederlo così sofferente, si abbatte sul fondale con la pancia sgonfia a metà ….altro flash psicologico mi coglie, se è sgonfio per metà ….vuol dire che ci saranno altri piccoli da partorire!!! oh mio Dio!!! Ancora in estasi per l’evento che non mi risparmia nessun battito del mio cuore che va a mille, mi posiziono meglio sulla scena, nel frattempo il padre riprende fiato e io con lui, mi sento ostetrica, Madò, che emozione!!!
Pronta per la seconda gettata, imposto tempo velocissimo e diaframma chiuso, così becco i piccoli che schizzano come fulmini, sfondo nero e il padre bello giallo risalterà una meraviglia!!! Madò quest’immersione non me la scorderò mai!!! Qua stiamo a 15 minuti di tachicardia!!!
Eccolo che si raddrizza, lo vedo pronto….che miracolo di meraviglie!!!