Autore: PierLuigi Da Rolt
Un giorno alla Parolini.
Sabato immersione indimenticabile al Covol dei Siori alle Grotte di Oliero. Ritrovo all’attracco della barca per il trasbordo delle attrezzature. Che compagnia ragazzi, sono con Gianni Rodorigo, Luca, Amaiel, Nick, Toni (Geremia) e tre amici di Genova che esplorano per la prima volta questa splendida risorgiva. I team saranno tre, il primo composta da me, Luca e Gianni, il secondo dai tre Genovesi ed il terzo con Amaniel, Nick e Tony che effettueranno un’esplorazione molto più lunga della nostra. Per l’occasione hanno portato i loro cavalli da tiro (gli splendidi DPV Zeuxo). Per noi invece si tratterà di un giretto tranquillo a pinne. Si prepara l’attrezzatura ed ha questo punto la sorpresa……………… maremma maiala ho dimenticato a casa le pinne. Sconsolato mi viene fuor di bocca un rosario che quasi quasi fa cadere sulla terra tutti i santi del paradiso (giuro che è la prima volta che dimentico a casa qualcosa).
Pieno di rabbia già mi preparo a ricaricare tutto in macchina, ma ecco la voce del salvatore, Tony che mi propone di effettuare l’immersione con le sue pinne, caro vecchio amico disposto a posticipare la sua entrata in acqua pur di dare a me la possibilità di effettuare il tuffo.
Carichiamo tutto e via a suon di tironi sulla cima di collegamento. Passiamo davanti all’uscita della grotta e con soddisfazione notiamo che la corrente è praticamente nulla, ci sono proprio tutti i requisiti per svolgere una splendida immersione. Scarico, breafing di Gianni e via a posizionare l’attrezzatura all’inizio del sifone verticale. Tutti pronti, partenza. In apertura siamo io e Luca, mio occasionale compagno, avanziamo veloci e sicuri uno a fianco dell’altro, bello, mi piace, mi sento affiatato con Luca e la progressione è entusiasmante. Dopo un po’ ci giriamo e vediamo in lontanaza le luci dei genovesi, trà noi e loro…………… Gianni che, come sempre, controlla tutto e tutti, grande Gianni solo con la sua presenza riesce a darti una sicurezza incredibile Passiamo il laminatoio, swich e giù verso la sella. Bello bellissimo, ambiente incredibile, visibilità fantastica, compagni meravigliosi, che spettacolo. Giunti alla sella non resta che guardarsi per benino in giro, rocce, rocce ed ancora rocce, tutto è spettrale ed affascinante. Una pace ed una risassatezza incredibili salgono dal mio animo, mi sento in paradiso, merito soprattutto della fiducia e del feeling con i miei meravigliosi compagni. Purtroppo arriva ilo segnale gi Gianni, è ora di fare dietro front e via si riparte. A ritroso una leggerissima corrente ci aiuta e ancora si ha la possibilità con tutta calma di ammirare tutto ciò che ci circonda. Dopo il laminatoio orizzontale, entriamo nella grande stanza che conduce a quello verticale, Gianni e Luca con maestria stendono il filo che ci permetterà di tornare rapidamente ed in sicurezza sui nostri passi. Purtroppo in questo punto la sospensione staccata dalle bolle sul soffitto intorpidisce subito l’acqua ed in un batti baleno la visibilità se ne và.
Uscita come da prassi, altro trasferimento del materiale e via a mangiare.
Cosa devo dire, splendida giornata, splendida immersione splendidi amici.
Un grazie a Luca per essere stato in questa occasione il mio buddy, con il quale devo dire mi sono trovato veramente affiatato.
Un grazie di cuore a Tony, la cui generosità ed amicizia a reso possibile la mia immersione (mi ha prestato le sue fide e bellissime jetfin.
Un grazie a tutta la combriccola per la compagnia, per le sane risate e per tutto il resto. Un solo crucio, non essere riuscito a salutare gli amici di Genova che hanno caricato la loro attrezzatura e sono scappati in fretta e furia.
Ed infine un grande grazie a Gianni Rodorigo, per la sua pazienza nel portare in grotta anche dei pivelli come me, per il suo sapere che mi dà sempre l’opportunità di imparare tanto, con la sua presenza che tanta tranquillità ti dà.
Grazie a tutti ragazzi
PierLuigi Da Rolt
Instructor UTR
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