Si parla dell’avvistamento dello squalo bianco più grande mai visto, alle Hawaii. Potrebbe esistere oggi un predatore grande come il Carcharodon megalodon?
Risponde l’esperto Massimo Boyer, biologo marino.
Il Carcharodon megalodon (o Carcharocles megalodon), uno squalo che si suppone simile all’attuale squalo bianco, solo molto più grande, si è estinto circa 2 milioni di anni fa. Dalla taglia dei suoi denti, l’unico resto fossile arrivato ai giorni nostri, si calcola che fosse lungo circa 18 m (secondo stime più generose anche 25 m) e pesasse 50-60 tonnellate.
Ora, un animale così grande deve mangiare al giorno circa 8 tonnellate di carne, anche per mantenere un metabolismo elevato che gli consenta di avere i muscoli caldi e reattivi ed essere abbastanza veloce da insidiare mammiferi come le balene. Nel Miocene, periodo di massima diversificazione delle balene (20 generi contro gli 8 attuali) e di altri animali grossi (dugonghi, tartarughe, pinnipedi, pinguini giganti, altri squali), il megalodon aveva da mangiare in abbondanza.
Oggi, con la rarefazione delle balene (dovuta anche alla caccia), dove potrebbe trovare il cibo un animale grande come il megalodon?
Gli squali hanno un’altra possibilità per diventare grandi. O mangiano prede grandi (era il caso del megalodon) oppure possono diventare così grandi mangiando prede piccole ma molto abbondanti, come il plancton. Non a caso gli squali più grandi al giorno d’oggi, come lo squalo balena (12.65 m dimostrati, fino a 18 m riferiti da testimoni oculari) o lo squalo elefante (12 m), sono planctivori.
Per rispondere alla domanda, oggi uno squalo di 18 m molto difficilmente potrebbe trovare cibo a sufficienza, a meno di diventare un mangiatore di plancton. Cosa chiaramente impossibile per un predatore specializzato, dai grandi denti.
Specializzarsi come predatore di grandi balene ha i suoi rischi, come quello dell’estinzione quando le tue prede diventano rare e piccole (è probabile che il megalodon si sia estinto per questo motivo). D’altronde mangiare plancton significa oggi anche ingerire grandi quantità di plastiche, e questa è la principale minaccia per i planctivori odierni…