Come fotosub e come naturalista, la sfida che accetto ogni volta è quella di raccontare l’essenza di un sito attraverso le immagini. Il primo passo è trovare cosa rende ogni area speciale, diversa, unica.
A Triton Bay i punti di immersione migliori sono localizzati attorno alle rocce carsiche che punteggiano lo stretto di Iris, il passaggio tra l’isola di Aiduma e le alte montagne della Papua occidentale. In questo passaggio a imbuto la corrente può essere forte, ma l’isola offre riparo dal vento e dalle onde. La superficie del mare ci appare piatta, è appena sotto la superficie che si sfoga l’azione tremenda della corrente!
La posizione riparata e le correnti forti stimolano la crescita di coralli delicati fino alla superficie. La zona dove si rompe l’onda sotto queste rocce carsiche è insolitamente ricca di vita, il substrato è completamente coperto di esseri di ogni forma e colore, in competizione per il cibo, lo spazio, la luce. Giganteschi banchi di acciughe e di fucilieri costantemente tenuti sotto la pressione predatoria dei carangidi mettono in ombra i giardini variopinti di coralli molli e i cespugli di corallo nero dai bianchi polipi. La frenesia sembra contagiosa, e le cernie, normalmente intimidite dai subacquei, si muovono spavalde a mezz’acqua tendendo agguati ai pesci ogni volta che l’azione accelera.
La vicinanza con l’isola maggiore comporta anche un costante apporto di nutrienti da parte dei fiumi, il che porta a una riduzione della trasparenza dell’acqua e anche a un passaggio dal blu a un colore verde, attraverso tutte le possibili sfumature di ciano.
Dall’altro lato la risalita di acque profonde incanala nello stretto acque anche ricche di nutrienti ma più fredde e più limpide. Forti variazioni stagionali di temperatura hanno un effetto benefico sulla fisiologia dei coralli, riducendo la possibilità di uno sbiancamento.
Proprio questo equilibrio dinamico, tra risalita di acque fredde e limpide e discesa dai fiumi di acque torbide rende l’area così interessante e stimolante per il fotografo. Le condizioni di luce naturale variano lungo l’intero spettro, da tinte pastello a basso contrasto nelle acque torbide a colori pieni e saturi nell’acqua limpida. In particolare è l’acqua torbida, così temuta in generale dalla comunità dei subacquei, insieme alla luce del sole su questa ricchezza lussuriosa di colori e forme, a dare sott’acqua una sensazione quasi psichedelica. A volte si ha la sensazione di immergersi in un mistico, favoloso paese delle meraviglie. In particolare la combinazione giardini di corallo nero dai polipi bianchi – enormi banchi di pesce è sicuramente il marchio di fabbrica della Triton Bay. Mi richiama alla mente la prima brina invernale in Austria, con la visione paradossale dei banchi di pesce al posto degli stormi di uccelli, che volano sopra questa foresta congelata.
Triton Bay – la sfida per il fotografo
Naturalmente queste condizioni del mare e questa vita marina esuberante non rappresentano un compito facile per il mio grandangolo, realizzare una bella foto è una sfida. Ma ne vale la pena. La fotografia subacquea con i grandangolari di solito si concentra su un soggetto isolandolo dallo sfondo, il che semplifica il messaggio trasmesso ma porta anche a una perdita di informazione. In un ambiente come questo la vera sfida è di trasformare un caos infinito, che distrae l’occhio, in un’immagine piacevole. Bisogna trovarsi nel posto giusto al momento giusto, e l’incredibile abbondanza di pesci in banco attorno aggiungerà fascino e movimento, e l’arcobaleno di colori del reef metterà la scintilla finale. Tessere di un mosaico che insieme danno il senso dello spazio.
Immagini complesse, che raccontano la storia vera di un sito. Guardando queste immagini, l’occhio si sofferma sui dettagli per capire cosa sta succedendo.
È ovvio che l’uomo sia toccato da questa enorme quantità di pesce. I giganteschi banchi di acciughe sono rari in tutta la zona dei tropici ma non in Triton Bay. Quando l’attività dei banchi di pesce raggiunge il culmine i pescatori locali ancorano i loro bagan (piattaforme di pesca, vedi Scubazone n. 3 e n. 9, SZ3 SZ9) nello stretto di Iris e iniziano a pescare di notte, con lampare che concentrano le acciughe e attirano anche predatori più grandi, come lo squalo balena (che è possibile fotografare immergendosi accanto ai bagan).
La biodiversità marina in Triton Bay è altissima, il che significa che quasi tutti i più rari ed elusivi critter che si possono trovare in Indonesia vivono anche qui. Gli occhi esperti delle guide del Triton Bay Divers, allenati tra Manado e lo stretto di Lembeh, sono costantemente alla ricerca di questi esseri criptici. Durante la mia permanenza la nostra guida, Andi, è riuscito a trovare quasi tutti i cavallucci marini pigmei descritti finora, e in una sola immersione. Abbiamo trovato invertebrati come il gamberetto peloso descritti di recente. Una menzione speciale la merita l’immersione all’house reef, dove nel pomeriggio un labride endemico si esibisce nel corteggiamento. Per attirare le femmine, i maschi dello spettacolare Paracheilinus nursalim si esibiscono mostrando in un “flash”, in una frazione di secondo, i colori vivaci delle pinne dorsale e anale, al culmine di un nuoto accelerato. Ecco un’altra sfida fotografica.
Un pomeriggio, durante questa azione di corteggiamento, tra nugoli di maschi e femmine di flasher wrasse, la mia guida individuava un polpo dagli anelli blu. Era buffo vedere la nuvola dei labridi, concentrati nel loro corteggiamento e completamente indifferenti a quello che stava succedendo attorno a loro, oscillare sopra al polpo velenoso. Dal punto di vista del fotosub, era un overload!
Triton Bay Divers è stato fondato in partnership tra Leeza English, Jimmy Thai e la famiglia locale dei Kamakaula, che possiedono molte delle terre sull’isola di Aiduma. Questa partnership consente ai clienti del diving di immergersi in tutta l’area, mentre le poche barche da crociera che operano nella zona sono perennemente impegnate nella difficile richiesta di permessi.
TBD è l’unico resort della zona, con una magnifica spiaggia bianca sotto i cocchi e solo 4 bungalows. Un resort completamente dedicato alle immersioni, con la barca che raccoglie e deposita i subacquei a pochi metri dal bungalow. I bungalows hanno una piccola veranda, letto con zanzariera, ventilatore a soffitto, no aria condizionata. La spiaggia rivolta a est è naturalmente fresca. I fotografi hanno a disposizione un tavolo per lavorare alle custodie e prese per la ricarica delle batterie. Il bagno è essenziale, posto all’esterno del cottage, con doccia calda e una vista spettacolare sulla foresta.
La combinazione di immersioni straordinarie, calda ospitalità, sito esclusivo e ambiente speciale giustificano in pieno il viaggio lungo per arrivarci.
Articolo di Thomas Haider, pubblicato su Scubazone n. 28
Traduzione di Massimo Boyer
posto spettacolare !!!