Arribada 2025: quasi settecentomila tartarughe olivacee sono arrivate sulla spiaggia di Rushikulya, lunga 5 km, dal 16 al 26 febbraio.
Ogni anno, tra febbraio e marzo, le spiagge dell’Odisha, in India, diventano il palcoscenico di un evento naturale straordinario: l’arribada delle tartarughe olivacee(Lepidochelys olivacea, ). Questo fenomeno, che in spagnolo significa “arrivo”, vede centinaia di migliaia di tartarughe risalire le coste per deporre le uova. Nel 2025, la nidificazione a Rushikulya ha raggiunto numeri record, con quasi settecentomila esemplari che hanno scavato nidi nella sabbia tra il 16 e il 26 febbraio.

Rushikulya, Gahirmatha e gli altri siti di nidificazione delle tartarughe Olive Ridley
Le spiagge di Rushikulya, Gahirmatha e la foce del fiume Devi sono tra i principali siti di nidificazione di questa specie lungo la costa orientale dell’India. Gahirmatha, in particolare, è riconosciuta come la più grande area di nidificazione al mondo per le olivacea. Quest’anno, oltre 260.000 di tartarughe hanno scelto Nasi-2, una spiaggia dell’area marina protetta di Gahirmatha, mentre a Ekakulanasi, una zona che non vedeva una nidificazione di massa da 33 anni, sono stati registrati 170.000 esemplari. “È un segnale positivo per la conservazione della specie”, ha dichiarato Manas Das, assistente conservatore delle foreste dell’Odisha.
Fattori ambientali e condizioni favorevoli per la nidificazione
Gli esperti attribuiscono il successo della nidificazione di quest’anno a una serie di condizioni ambientali favorevoli. “La mancanza di piogge ha mantenuto la sabbia sufficientemente morbida per la nidificazione”, ha spiegato Sunny Khokhar, responsabile forestale della divisione di Berhampur. Inoltre, il naturale accrescimento della spiaggia a Ekakulanasi dal 2020 ha favorito il ritorno delle tartarughe dopo decenni di erosione costiera.

Misure di protezione nella conservazione delle uova
La nidificazione di massa è monitorata attentamente dal Dipartimento delle Foreste dell’Odisha, che applica protocolli rigorosi per proteggere le uova e gli habitat. Squadre di guardie forestali e volontari recintano le aree di nidificazione per evitare predazioni da parte di cani e altri animali, mentre controlli lungo la costa mirano a prevenire la raccolta illegale delle uova.
Minacce alle tartarughe olivacee: pesca e inquinamento
Le tartarughe Olive Ridley affrontano numerose minacce, tra cui la pesca intensiva. Ogni anno, centinaia di carcasse vengono trovate lungo le coste, spesso vittime delle reti da pesca. In Tamil Nadu, oltre 1.000 tartarughe morte sono state rinvenute sulle spiagge nel gennaio 2025. Le autorità hanno intensificato i controlli, revocando i sussidi a 100 pescatori ritenuti responsabili di attività non conformi. Tuttavia, secondo Kartik Shanker, ricercatore della Dakshin Foundation, “la criminalizzazione dei pescatori non è la soluzione. Dobbiamo concentrarci sulla conservazione degli ecosistemi costieri, bilanciando le esigenze della fauna selvatica con quelle delle comunità locali”.

Nonostante il successo dell’arribada, la specie rimane classificata come vulnerabile
Nonostante il successo dell’arribada di quest’anno, la specie rimane classificata come “vulnerabile” nella lista rossa della IUCN. L’erosione costiera, lo sviluppo urbano e il cambiamento climatico rappresentano minacce costanti. Il prossimo passo sarà il monitoraggio della schiusa, attesa tra la fine di aprile e l’inizio di maggio. Secondo Vidisha Kulkarni della Dakshin Foundation, “se le condizioni rimarranno favorevoli, potremmo assistere a un elevato tasso di successo nella schiusa”. Nel frattempo, il lavoro di protezione delle spiagge prosegue, con l’obiettivo di garantire un futuro alle nuove generazioni di Olive Ridley.
Foto di copertina di ©Rahul MS.
Fonti: Wire