Secondo una recente statistica della SFIA (Sports & Fitness Industry Association), il 68% dei subacquei statunitensi è maschio.
La situazione peggiora se consideriamo lo zoccolo duro dei sub, quelli che hanno almeno 8 anni di esperienza: tra loro la percentuale dei maschi è del 74%. Secondo PADI nel 2016 i nuovi brevettati erano maschi per il 63%.
La subacquea è uno sport al maschile? Dalle statistiche sembrerebbe di sì, o per lo meno accade meno spesso che una donna ci si impegni.
Una delle accuse che vengono rivolte all’industria della subacquea è quella di non pensare troppo a sviluppare prodotti pensati per un pubblico femminile. I media che parlano di subacquea ospitano più spesso maschi come testimonial del mondo della subacquea, ma d’altra parte potremmo portare testimonianze di personaggi illustri che sostengono l’importanza della subacquea al femminile.
Per adesso vogliamo vedere se la differenza esiste anche tra i nostri lettori, e vi invitiamo a rispondere al sondaggio di seguito. Per favore, al sondaggio dovrebbero rispondere solo i subacquei praticanti, ma se siete su Scubaportal pensiamo che lo siate.
Siete un subbo o una subba?
Se volete aggiungere sotto un vostro commento, ci farà piacere.
Sono una subba e amo il mare, mi piace della subacquea l’aspetto di iterazione con la vita acquatica. Nel mare ritrovo equilibrio nel mio io spesso alterato dalla vita frenetica e dai rapporti col mondo emersero ;-)…confido che la subacquea si diffonda di più fra le donne dal cuore 💙 blu
Beh ma è ovvio che ci sono più uomini, non c’è bisogno di fare un sondaggio. Lo si vede nei diving, nei punti di immersione al mare, al lago o in qualsiasi altro posto.. piuttosto bisognerebbe chiedere e capire perché! Perché alcune donne sono talmente contrarie alla subacquea da obbligare i propri uomini a mollare tutto, perché c’è chi segue il proprio partner e rimane sulla spiaggia senza nemmeno provare..le domande sarebbero molteplici. Personalmente nella subacquea ho trovato una passione che posso condividere con il mio compagno, con il quale ho un`intesa perfetta sott`acqua, ma che mi ha permesso di trovare altri validi (e valide) compagni di immersione e nuovi amici. Quando si è sott`acqua sparisce totalmente la differenza uomo/donna che magari ci può essere in altri sport a livello di forza o potenza muscolare. È uno sport “alla pari”😊 .
I nemici della subacquea al femminile sono due:
la potentissima lobby dei parrucchieri e un certo machismo, che ancora gironzola tra i subacquei preistorici.
Eppure le donne sono una vera benedizione per la subacquea: sono più affidabili e consapevoli degli uomini, hanno più a cuore l’ambiente. Credo che tra i ricercatori e i biologi marini siano almeno il 50%.
E, a quanto pare, le donne leggono di più… anche ScubaPortal,
A quando una copertina ScubaZone con Di Caprio in mutande?
Non capisco “sviluppare prodotti pensati per un pubblico femminile” a cosa si riferisca: un sub è un sub, che sia maschio o femmina. L’unica differenziazione ci può stare nella conformazione delle mute umide. E non mi sembra ci sia alcuna carenza in tal senso. Non credo che le donne che praticano attività subacquea siano in numero molto inferiore rispetto agli uomini. Se effettivamente lo fossero non dipenderebbe certo dalla disponibilità di attrezzature ma dai loro interessi, dalla loro testa, dalle loro passioni. È come per le riviste: quelle sulle moto e sulle auto sono etichettate come maschili. In realtà non lo sono. Sono le donne che non le comprano a determinare che siano identificate come maschili. Questo secondo me, subba da quasi 10 anni.
Mi riferivo soprattutto alle mute. Non è solo un fatto di conformazione: la donna ha meno massa muscolare dell’uomo ed è in media più sensibile al freddo, e proprio il freddo può essere causa di abbandono della subacquea. L’acquisto di una muta sbagliata, o insufficiente, può rovinare l’immersione a chiunque. Sarebbe forse materia per un nuovo articolo…
Per il resto hai ragione al 100% quando parli di interessi, testa, passioni. Grazie per il commento.
Capito. Io effettivamente sono fuori dalla media. Ma conosco donne che per questo motivo si immergono in stagna anche durante la stagione estiva. L’offerta di mute umide, semistagne e stagne (e anche dei sottomuta per queste ultime) è secondo me molto ampia, comprendendo anche la quota di mute che vengono prodotte su misura. Credo piuttosto che la discriminante che può allontanare qualcuno (di qualunque sesso) da questa attività sia la condizione economica in quanto tutte queste stupende attrezzature hanno sia un costo iniziale sia un costo di manutenzione che può rappresentare un problema per molti. In ogni caso la facilità con cui si riesce a superare i problemi di qualsiasi tipo (economici, di tempo disponibile, di freddo, di salute, etc) pur di immergersi è sempre direttamente proporzionale alla passione.
Da istruttore sub di lunga data confermo che le donne in acqua sono affidabili, precise, rispettose dell’ambente e delle procedure, anzi guai a derogare perché già in immersione, e sicuramente, fuori ti chiedono perché ti sei concesso una infinitesima deriva al tuo perfetto briefing. Ma perchè lasciarle sulla spiaggia (luogo rischioso noto come riserva di caccia) meglio averle come compagne d’immersione che ti stanno sempre accanto, ti rispondono con l’ok quasi sempre sorridendo che vedono tutto e soprattutto consumano meno aria e costituiscono una riserva per almeno altri due subbi distratti. Devo però aggiungere che le subbe anni 80 sono state veramente toste sia per la tipologia d’addestramento che per le attrezzature dell’epoca non del tutto comode ed ergonomiche come ora, anche loro hanno indossato il bibo senza jacket ma erano rare.
Un 40% di presenza rosa si potrebbe incrementare con una campagna di sensibilizzazione sulla conservazione dell’ambiente sommerso, sulla reale sicurezza e sul fatto che osservare una figura femminile che si muove con grazia in immersione, magari con i lunghi capelli sciolti e fluttuanti, allunga il tunnel della passione per la subacquea … e non solo.
Sono un sub da molto temo con moltissime immersioni dovunque…come compagno di immersione io ho una donna…è una subacquea straordinaria, equilibrata, competente, decisa con lei sto benissimo e so che la mia vita la sotto e in buonissime mani…è anche la mia compagna di vita’ ma è una sub straordinaria. Le donne sub sono straordinarie.
Mia moglie si immerge da una trentina di anni e fa immersioni in aria molto fonda con massima naturalezza.
Non trattandosi di uno sport l’ unica fatica consiste nel trasportare un bibo e questo di solito lo faccio io per lei anche se sarebbe benissimo in grado di fare da sola.
Un mio amico, istruttore dei vigili del fuoco con tante stelle ha spesso affermato che sarebbe stato felice se alcuni suoi allievi fossero stati in grado di andare in acqua come mia moglie.
Chi discrimina in base al sesso e non in base alle competenze commette un grave errore
Paolo
Per “non trattarsi di uno sport” intendi il fatto che non ci sia un aspetto esattamente agonistico?
A mio avviso, quello che pratichiamo è a metà tra sport e disciplina psico-fisica, poi a seconda delle persone magari prevale un aspetto o l’altro.
Sono un sub da molto tempo e ritengo che la subacquea sia uno sport ideale per le donne; le donne sub sono molto brave e assennate; amano andare sotto ma con intelligenza e nel rispetto delle regole; sono brave e competenti…infatti io mi immergo con la mia compagna da anni una donna stupenda e una sub bravissima…là sotto a qualunque profondità io sono sicuro con lei e affido me stesso a lei come lei a me.
Sempre più donne subacquee e il mare sarà sempre più bello
Sono tre anni che vado sott’acqua con le bombole ,prima ho fatto pesca ed apnea per 30 anni,credo che non ci sia cosa più’ sbagliata che dire che la subacquea,non sia adatta alle donne ,io ne ho conosciute molte e, sono meglio di alcuni uomini .Percio’ W le donne subbe
Quasi tutte le donne che ho visto immergersi potevano, da open, dare lezioni a divemaster e “supertecnici” in termini di assetto, eleganza, comprensione dell’ambiente ed entusiasmo. Penso che un’immersione con una compagna (e io non sono un appassionato del sistema di coppia!) sia un’esperienza nell’esperienza stessa, perchè la maggior parte di queste donne è estremamente affine all’ambiente acquatico. Dal freddo ci si ripara, la forza fisica si esercita, ma l’attitudine…è ben altro, e nessun accessorio può sostituirla.
Il maschilismo è un senso di inferiorità ed esprime giudizi e limitazioni nei confronti delle donne che però non esistono nella realtà. La storia insegna che nonostante gli ostacoli le donne hanno occupato ed occupano posti manageriali, sono meno corruttibili degli uomini. L’intelligenza dei figli la ereditano dalla madre e tante altre doti che lascio a voi cercare, nella subacquea uguale. Identificare nel genere femminile le incapacità dell’essere umano mi sembra MIOPE.
Sono un sub da molti anni e con centinaia di immersione ovunque; sott’acqua vado con una donna subba che è la compagna della mia vita: la sotto è bellissimo ci guardiamo e ci comprendiamo perfettamente; Barbara è bravissima e competente; più andiamo sotto è più noi siamo una cosa sola come quando facciamo l’amore. Vorrei che più donne si avvicinassero a questo sport meraviglioso e a fondali che sono il giardino di eeden.