Autore: Claudio Di Manao
Secondo l’ultimo rapporto del WDTO (il World Diving Trade Organization), entro il 2022 tutta la popolazione Olandese sarà in possesso del brevetto Open Water.
Non si sa bene se sia solo colpa dei metodi aggressivi di vendita delle nuove didattiche, oppure della ben nota precarietà del territorio. Preparandosi o meno al temuto incidente alle dighe, gli olandesi si stanno addestrando in massa all’eventualità di dover fare la spesa o andare in ufficio non più in bicicletta, ma con bombole e pinne, esorcizzando così tutti gli atavici terrori di venire sommersi.
Questo subacqueo condivide con l’inglese, pur senza arrivare ai suoi livelli imbattuti, un certo masochismo, come l’indifferenza al freddo, alle immersioni brutte, alla vita scomoda eccetera. Anche il suo livello tecnico è di solito buono. Addestrato nei canali di Amsterdam o nei ‘fuori-diga’ del Mare del Nord, il subacqueo olandese giunto ai nostri giorni, se non altro ha dimostrato di sapersela cavare in ambienti poco piacevoli. Anche qui l’incidenza del Jurassic Diver è contenuta, ma se cercate un Jurassic Diver che non scalpelli il fondo del mare riempiendosi le tasche di coralli, o che non cavalchi mante e tartarughe, lo troverete solo tra gli olandesi.
Prima di arrivare al diving center, il subacqueo olandese si informerà se per caso le attrezzature non siano state testate da animali, e che gli erogatori non contengano nessuna parte in nerbo di giraffa o pelliccia naturale. Se il vostro diving opera in un paese in via di sviluppo, vi chiederà se si sono mai verificati episodi di razzismo nel vostro centro, se gli impiegati locali lavorano più di 40 ore settimanali e se la retribuzione è adeguata.
A bordo sarà ordinato e puntuale, ma soprattutto sarà pensoso. Porrà a tutti molte domande sull’impatto ambientale e paesaggistico dei nuovi alberghi in costruzione, e sull’impatto culturale del turismo sui costumi locali.
La presenza d’un testo sacro a bordo lo disturberà un poco, inducendolo a fare domande sulle reali procedure d’emergenza. Questo atteggiamento filosofico lo porterà ad alimentare una lunga serie di piccoli malintesi. Terrorizzato di avere per compagno un casinista, o un riottoso incallito, piuttosto non scenderà in acqua, e resterà a bordo a leggere il libro che porta sempre con se. Come quasi tutti i subacquei nordeuropei predilige immersioni lentissime e alla ricerca di piccole creature mimetizzate sul fondo. Ma per fortuna i suoi consumi sono nella norma, quindi non vi costringerà a lunghissime immersioni da fermo ed al freddo.
Il subacqueo olandese difficilmente si mostra maleducato, di rado alzerà la voce.
Controindicazioni: il Papa, gli italiani, i subacquei casinisti.
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