Si è da poco concluso a Genova un interessante e importante workshop internazionale, il primo Scuba Diving Sustainability Workshop, Seminario Sulla Sostenibilità della Subacquea.
La manifestazione è stata ospitata da Reef Check Italia onlus, con la partecipazione del progetto Green Bubbles e ha visto alternarsi sul palco relatori di fama internazionale che hanno sviscerato a turno la sostenibilità ecologica, economica e sociale delle attività subacquee e che hanno proposto nuovi modelli di business e nuove strategie di marketing.
Subacquea sì, ma sostenibile
Nelle 2 giornate del 19 e 20 ottobre, al museo del mare Galata, si è parlato del ruolo che i nuovi progetti di citizen science hanno nel collegare l’industria del diving con le comunità locali in tutto il mondo, citando lavori compiuti in Europa come in Africa, in Asia come in America o in Oceania. Il mercato della citizen science cresce in tutto il mondo, e dovunque sta assumendo il ruolo di occhio subacqueo che individua e denuncia fenomeni come il cambiamento climatico e i suoi effetti, l’inquinamento dei mari, la pesca eccessiva. I sub hanno compreso profondamente l’importanza della sostenibilità nell’ambiente marino, partecipano a programmi di biologia marina, conservazione e archeologia subacquea, e a programmi specifici contro l’inquinamento da plastica come quello proposto da Clean sea LIFE.
Opportunità per i biologi marini
Tutto questo può offrire nuove opportunità sia in termini di formazione delle giovani generazioni che in termini di nuove carriere per professionisti adeguatamente formati? Grazie al lavoro congiunto con diverse parti interessate, Green Bubbles ha affrontato questo problema con l’obiettivo di ampliare le opportunità di carriera dei laureati nel settore della biologia marina. Vista la grande crescita del settore turistico e il rapido aumento dell’interesse verso la ricerca partecipata, è stato attivato un corso di perfezionamento dedicato a biologi marini esperti in progetti di Marine Citizen Science, in grado di potenziare l’offerta del settore subacqueo.
La Citizen Science è ormai accettata come strumento credibile ed efficace per la produzione di dati scientifici, ma il suo potenziale spesso è sottovalutato, in particolare in ambito marino. Esperti in progetti di Marine Citizen Science possono aggiungere qualcosa alle offerte di un centro d’immersione, e possono contribuire a creare una gamma di prodotti per indirizzare la clientela subacquea, sempre più eterogenea, nell’ambito di una collaborazione con le autorità locali, ad esempio con le Aree Marine Protette. L’iniziativa è supportata da Università Politecnica delle Marche, DAN Europe, NWU, GAIA, PADI, Project AWARE e Reef Check Italia onlus.
Su https://www.reefcheckmed.org/english/international-workshop/ trovate maggiori informazioni sul workshop.
Seguite le attività di Green Bubbles su http://www.greenbubbles.eu/