Autore:
Luca Biasci
E’ stato questo il tema affrontato nel nuovo incontro promosso da
O.S.M. –
Opificium Studiorum Maris,
che si è svolto Sabato 5 Ottobre nella splendida cornice della Sala Agostini del
I.N.M.P. – Istituto Nazionale per la promozione della salute delle popolazioni
Migranti e per il contrasto delle malattie della Povertà, (ex Ospedale San
Gallicano) a Roma.
Il pubblico, che ha sfidato il brutto tempo e la pioggia per raggiungere la
location dell’evento, è stato accolto dalla moderatrice dell’incontro,
Emanuela Falcetti. La nota
conduttrice ha saputo subito coinvolgere la sala, portando all’attenzione di
tutti la tematica principale: “analizzare cause, segni e sintomi dello stress e
del panico in immersione, analizzando il problema da diversi punti di vista”.
Il primo a prendere la parola e ad analizzare
il tema è stato Andrea Neri,
Technical Instructor Evaluetor e direttore E.M.D.E – Eligere Magistrum in Diving
Education. La relazione di Neri si è svolta secondo la direzione espressa nel
titolo della stessa: “Lo stress e il panico visti attraverso
una maschera da sub“. L’istruttore ha
parlato in maniera pragmatica alla platea, dopo aver mostrato un esempio di vero
e proprio panico subacqueo, attraverso un video da lui realizzato durante
un’esercitazione di corso. Le immagini hanno subito fatto capire la necessità di
riuscire a conoscere quali sono i segni e i sintomi dello stress e del panico,
in modo da poterli prevenire. E’ stata proprio la prevenzione la chiave che Neri
ha indicato come risoluzione al problema: “prevenzione
coadiuvata da un’adeguata istruzione sub”.
Il secondo punto di vista è stato quello psicologico. Il titolo della relazione
proposta dalla Professoressa Simonetta Costanzo,
docente di psicopatologia all’Università della Calabria UNICAL, è stato “Il dio
Pan in acqua”. Per prima cosa la professoressa ha introdotto la figura della
divinità ancestrale: “il dio Pan rappresenta la contrapposizione fra la paura e
caos da un lato e il piacere e l’ordine dall’altro. La sua figura bestiale
scatenava panico negli avventori che osavano disturbarlo, la prima reazione era
la totale immobilità”. In seconda battuta ha effettuato un’analisi della
paura, analizzandone tutti i
vari livelli di intensità e mettendoli in relazione con le emozioni e le
circostanze tipiche di un immersione subacquea.
Professor Corrado Costanzo
“Ruolo dell’ansia e dello
stress nelle patologie di interesse subacqueo”
è il tema della terza ed ultima relazione che è stata tenuta dal
Professor Corrado Costanzo,
docente di medicina subacquea e iperbarica all’Università di Trapani. Costanzo
ha elencato e presentato i vari studi che sono stati effettuati dagli anni
cinquanta ad oggi, che hanno analizzato l’influenza dell’aspetto psicofisico
sull’attività subacquea. Dopo questa presentazione introduttiva si è soffermato
sulle conseguenze che il panico può comportare nella conduzione di immersioni
con autorespiratore. In accordo con quanto è stato presentato dall’istruttore
Neri, il professor Costanzo ha sottolineato: “la conseguenza principe di un
soggetto colpito da panico, è l’irrazionale ricerca dell’unica via di salvezza
percepita, la ricerca spasmodica della superficie. Questa volontà porta il
subacqueo ad una risalita veloce ed incontrollata che sfocia spesso in patologie
da decompressione, compresa l’embolia gassosa traumatica”.
Un’interessante spunto di riflessione, che è stato proposto al termine della
presentazione del professor Costanzo, è stato quello riguardante la possibilità
di introdurre test psicologici
che vadano ad analizzare la capacità di un
individuo di affrontare attività subacquee e i relativi corsi di formazione. Al
termine di un dibattito che si è svolto fra i relatori, questa possibilità da
sviluppare ha raccolto il favore di tutti gli esperti presenti.
A concludere l’incontro è stata l’ospite d’eccezione Patrizia
Maiorca, campionessa mondiale di apnea
e membro del comitato scientifico dell’Opificium Studiorum Maris. Maiorca ha
ricordato l’importanza della necessità di rispettare il mare:
“un ambiente che ci regala
emozioni fantastiche ma che allo stesso tempo richiede ai suoi visitatori una
preparazione e un bagaglio tecnico sufficiente. E’ normale avere paura del mare,
una paura che però scompare grazie all’esperienza e alla conoscenza dello stesso.”
Da sinistra Corrado Costanzo, Andrea Neri, Patrizia Maiorca
Durante la conclusione dell’incontro i relatori
hanno ricordato che il seminario è di tipo itinerante e verrà riproposto in
altre città italiane in date da definire.
Inoltre è stato annunciato che: “il prossimo appuntamento con Opificium
Studiorum Maris, si terrà il 15 Ottobre,
presso la Biblioteca Centrale CNR, Sala “A” in piazzale Aldo Moro a Roma. Sarà
un Seminario Formativo sulla Ricerca Biomedica, Sicurezza e
Tecnologie Innovative al Servizio delle Scienze Subacquee,
organizzato in collaborazione con il C.N.R. – Consiglio Nazionale delle
Ricerche, in occasione del suo 90° anniversario”.
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