Autore: Claudio Di Manao
Eccoci davanti ad una specie senza la quale l’intera industria subacquea del Mar Rosso non esisterebbe nemmeno. Spina dorsale della vacanza sott’acqua, i rais (capitani) e gli equipaggi delle barche sub appartengono nella stragrande maggioranza a famiglie di pescatori locali con abitudini e tradizioni ancestrali mai modificate da nessuno dei corsi di aggiornamento piu’ o meno ufficiali imposti loro dalle autorita’ locali o dai datori di lavoro. Rappresentano lo spirito piu’ tipico del Mar Rosso, e sono la colonna portante delle vacanze dei circa 2 milioni di sub che visitano il Mar Rosso ogni anno.
Loro, i rais, lo sanno bene, e lo sanno ancora meglio nei mesi di punta. Dico ‘loro’, perché quello che gli dovevo dire, agli skippers, gli lo ho detto mille volte. E dato che non c’è modo di cambiarli (prova tu a cambiare un marinaio…) spiegheremo a voi che venite da queste parti come comportarsi a bordo.
Ogni giorno noi guide includiamo nel nostro briefing ai subacquei anche i regolamenti di bordo. Qui troverete alcune sagge "istruzioni extracurricolari" che saranno di grande aiuto a voi ed anche a noi divemasters. Fate i bravi, se no s’arrabbiano (con noi, mica con voi!)
1. Innanzitutto, quando salite a bordo togliete immediatamente le scarpe. Perché? Perché se no si rovinano: la vernice antisdrucciolo e il parquet, ma soprattutto i vari tappetini di proprietà del rais che popolano l’interno ed i ponti esterni delle barche in Mar Rosso.
2. Quella che vedete a voi sembra una barca, ma in realtà è un ristorante. Si mangia benissimo, in genere anche meglio che negli alberghi.
3. Sappiate oltretutto che l’intero equipaggio campa sui pranzi che vengono serviti a bordo, quindi non fate ‘quelli che sono a dieta’: se non mangiate a bordo gli togliete una porzione di guadagno e vi perdete qualcosa di buono.
4. Affettare salami e porchette a bordo non è una buona idea. Gli fa davvero schifo. Provate ad immaginare che qualcuno, a casa vostra, si affetti grasse porzioni di sorcio morto. Ho reso l’idea?
5. Gli alcolici a bordo non ci sono. Gli equipaggi non bevono alcolici e non è buona cosa bere prima e dopo le immersioni. Se ve li portate, non vi dicono niente, ma vi sgrida il divemaster. A meno che non siate Russi. (Provaci tu a sgridare un Ivan di 125 Kg ).
6. Donne copritevi. Il bikini va bene, ma stringtanga e topless no. Ricordatevi che anche se in agosto sembra la Costa Brava, siete in un paese musulmano dove la modestia e’ virtu’ molto apprezzata: è una semplice questione di rispetto ed educazione. Non c’è niente e nessuno da emancipare, facendo così attirate solo strane curiosità o commenti che mi piacerebbe tradurre, ma non posso farlo qui.
7. Prima di buttarvi in acqua avvertite SEMPRE l’equipaggio o il divemaster (e non i vostri compagni di viaggio mogli e mariti). Chiedete anche quanto tempo potete rimanere in acqua. Le barche si spostano…
8. Se soffrite il mal di mare procuratevi i farmaci giusti prima di salire a bordo. Il cesso non è il posto ideale per.. Non abbiate imbarazzo, e’ disturbo abbastanza comune. Solo, sceglietevi il lato della barca sottovento, e per favore: non state sul sundeck! Sotto c’è gente, ci sono le attrezzature subacquee.
9. Non buttate assolutamente la carta igienica nel cesso. Si intasa di sicuro. Se proprio volete farli arrabbiare fatelo, ma se toccasse al cuoco, di dover…metterci le mani, ehm?
10. Ditemi in quale posto al mondo le mance non sono accettate.
Ecco, o voi che visitate le trasparenti acque della zona, come evitare attriti, tensioni e malumori con gli equipaggi. Anche se a voi, sacri ospiti, gli equipaggi non diranno mai nulla, renderete la vita più facile a chi è con voi ed al divemaster, che si becca tutti i borbottii che voi non sentite…
A presto a bordo e mi raccomando: non venite coi cestini dell’albergo! Provate a sedervi in un ristorante coi pacchetti di Mc Donald… stessa cosa.
Buon pranzo!
Claudio Di Manao
Da: “Specie marine del Mar Rosso: gli skippers”, pubblicato nel numero 16, Novembre 2003 di The Magazine, www.goredsea.com
Se volete scoprire qualcosa di più su Sharm, non perdetevi l’opera di Claudio…
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