Autore: Athos Menghini
Marsa Alam è situata nella parte sud – orientale dell’Egitto a circa 250 km a sud di Hurghada in prossimità del Tropico del Cancro.
Anche questa località, da un po’ di anni a questa parte meta del turismo di massa, come del resto le altre località del Mar Rosso, inizialmente era un piccolo paese di pescatori. Oggi è amata da chi pratica le immersioni, grazie alla sua barriera corallina ed alla vicinanza con uno dei migliori siti subacquei del Mar Rosso, Elphinstone reef, ma anche da chi ricerca solo spiagge, sole e mare, godendo di quelle che sono considerate le migliori spiagge del Mar Rosso.
Il grande sviluppo di questa destinazione lo si deve alla realizzazione nel 2001 dell’Aeroporto Internazionale, moderno ed efficiente.
Comunque per ora il litorale che va da Port Ghalib, proprio di fronte all’aeroporto, giù fino alla città di Marsa Alam non ha ancora raggiunto la densità di resort presenti sul litorale di Hurgada o di Sharm el Sheik, dove è difficile trovare un libero accesso al mare.
Viceversa i Resort, sorti sulla spiaggia, sono ben distanziati tra di loro e sono presenti diverse marsa, cioè golfi formati da antichi fiumi, con belle spiagge dove si può prendere il sole o fare il bagno in solitudine.
Per noi subacquei il motivo di maggior interesse della zona è la presenza al largo, a circa 20 minuti di gommone veloce, del reef di Elphinstone.
Elphinstone è il più famoso sito tra tutti i siti del Mar Rosso meridionale. Questo reef, completamente solitario in mezzo al mare, si allunga da nord a sud per quasi 300 metri e possiede, oltre a due ripide pareti rigogliose di corallo molle, anche due "plateau" a nord ed a sud dove non di rado si può fare l’incontro con diverse specie di squali, oltre che una varietà enorme di pesci pelagici e di barriera. Questa immersione per la presenza a volte di corrente anche forte e’ consigliata a subacquei non principianti.
Debbo dire che le pareti sia del lato est, sia di quello ovest, presentano una varietà ed una densità di alcionari (soft coral), difficilmente riscontrabile in altri reef del mar rosso egiziano.
L’acqua è sempre limpida e consente di avvistare abbastanza spesso la presenza di pelagici che passano al largo.
A seconda dei periodi dell’anno è quasi scontato l’incontro con grossi longimanus, squali seta e dal mese di giugno gli immancabili squali martello.
La mia ultima visita è avvenuta durante la prima quindicina di maggio e l’incontro con gli squali non mi ha certo deluso.
Il consiglio che si può dare è quello di riuscire a concordare con i vari diving center presenti sulla costa, almeno due o tre escursioni ad Elphinstone, cosa che superati i primi giorni di ambientamento, non dovrebbe essere difficile.
Quattro o addirittura sei immersioni sul reef sono necessarie per rendersi conto del grande patrimonio biologico presente nel sito. Infatti è indispensabile dedicarsi una volta alla parete est ed un’altra a quella ad ovest, a seconda delle correnti e soprattutto scendere alternativamente sul plateu nord e su quello a sud.
Forse il punto più bello è la punta nord del reef, qui nel giusto periodo è sicuro l’incontro con gli squali martello che stazionano su profondità proibite per i sub sportivi (oltre 40 m.), ma sono comunque visibilissimi grazie alla grande visibilità. Costante è il passaggio di barracuda e carangidi, anche se non in gruppi molto numerosi.
E’ stanziale anche un bel pesce napoleone che, se in giornata, familiarizza volentieri con i subacquei simpatici.
Rientrando sulla parete, una grande moltitudine di pesci di barriera e soprattutto, come si diceva, alcionari meravigliosi di oltre un metro e mezzo di altezza, rossi, rosa, violetti e bianchi. Ricordiamoci che nessun posto al mondo ha soft coral belli come il mar rosso e questo sito è l’eccellenza.
Sulla parete ad ovest , entro i 30 metri, sono presenti grandi e sceniche gorgonie, che solitamente si trovano a profondità maggiori, tra le quali si scorge l’immancabile pesce falco reticolato.
Un discorso a parte merita la punta sud del reef. Qui, spingendosi nel blu verso l’esterno del reef ad una profondità non superiore ai 15 metri ci aspetta l’incontro con lo squalo longimanus o con il suo parente prossimo seta.
Entrambi gli squali, potenzialmente pericolosi per l’uomo, viste le dimensioni, si aggirano nel blu alla ricerca di cibo. Particolarmente impressionante è il longimanus da qualcuno soprannominato mangia naufraghi, che, pur mantenendosi a distanza di sicurezza, nuota a cerchi concentrici intorno ai subacquei in immersione, soprattutto se questi non sono in numero elevato e non fanno molto rumore, bolle e confusione.
Quando si risale sul gommone, al termine della soddisfacente immersione, vedere lo squalo mangia naufraghi girare sotto di noi, è una “bella” esperienza.
Comunque, non si deve credere che il comprensorio di Marsa Alam offra solo l’immersione a Elphinstone reef.
Infatti quando per le condizioni meteo e del mare o per altri motivi, non si vuole affrontare l’escursione in mare aperto, è possibile dedicarsi ad una serie di belle immersioni sotto costa.
Ottimi reef, che consentono belle immersioni sia ai principianti sia agli esperti, si possono effettuare a Abu Dabbab, Marsa Mubarak, Marsa Shoona e lo stesso house reef del Tulip Resort è una bella immersione da fare come terza o notturna.
In particolare ad Abu Dabbab, oltre al bel reef nel quale risiedono tutte le specie solite di pesci ed organismi viventi di questo mare, è possibile incontrare nella baia, sulla posidonia tartarughe verdi che pascolano, lo squalo chitarra posato sulla sabbia oppure occasionalmente il dugongo che visita la baia per pascolare.
L’immersione è quella che si chiama, tra noi sub, “una bella pascolata”.
Infine da tenere d’occhio l’escursione a dolphin house. Dal porto di Marsa Alam in circa un’ora di navigazione su comode barche, si raggiunge Samadai, conosciuta come Dolphin House per via di un un gruppo di delfini stenelle che qui si ferma a riposare. Il reef a forma di mezza luna è visitabile anche con snorkeling, mentre in profondità si aprono delle belle grotte.
In conclusione, un bel soggiorno subacqueo, in un mare paradisiaco a poche ore dall’Italia.
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Una bella spiegazione del sito in questione, un po’ uguale agli altri che si trovano in rete, comunque esauriente.