Iniziare a fare snorkeling, il limite è solo quello che ci diamo…
Questa volta voglio raccontarvi una piccola storia. Piccola perché riguarda una bambina, perché per il resto piccola non è.
Clarissa ha cinque anni e qualche settimana fa è stata per la prima volta alle Maldive.
Il suo primo giorno in terra maldiviana è stato soprattutto di acclimatamento. Caldo, sole, acqua trasparente che lascia intravedere i pesciolini. Ma di mettere la maschera non se ne parla neanche. Eppure prima di partire aveva voluto in tutti i modi pinne, maschera e snorkel personali e comprati apposta per lei. Come è indispensabile fare sempre, ma a maggior ragione per un bambino. La difficoltà legata, per esempio, ad una maschera che si riempie d’acqua potrebbe causare un rifiuto totale dello snorkeling nel bambino, così come una pinna stretta che fa venire i crampi.
Fortunatamente, però, la curiosità di vedere i pesci ed un po’ di incoraggiamento la spingono a provare. I bambini, anche se molto piccoli, hanno bisogno di capire che cosa stanno facendo, quindi non possiamo pensare di fargli indossare una maschera senza supportare con un’adeguata spiegazione. Che cos’è, come funziona, a cosa ci serve…
Beh una volta che Clarissa ha messo la maschera, ha deciso che il luogo più sicuro era abbracciata al mio collo, tutti le altre soluzioni, quel primo giorno, non le sembravano abbastanza rassicuranti.
Non appena è arrivata sul reef, però, il mare si è aperto ai suoi occhi e l’entusiasmo ha preso il sopravvento sulla paura e inesperienza. Dopo quel primo giorno è stata la snorkelista più appassionata e resistente del gruppo. Mano nella mano con un adulto è andata ovunque, incontrando le più incredibili ed affascinanti creature marine.