SHARKNET: tecnologia italiana per una subacquea più sicura e con più amici.
Qualcuno di noi ha già iniziato a vedere su FaceBook i post di SHARKNET, una startup del Politecnico di Milano. Abbiamo quindi indagato e scoperto un prodotto innovativo, tutto a vantaggio della subacquea.
SHARKNET (il prodotto si chiama come l’azienda) è un dispositivo per sub e apneisti che nasce per garantire maggior sicurezza ma, al contempo, anche un maggiore coinvolgimento “social” degli utenti.
Il dispositivo non ha nessun bottone, schermo o connettore: deve essere solo agganciato alla nostra attrezzatura e portato sott’acqua. A questo punto, SHARKNET svolge da solo le sue funzionalità: nel seguito ne abbiamo esplorato alcune.
Sicurezza
Se il sub o l’apneista è in difficoltà mentre è in superficie (ad esempio, non trova la barca di appoggio), basta che dia una doppia pacca al dispositivo: lui comunicherà la sua posizione ai contatti predefiniti dall’utente (ad esempio: il barcaiolo, ma anche la Guardia Costiera, DAN o chiunque altro).
Se invece l’emergenza si verifica sott’acqua, dopo la doppia pacca basterà lasciare andare SHARKNET in superficie: oltre alla posizione, il dispositivo comunicherà anche la profondità.
Logbook automatico
SHARKNET registra automaticamente la posizione geografica del punto di inizio di ogni immersione e (come un diving computer) i profili di profondità.
Una volta che si completa l’immersione, tuttavia, il dispositivo acquisisce di nuovo la posizione e trasmette automaticamente tutti i dati allo spazio web dell’utente, che (tramite smartphone o PC) potrà visualizzare su Google Earth tutte le sue immersioni ed il dettaglio delle sue attività subacquee. Come un logbook elettronico, ma con l’indubbio vantaggio che si compila da solo!
In effetti, quanti di noi hanno la costanza di aggiornare il logbook (cartaceo o elettronico che sia)?
Se SHARKNET è impiegato nell’ambito di un Centro Diving, oltre ai dettagli sulla nostra immersione, nel nostro logbook automatico compariranno tutte le informazioni multimediali (caricate dal Diving) e relative alla nostra immersione (foto e video di repertorio, tracciato e quant’altro) ma anche il link alle pagine SHARKNET di tutti gli altri sub che hanno svolto l’immersione con noi.
In questo modo potremo sempre ricontattarli tramite FaceBook o qualsiasi altro social network integrato nell’applicazione di SHARKNET. Anche in questo caso: quanti di noi avrebbero voluto rimanere in contatto con chi abbiamo condiviso un’immersione, ma poi (per timidezza o difficoltà oggettive) abbiamo rinunciato?
Ricerche utili per noi sub
Un’altra funzionalità di SHARKNET è la possibilità di navigare fra le pagine degli altri utenti (che, naturalmente, hanno dato il consenso alla privacy) e fare delle utili ricerche.
Per esempio, ecco alcuni casi d’uso:
- Un sub che sta pianificando la sua prima immersione alla secca della Meloria e cerca informazioni potrebbe fare una ricerca del tipo: “Fammi vedere gli altri sub, con un brevetto almeno Advanced e con almeno 50 immersioni, che si sono immersi nell’ultimo anno alla Meloria, che li contatto e chiedo consigli”.
- Un sub tecnico che sta pianificando la sua immersione al Moregallo potrebbe chiedere all’applicazione SHARKNET: “Fammi vedere se qualcun altro si è immerso nello stesso posto ad almeno 50 metri nell’ultima settimana, che gli chiedo com’erano la visibilità e le altre condizioni”.
- Uno qualunque di noi, che cerca semplicemente un compagno affidabile per un’immersione, potrebbe cercare i sub sulla base della sua esperienza, filtrarli in base a età, sesso, sede, numero di immersioni e poi, prima di contattarli, verificare anche che i loro profili di immersioni siano prudenti o comunque adatti a noi.
- Quando cercheremo un centro Diving per le nostre vacanze, infine, potremo visitare la sua pagina SHARKNET, verificare quante immersioni effettivamente hanno svolto negli ultimi mesi, la loro durata effettiva, se sono adeguate al nostro livello di addestramento e, infine, contattare qualcuno dei suoi clienti precedenti (che selezioniamo sulla base delle caratteristiche e dell’esperienza che desideriamo) e chiedere consigli.
Lo stato del progetto ed i programmi
Noi di ScubaPortal abbiamo già visto un prototipo funzionante. Il team di SHARKNET ne ha qualcun altro, stanno terminando il software e si stanno preparando per il lancio del prodotto. Contano di metterlo in vendita e fare le prime consegne prima dell’estate. Nelle prossime settimane proveremo anche il dispositivo in mare e vi faremo sapere.
Abbiamo cercato di ottenere informazioni anche sul prezzo e, sebbene non l’abbiano ancora reso pubblico, ci hanno assicurato che costerà meno di un Diving computer: un prezzo interessante per uno strumento di sicurezza che, però, fa molto altro.
Facciamo crescere la subacquea italiana!
Fa piacere incontrare una giovane realtà imprenditoriale italiana che ha fatto della subacquea ricreativa il suo core business!
Abbiamo chiesto come possiamo aiutarli: per il momento ci hanno solamente invitato ad iscriverci sul loro sito (sharknet.com), comunicare il loro progetto ed interagire con loro, fornendo idee, commenti ed esperienze. Tutto questo li aiuterà a fare un prodotto tanto più utile e di successo.
Questo è anche l’invito che rivolgiamo a tutti voi, con la speranza di riuscire a fare crescere la subacquea italiana!