Autore: Marco Daturi
Intervista a Sergio Pivetta, co-fondatore di www.relitti.it e autore di libri (Relitti e Navi Sommerse Liguria e Toscana, Relitti e Navi Sommerse Sardegna) e pubblicazioni.
Raccontaci di te: come nasce la passione per i relitti
La mia prima immersione su un relitto è stata sul MOOHAWK DEER di Portofino.
Al rientro da quella giornata ho iniziato a cercare info sul relitto. All’epoca 1997 non ho trovato molto se non alcuni articoli di riviste e una scheda curata da Andrea Ghisotti sul libro “Guida ai relitti del Mediterraneo”. Su Internet quasi nulla. Dopo qualche tempo ho conosciuto un altro appassionato di relitti Gianluca Mirto e abbiamo iniziato a raccogliere dati, foto e tutto il materiale sui relitti che ci capitava per le mani. Ad un certo punto abbiamo deciso di provare la strada di internet per condividere queste informazioni e per cercare di coinvolgere in questo progetto più appassionati possibile. Così dopo un anno di lavoro nel dicembre 1999 è stato pubblicato il sito www.relitti.it.
Da allora abbiamo un database con circa 1600 tra relitti e navi sommerse, circa 6000 foto subacquee e 600 foto storiche. Abbiamo materiale da catalogare per molti anni a venire, è un lavoro molto lungo e impegnativo ma che ci ha permesso di conoscere moltissimi appassionati a cui dobbiamo molto per il contributo in termini di informazioni, foto e ricerca senza i quali non avremmo potuto essere a questo punto.
Come vivi la subacquea? cosa ti piace di più, relitti a parte ovviamente?
La subacquea mi piace a 360°, mi piace andare in acqua ovviamente se c’è un relitto preferisco ma mi piacciono moltissimo anche flora e fauna.
Essendo molto freddoloso amo molto i mari caldi. Mi piace visitare e immergermi in posti che non conosco. Soffro un pò di mal di Maldive che sono veramente un paradiso, almeno per me.
Il primo libro è stato un successo ed è diventato il nostro best seller 2010. Cosa prevedi per questo nuovo?
Best seller mi sembra un’esagerazione anche se per essere un libro di nicchia ha superato ogni nostra previsione, non credevamo che ci fossero così tanti appassionati all’argomento. E’ stato di stimolo per continuare nella realizzazione della collana. Inoltre credo che avendo incluso la Toscana, che non è mai stata trattata in lavori simili a differenza della Liguria che è stata presa in esame da numerose pubblicazioni, abbia contribuito a far apprezzare il nostro volume.
Per quanto riguarda quello nuovo sulla Sardegna è difficile fare una previsione, spero vada bene anche questo, vorrebbe dire che gli appassionati hanno apprezzato il primo. Ci sono molti subacquei in Sardegna e molti che ci vanno spesso in vacanza, spero che tra di loro ci siano molti amanti di relitti.
Quanto lavoro c’è dietro ad un libro così impegnativo?
Moltissimo. Oltre ai miei coautori Giorgio Spazzapan e Gianluca Mirto, senza l’aiuto dei diving center, dei fotografi e degli appassionati non si riuscirebbe a realizzare un lavoro simile. La parte più impegnativa è recuperare le informazioni storiche sui relitti, nonchè cercare di dare un nome ai tanti relitti sconosciuti che ci sono. Se pensi che Gianluca Mirto ci ha messo 10 anni a identificare il “Vittoria” di Framura che tu conosci bene, che in realtà è il COLOSSO, ti dà l’idea del tempo e della pazienza necessaria.
Per fortuna non è sempre così. Anche la ricerca delle foto storiche è difficoltosa e lunga e molte volte senza risultato, perchè la nave non è mai stata documentata o la documentazione è andata persa o sepolta in qualche archivio di cui nessuno più conosce l’esistenza. Internet in questo caso ci viene un pò in aiuto in quanto molti appassionati e studiosi di navi stanno mettendo online foto storiche in loro possesso così pure i musei e quindi si riesce a trovare più agevolmente un contatto per cercare di recuperare le foto che ci mancano. In ogni caso se non fosse per l’immenso archivio di Giorgio Spazzapan curato in tantissimi anni di duro lavoro nella catalogazione delle navi per la realizzazione del “Lessico del Naviglio Mercantile e Militare di Italia e Austria Ungheria”, nonchè la sua cultura e preparazione sull’argomento navale e la sua pazienza nei nostri confronti questo lavoro sarebbe stato impossibile.
Dopo Liguria e Toscana, la Sardegna e poi?
L’ordine di uscita e stesura dei prossimi volumi non è ancora stato definito con precisione.
Abbiamo però definito le regioni che saranno prese in esame. C’è ne sarà uno per tutte le regioni dalla Venezia Giulia alla Puglia, uno per Basilicata e Calabria, uno per Lazio e Campania e, ancora in fase di definzione uno o due per la Sicilia che è ricchissima di relitti.