Autore: Cristina Giusti
Subito dopo la conclusione della campagna di Sea Shepherd
che, fino ad oggi, ha avuto maggior successo nella storia dell’Organizzazione,
Operazione Zero Tolerance, Sea Shepherd ha lanciato Operazione Relentless
(“Implacabile”).
Le tre navi della flotta di Sea Shepherd sono salpate dalle
loro basi in Australia (Williamstown) e Tasmania (Hobart) tra il 16 ed il 18
dicembre in direzione del Santuario dei Cetacei, in Oceano del Sud, per opporsi
ed ostacolare le operazioni di baleneria illegale della flotta baleniera
giapponese. Lo scorso anno, la Flotta di Sea Shepherd è riuscita a bloccare le
azioni dei balenieri, salvando la vita di 932 balene. Durante le passate nove
stagioni, gli interventi di azione diretta di Sea Shepherd hanno salvato più di
5000 balene e portato all’attenzione del mondo la caccia illegale del Giappone.
Il Giappone ha dichiarato che il suo tentativo di uccidere balene nel Santuario
Antartico dei Cetacei è fallito a causa dell’ ‘implacabile interferenza’ (relentless
interference) da parte di Sea Shepherd. E dato che a Sea Shepherd piace l’accusa
di essere implacabile, la Campagna Antartica di quest’anno è stata chiamata
proprio “Relentless”.
Il Coordinatore di Sea Shepherd Australia, Jeff Hansen,
ha dichiarato: “L’equipaggio a bordo di queste navi porta con sé la speranza,
le aspirazioni e le aspettative di persone provenienti da tutto il mondo che
sperano di vedere la fine di questo massacro“.
Il Capitano della Bob Barker, lo svedese Peter Hammarstedt,
ha dichiarato: “La partenza della flotta bracconiera giapponese è un reato
verso la comunità internazionale in paziente attesa della sentenza della Corte
internazionale di giustizia dell’Aia. Sea Shepherd adesso si dirigerà,
nuovamente, verso sud, in veste di unica autorità che agisce per ristabilire la
legge e l’ordine nel Santuario dei Cetacei in Oceano del Sud“.
Oltre 100 volontari di Sea Shepherd, provenienti da 24 Paesi
di tutto il mondo, veglieranno ancora una volta sul Santuario dei Cetacei in
Oceano del Sud, per garantire il rispetto del divieto di caccia alle balene per
fini commerciali emesso dall’IWC nel 1986.
Il Direttore di Sea Shepherd Global, l’olandese Alex
Cornelissen, ha dichiarato: “Ci occuperemo dei balenieri nello stesso modo in
cui ci occupiamo di tutti i bracconieri che incontriamo nelle nostre campagne in
tutto il mondo: in maniera Implacabile.”
A dispetto dei molteplici tentativi dell’ICR (Institute of
Cetacean Research – l’Ente ufficiale che gestisce la baleneria giapponese) di
bloccare ed ostacolare Sea Shepherd con ricorsi e cause legali, l’organizzazione
continuerà ‚implacabilmente‛ ed inesorabilmente a perseguire l’obiettivo di
impedire agli arpioni giapponesi di minacciare ed uccidere le balene protette
dalla moratoria internazionale del 1986.
Ultimo aggiornamento: Il 5 Gennaio 2014 la flotta di
Sea Shepherd ha localizzato tutte e cinque le navi della flotta baleniera
giapponese, inclusa la nave fattoria giapponese (nave sulla quale vengono
macellate le balene) la Nisshin Maru, all’interno del Santuario dei
Cetacei in Oceano del Sud. La Steve Irwin, la Bob Barker e la Sam Simon stanno
adesso braccando la flotta baleniera con l’intenzione di allontanarla ed
interrompere le sue attività di caccia illegale. L’elicottero dell’ammiraglia
Steve Irwin ha individuato per primo la Nisshin Maru a 64°44′ Sud, 162° 34′
Ovest, nelle acque di sovranità neozelandese della Regione Antartica della
Dipendenza di Ross, all’interno del Santuario dei Cetacei in Oceano del Sud,
riconosciuto a livello internazionale.
Il ponte insanguinato della Nisshin Maru, macchiato dopo la macellazione di una
balena. Foto di Tim Watters.
Sea Shepherd ha girato video e scattato immagini di tre
Balenottere Minori, specie protetta, sul ponte della Nisshin Maru, già catturate
al momento in cui la nave fattoria è stata individuata. Nel frattempo una quarta
balena, probabilmente un’altra Balenottera Minore, veniva macellata sul ponte
insanguinato.
Il Coordinatore di Sea Shepherd Australia, Jeff Hansen,
ha dichiarato: “Il Santuario dei Cetacei in Oceano del Sud è stato
contaminato dall’uccisione illegale di queste meravigliose e maestose
Balenottere Minori a causa delle azioni crudeli, violente e barbare dei
bracconieri di balene giapponesi. Nessuno potrà mai conoscere il dolore e la
sofferenza che questi giocosi giganti gentili hanno sopportato dal momento in
cui l’arpione esplosivo ha squarciato i loro corpi fino al momento in cui hanno
esalato il loro ultimo respiro, in un mare rosso, pieno del loro stesso sangue.
Una cosa è certa. Sea Shepherd farà tutto il necessario per assicurarsi che
nessun altra balena debba sopportare il dolore e la sofferenza inflitta da
questi macellai di balene provenienti dal Giappone“.
Il Capitano della Steve Irwin, Sid Chakravarty, ha
dichiarato: “Se la ‘scienza’ richiede di gonfiare in modo assurdo i corpi di
balene appartenenti a una specie protetta, di passeggiare su un ponte imbrattato
del loro sangue, di trasportare parti del loro corpo con ganci e catene e
gettare i loro resti in mare, allora si tratta di una ‘scienza’ che non ha posto
nel 21° Secolo. La Nisshin Maru è una vera e propria nave macello e un macello
galleggiante non deve avere posto nel Santuario dei Cetacei in Oceano del Sud.
Sea Shepherd rimarrà implacabile nel condurre questi falsi, disperati e perversi
‘scienziati’ sulla via del ritorno verso Tokyo.”
La flotta bracconiera giapponese opera nel Santuario dei
Cetacei in Oceano del Sud in violazione della moratoria globale sulla caccia
alle balene a fini commerciali del 1986, con la falsa scusa della ricerca
scientifica. Nel Giugno 2013, il governo della Nuova Zelanda si è unito al
governo Australiano nella causa presentata da quest’ultimo presso la Corte
Internazionale di Giustizia, in merito alla legalità della caccia ‘scientifica’
portata avanti dal Giappone nel Santuario dei Cetacei. Il verdetto sul caso non
è ancora stato emesso.
Il Capitano della Bob Barker, Peter Hammarstedt, ha
detto: “Ancora una volta, il governo Giapponese ha mostrato una palese
inosservanza del diritto internazionale, perpetrando la caccia illegale alle
balene mentre il mondo è in paziente attesa di una decisione da parte della
Corte Internazionale di Giustizia. Il tentativo disonorevole da parte del
governo giapponese di bypassare il processo legale è un insulto alla
cooperazione dimostrata dalle persone di tutto il mondo impegnate nella
promulgazione di leggi per la conservazione, nel riconoscimento condiviso della
necessità della tutela ambientale“.
Sea Shepherd Australia rimane l’unica organizzazione
impegnata a difendere l’integrità del Santuario dei Cetacei in Oceano del Sud,
intervenendo direttamente contro le operazioni illegali della flotta baleniera
giapponese.
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Sito della Campagna Operazione Relentless:
http://www.seashepherd.org.au/relentless/ -
Conferenza Stampa partenza delle navi:
http://www.youtube-nocookie.com/watch?v=93YqhIBUJ84 -
Localizzazione flotta baleniera e riprese da elicottero:
http://www.youtube-nocookie.com/watch?v=hz-Bvk-5O0M
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