In occasione della Giornata Mondiale dedicata alle Migrazioni dei pesci, riproponiamo un articolo sull’anguilla, animale a rischio di estinzione. Le anguille si riproducono nel mare dei Sargassi, percorrendo anche 6000 km per raggiungerlo. Distanza che la larva percorre a ritroso, per svilupparsi in fiumi e laghi.
Perchè una giornata mondiale per i pesci migratori?
Molte specie di pesci migratori sono gravemente minacciate di estinzione. Le cause principali sono le barriere artificiali, dighe e chiuse, che interrompono il flusso naturale dei fiumi e impediscono le loro normali rotte migratorie.
Molti pesci hanno bisogno di migrare per riprodursi, nutrirsi e completare il loro ciclo di vita. I pesci migratori sono un anello cruciale nella catena alimentare e svolgono un ruolo importante nella creazione di sistemi fluviali sani e produttivi.
Inoltre, forniscono un importante approvvigionamento alimentare e mezzi di sostentamento per milioni di persone in tutto il mondo. Sono importanti dal punto di vista ecologico, culturale, economico e ricreativo!
Per questo motivo nasce la Giornata Mondiale della Migrazione dei Pesci, poiché dobbiamo garantire la sopravvivenza di queste specie per le generazioni future.
Non molti lo sanno, ma l’anguilla è a un passo dall’estinzione. La popolazione di questa specie è stata drammaticamente ridotta del 95%: bracconaggio, inquinamento, cambiamento climatico e sfruttamento ittico ne minacciano la sopravvivenza. La specie è stata inserita nel 2009 nella Lista Rossa della IUCN e classificata come a rischio critico.

Sea Shepherd non poteva restare a guardare e con la nuova stagione in cui le anguille arrivano nelle nostre coste dopo un lunghissimo viaggio, i nostri volontari sono già entrati in azione, determinati come sempre a non dare tregua ai bracconieri. Non c’è più tempo, bisogna agire per salvare la specie. A qualunque costo.
Le foto sono di Adriano Marchiori.
Un’articolo sulle anguille, di Massimo Boyer e Adriano Marchiori, è su ScubaZone 37