Gli scienziati hanno scoperto un’enorme reef alto 500 m, separato dalla Grande Barriera Corallina Australiana. il nuovo reef è più alto dell’Empire State Building, della Sydney Tower e delle Petronas Twin Towers. La scoperta è stata fatta dagli scienziati australiani a bordo della nave da ricerca Falkor dello Schmidt Ocean Institute, attualmente impegnata per 12 mesi in una crociera di esplorazione dell’oceano che circonda l’Australia.
Il reef è stato visto per la prima volta il 20 ottobre, quando un team di scienziati stava conducendo una mappatura subacquea del fondale della Grande Barriera Corallina settentrionale. Il team ha poi condotto un’immersione il 25 ottobre utilizzando il ROV SuBastian dello Schmidt Ocean Institute per esplorarlo. L’immersione è stata trasmessa in live-streaming, con riprese ad alta risoluzione trasmesse sul sito web e sul canale YouTube dello Schmidt Ocean Institute.
Un reef alto 500 m
La base del reef a forma di lama è larga 1,5 km, poi sale di 500 m fino alla profondità minima di soli 40 m sotto la superficie del mare. Questo reef appena scoperto, si aggiunge agli altri sette alti reef distaccati della zona, mappati dalla fine del 1800, tra cui il reef di Raine Island – la più importante area di nidificazione delle tartarughe marine verdi del mondo.
La scoperta testimonia che nel nostro Oceano esistono ancora molte specie e strutture da esplorare. La conoscenza che ne abbiamo, ancora limitata, sta migliorando rapidamente grazie a nuove tecnologie che funzionano sempre più come i nostri occhi, le nostre orecchie e le nostre mani nell’oceano profondo.
Inoltre si aggiunge a un anno ricco di scoperte subacquee dello Schmidt Ocean Institute. In aprile, gli scienziati hanno scoperto la più lunga creatura marina mai vista – un sifonoforo di 45 metri nel Ningaloo Canyon, oltre a 30 nuove specie. In agosto, gli scienziati hanno scoperto cinque specie non descritte di corallo nero e spugne e hanno registrato la prima osservazione dell’Australia di rari scorfani nel Coral Sea e nei parchi marini della Grande Barriera Corallina.
La spedizione nelle profondità settentrionali della Grande Barriera Corallina continuerà fino al 17 novembre come parte della più ampia campagna di un anno dello Schmidt Ocean Institute in Australia. Le mappe create saranno disponibili attraverso AusSeabed, un programma nazionale australiano di mappatura dei fondali marini, e contribuiranno anche al progetto GEBCO Seabed 2030 della Nippon Foundation.