Autori: Bessy Stancanelli e Vincenzo Di Martino
Un grosso esemplare di Caretta caretta in evidente
stato di difficoltà respiratoria e con profonde escoriazioni al piastrone
ventrale è stato soccorso e recuperato nelle acque di Lipari in località Punta
del Carabiniere.
Artefici del salvataggio sono stati Bessy Stancanelli, fotoreporter e operatore
tecnico subacqueo, Vincenzo Di Martino, ecologo marino del CNR, e la loro figlia
Tethy Di Martino, di soli quattro anni, cha ha avuto modo di vivere una
indimenticabile giornata di mare.
L’animale in difficoltà è stato avvistato da Bessy che intenta a fare snorkeling
ha notato tra gli scogli del fondo, a circa 7 metri di profondità, il carapace
del grosso animale, incastrato fra tre gradi massi. Superato il primo momento di
grande emozione per l’inconsueto avvistamento di un esemplare tanto grande in
così pochi metri d’acqua e tanto vicino alla costa (appena 50 metri), Bessy ha
subito avvisato Vincenzo che nuotava nelle vicinanze insieme alla figlia Tethy.
Da notare che il carapace della Caretta misurava oltre 80 cm.
I due sono subito scesi in apnea per constatare se l’animale fosse morto o
semplicemente ferito e, con piacere, hanno potuto sincerarsi che la tartaruga
era ancora viva seppure in grande difficoltà.
È così iniziata la lunga azione di salvataggio. Infatti, Vincenzo e Bessy hanno
dovuto faticare non poco per riuscire a portare in superficie un animale del
peso di almeno 70 kg e per il suo successivo alaggio in gommone. Operazione
questa che è durata all’incirca un’ora e che ha richiesto l’aiuto di un gruppo
di gommonauti di passaggio, i quali, richiamati da Bessy, si sono volentieri
prestati nel dare aiuto alla tartaruga. Va sottolineato che Bessy e Vincenzo in
questa occasione non avevano a bordo del gommone nessuna attrezzatura subacquea
ad eccezione di maschera e pinne.
Caricata, finalmente, a bordo la grossa Caretta è iniziata la corsa verso il
pontile della Capitaneria di Porto di Lipari; la dove i sottufficiali in
servizio hanno, prontamente, attivato le procedure per il trasferimento della
tartaruga verso il più vicino centro di assistenza attrezzato per questo genere
di animali.
È stato, pertanto, contattato il dr. Celona del progetto “Delphis”, che ha
attivato da pochi giorni presso l’isola di Salina un centro per il primo
soccorso di cetacei e tartarughe in difficoltà. Nel giro di un’ora, a bordo di
un potente gommone, è dunque arrivato a Lipari lo stesso dr. Celona per prendere
in carico il grosso esemplare di tartaruga e occuparsi del successivo
trasferimento della Caretta caretta presso il centro di Salina dove è
stata sottoposta alle prime cure da veterinari specializzati nel trattamento di
questi animali.
Va evidenziato che il carapace della tartaruga al momento del ritrovamento
presentava un grosso quantitativo di nastro adesivo nero e il piastrone ventrale
era segnato da profonde escoriazioni mentre l’animale denunciava evidenti
difficoltà respiratorie.
Gli autori del salvataggio vogliono anche ringraziare il Dr. Leonardo Tunesi e
la dr.ssa Giulia Mo, dell’ISPRA, che sono tra i massimi esperti di mammiferi e
tartarughe marine, i quali, contattati telefonicamente, dal dr. Di Martino e da
Bessy Stancanelli hanno fornito loro le più precise indicazioni per far si che
la Caretta affrontasse nel migliore dei modi la lunga permanenza fuori dal suo
elemento (il mare) in attesa del trasferimento presso il centrodi primo soccorso
di Salina.
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