Autore: Erik Henchoz
ROTTNEST ISLAND (PERTH – WESTERN AUSTRALIA)
Un caleidoscopio di spugne e nudibranchi immersi nel Kelp
A quarantacinque minuti di barca da Perth sorge Rottnest Island, splendida isola dove migliaia di turisti australiani e non passano giornate di relax su assolate spiaggie di sabbia.
L’isola è raggiunta da alcuni traghetti che giornalmente fanno la spola per trasportare i turisti in cerca di uno splendido mare. L’isola offre, oltre le belle spiagge, una natura ancora ben preservata, dei laghi salati da visitare ed i simpaticissimi Quokka, una particolare specie di marsupiali che vive e prospera sull’isola.
Rottnest, se ci si trova nei pressi di Perth, è anche uno dei luoghi più adatti per fare immersioni. Con molti punti per immergersi (se ne contano anche più di 200) quest’isola è un vero paradiso per i subacquei.
Il mare sembra molto differente da quello incontrato nel nord del Western Australia. Qui, a Rottnest, i fondali e le acque marittime vengono lambite dalla corrente antartica che si mescola con quelle tropicali tipiche del Nord; questo fa si che la temperatura dell’acqua, l’ambiente sommerso ed i suoi abitanti siano notevolmente differenti.
Siamo dunque pronti a questa nuova esperienza: ad accoglierci sul molo da dove partono le imbarcazioni del Perth Diving Accademy troviamo da subito un bel gruppetto di divers pronti per salpare sulla Lion Fish IV, l’imbarcazione del centro immersioni, alla volta dell’isola di Rottnest.
E’ mattino presto e fortunatamente anche qui avremo carta bianca: potremo effettuare alcune immersioni senza guida (no guided dives), fondamentale per dedicarci con tranquillità alla fotografia subacquea. Il tempo per le immersioni è limitato ma sarà sufficiente per farci un’idea della peculiarità di questi fondali.
Troveremo indubbiamente un ambiente subacqueo diverso da quello del nord. Ci siamo documentati e ben informati: l’acqua in questo periodo, l’autunno australe, è alquanto fredda (20-21°), d’obbligo quindi una bella muta 5 mm. Sappiamo inoltre che in queste acque cresce in abbondanza il Kelp e quest’alga condizionerà sicuramente l’aspetto dei fondali.
I 45 minuti di crociera passano in fretta, lasciato il molo che sorge nei pressi del porto commerciale di Fremantle ci troviamo già in vicinanza di Rottnest che con i suoi 2 fari bianchi ci sta attendendo per immergerci.
Qualche minuto per ancorare l’imbarcazione, preparare l’equipaggiamento, la macchina fotografica e siamo in acqua.
Anche se preparati la sensazione è notevole; l’acqua è veramente più fredda di quella di Ningaloo e l’ambiente, solo a prima vista, meno ospitale.
Solo a prima vista dicevo: si, perchè appena immersi e scesi sulla cima dell’ancora ci accorgiamo che anche qui la vita è rigogliosa; l’ambiente è completamente diverso da quello trovato 1.500 Km più a Nord dove le correnti calde Indo-Malesi apportano nutrimento ad una moltitudine di coralli e pesci tropicali.
A farla da padrone, come previsto, troviamo il Kelp ed una sequela impressionante di spugne di tutti i colori e forme che creano quasi un tappeto vivente. Il reef che ci si presenta davanti assomiglia come tipologia a quelli di Ningaloo: sabbia, ancora sabbia e poi un agglomerato roccioso che ospita tantissima vita, in più … le alghe (kelp e praterie di posidonia) ed una corrente di risacca che per i meno esperti può essere anche molto fastidiosa. E’ impossibile non notare le spugne particolari che si incontrano in questi fondali con colori sgargianti ed una miriade di pesci che vi abitano all’interno e tutt’intorno, delle vere e proprie “nursery”.
Sin da subito notiamo la presenza dell’ormai famoso nudibranco “Chromodoris westraliensis” che, ignorando la differenza di temperatura, abita buona parte dei fondali della costa del Western Australia. Comune anche la presenza dell’ Enoplosus armatus, tipico di queste acque e localmente chiamato anche “Old Wife”. Un pesce davvero bello da osservare; vive spesso in coppia e raramente lo si trova in piccoli branchi. Ha indole tranquilla e sorniona ma è abbastanza conosciuto e temuto dai pescatori locali a causa della sua spina dorsale molto velenosa.
Nelle parti più buie dei reef, tra spaccature e piccole caverne, trovano spesso riparo anche splendidi esemplari di Pesci vetro accetta. Sono di grandi dimensioni e si spostano lentamente mentre possiamo ammirarli e fotografarli in tutta comodità; sotto di noi, a pochi centimentri, sempre un susseguirsi di colori e spugne colorate che sembrano lottare col Kelp, alga robustissima che colonizza ovunque il reef dando riparo a numerosi nudibranchi. Anche le stelle marine sono differenti da quelle incontrate nel Nord; con colori sgargianti e mimetismi particolari donano un particolare fascino a questo ambiente sottomarino dove convivono forme di vita prettamente tropicali ed animali tipici delle acque temperate.
Rottnest è sicuramente una meta interessante per tutti quei subacquei alla ricerca di qualcosa di nuovo, un ambiente sommerso particolare ed una fauna ittica tutta da scoprire.
Informazioni utili
Viaggio e volo aereo: Milano/Perth con volo Emirates via Dubai
Sistemazione a Perth o Fremantle: avrete solo l’imbarazzo della scelta
Diving center: Perth Diving Accademy
Immersioni consigliate
Consigliarvi solo alcune immersioni sarebbe limitativo; esistono più di 200 siti per immergersi a Rottnest Island. Noi ci siamo immersi a Cigar Reef e a Crystal Palace, famoso per le sue grandi caverne comunicanti.
Erik Henchoz
Ringraziamo Erik per questo suo articolo e vi invitiamo a visitare il sito:
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