Autore: Francesco Statini
Mi presento: sono Francesco Statini divemaster H.S.A.
Nel periodo del ritrovamento ero presidente di un’altra ass. subacquea oggi sono presidente della SEAMARSCUBA A.S.D. che opera per un ambiente sano e pulito .
IL RITROVAMENTO
Da anni tutti parlavano di questo aereo precipitato nell’ultima guerra mondiale, ma nessuno sapeva o voleva dire il posto esatto ,fu così che io insieme ad un’altra sub, SABRINA MARRAZZO, decidemmo di metterci a cercarne i resti.
Dopo varie immersioni , una mattina di domenica dell’agosto 2007 tornando Indietro (da una di queste) verso la riva (ci immergevamo da riva )ormai stanchi e sfiduciati perché anche stavolta non ne avevamo trovato traccia, abbiamo notato in lontananza (l’acqua era limpidissima) un qualcosa che spuntava dalla sabbia verso l’alto ,man mano che ci avvicinavamo non credevamo ai nostri occhi,lì davanti a noi si alzava maestosa un’elica del motore dell’aereo, guardando bene se ne vedeva un’altra poco distante ,era proprio vero LO AVEVAMO TROVATO ad una profondità di circa 6 metri (mentre tutti parlavano di almeno 15 ) felicissimi di tutto ciò abbiamo scattato le prime foto in compagnia di un pesce balestra che ormai aveva preso dimora in un tubo di scarico di uno dei motori.
Successivamente dopo altre immersioni sono stati rinvenuti un altro motore e un missile o una bomba che l’aereo aveva sotto l’ala .
Da alcune indagini sembrerebbe un cacciabombardiere italiano al ritorno da una missione .
E’ con grande delusione che noto che dopo tanto tempo dal ritrovamento (è stato anche denunciato alle autorità competenti)che quell’aereo con il suo armamento giace ancora in fondo al mare a poche centinaia di metri dalla riva .
Qualche foto:
Tutte le foto sono sul sito www.seamarscuba.it
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Il relitto potrebbe appartenere ad un Cant Z.1007bis Alcione, a giudicare dalla particolare conformazione del convogliatore di scarico del motore, un Piaggio P.XI.La quasi totale assenza di altri elementi, oltre al motore e alle eliche potrebbe essere dovuto al fatto che l’allineamento era quasi interamente costruito in legno, dissolto dopo decenni di permanenza in mare. A meno che in quel punto ci siano delle correnti marine che ciclicamente coprono e scoprono il relitto. Magari sotto la sabbia c’è ancora qualcosa. Tuttavia siamo già nel 2025 e magari del relitto, rispetto a quanto documentato dalle foto, è rimasto ancora meno. Peccato che l’Aeronautica Militare non ne abbia tentato il recupero. Cordiali saluti. Carlo S.
Buonasera, volevo per cortesia sapere se alcune parti del relitto di Roccelletta siano poi state recuperate, dato che l’articolo risale ormai a dieci anni fa. Grazie, Carlo S.