Il patrimonio sommerso dell’Istria: la straordinaria storia della barca Zambratija
È l’antica barca “cucita a mano” più vecchia del Mediterraneo che si è incredibilmente conservata per oltre 3.000 anni. In un’operazione delicata, un team di subacquei sta lavorando per sollevarla dal mare. La barca di Zambratija, così chiamata dalla baia adriatica nel nord della Croazia in cui giace in acque basse, originariamente aveva una lunghezza di 12 metri. Sette metri di travi larghe 2,5 metri sono rimasti intatti dopo tre millenni sott’acqua.
Datato tra la fine del XII e la fine del X secolo a.C., il relitto rappresenta un esempio unico della tradizione antica della costruzione navale in Istria e Dalmazia. La barca di Zambratija è stata inizialmente esaminata nel 2014 dall’archeologa marina Giulia Boetto del Centre National de la Recherche Scientifique (CNRS) della Francia. Ha identificato l’imbarcazione come una barca di legno in cui tavole sovrapposte venivano cucite insieme con corda, radici o salici, nei giorni in cui i fissaggi metallici non erano facilmente disponibili. Alcuni punti di cucitura erano ancora visibili e la struttura era in gran parte indenne. Olmo, ontano e abete erano i legni utilizzati nella costruzione della barca.
Una scoperta sorprendente, la datazione al radiocarbonio della Zambratija
I pescatori che per primi avevano segnalato la presenza della barca, distante 600 metri dalla spiaggia nel 2008, credevano che si trattasse di un reperto relativamente recente. Ci sarebbe voluto del tempo prima che la datazione al radiocarbonio rivelasse la sua antichità. “Zambratija non è la barca cucita più antica del mondo, ‘solo’ del Mediterraneo, ma è eccezionale”, ha dichiarato Boetto a Divernet. “Ci sono barche cucite più antiche in Egitto, datate al terzo millennio a.C., ma erano barche fluviali per il Nilo, non adatte alla navigazione nel Mediterraneo. Il Museo Archeologico dell’Istria ha deciso di recuperare il relitto per diverse ragioni, non ultimo perché è in pericolo – acque basse, vicino alla costa, una linea costiera che sta cambiando a causa dei cambiamenti climatici, che sta causando l’erosione del fondale marino o fenomeni meteorologici estremi.
Dal 2 luglio la barca sarà sollevata per uno studio dettagliato da parte del museo con un team del Centre Camille Jullian (CCJ), una collaborazione di ricerca tra il CNRS e l’Università di Aix-Marseille. La barca appiattita sarà sollevata a sezioni, per poi essere rimontata in una struttura di supporto su misura in superficie che consentirà agli scienziati di ricostruirla in 3D. Si spera anche di poter ottenere una datazione più precisa della sua costruzione, identificare le fibre utilizzate per cucire insieme le travi e analizzare le tecniche di formazione del legno.
Un futuro in mostra, la i Zambratija una volta restaurata sarà esposta in un museo a Pole
Una volta completata l’analisi, la barca di Zambratija sarà sottoposta a desalinizzazione in Croazia e il prossimo anno sarà inviata al laboratorio di restauro Arc-Nucléart a Grenoble, in Francia. Si spera che la barca completamente restaurata possa essere esposta in un nuovo museo a Pola dedicato al patrimonio marittimo dell’Istria. Questa straordinaria scoperta non solo rivela le abilità antiche degli artigiani navali dell’Istria e Dalmazia, ma offre anche una finestra sul passato, consentendoci di apprezzare l’importanza del patrimonio sommerso e di preservare la nostra storia marittima per le generazioni future.
Letture correlate: Relitti in Liguria: lo specchio del mare è la sua terra.