L’intervento record alla condotta fognaria del Garda
I sommozzatori della Drafinsub hanno recentemente effettuato un’azione di manutenzione alla condotta fognaria ad una profondità di 220 metri nelle acque del Lago di Garda su richiesta di Acquebresciane, stabilendo un nuovo record di immersione in saturazione in acqua dolce.
La condotta sublacuale “malata” trasporta i reflui della sponda bresciana del Garda verso il depuratore di Brescia, e necessita di interventi di manutenzione per garantirne la sicurezza. Nel corso della manutenzione sono state installate 44 clampe e riparati 78 punti con applicazione di resina epossidica subacquea.
La soddisfazione del comitato cittadino per l’intervento di manutenzione
Il Comitato Spontaneo dei Cittadini GAIA ha espresso il proprio apprezzamento per l’intervento effettuato dalla Drafinsub, sottolineando che il record stabilito dimostra che gli interventi di manutenzione sono fattibili anche alle massime profondità, senza la necessità di spendere centinaia di milioni di euro per sostituire il tubo sotto il lago.
Il comitato Gaia ha sempre sostenuto che la condotta subacquea è sicura e che gli interventi di manutenzione sono possibili e che non ci sia bisogno della sostituzione delle tubature.
Il progetto originale per la sostituzione della condotta fognaria
Il progetto originale del nuovo depuratore del Garda prevedeva l’installazione di due nuovi impianti a Gavardo e Montichiari, con scarico nel Chiese. La necessità di realizzare il nuovo depuratore era nata dalla possibilità che le condotte sub-lacuali rovinate potessero rompersi creando così un disastro naturale, per questo progetto il ministero dell’ambiente ha stanziato 100 milioni per la risoluzione del problema.
Secondo GAIA, il nuovo intervento record dimostra che non è necessario investire fondi di questa portata, in quanto gli interventi di manutenzione sono fattibili e sicuri. Inoltre, con il tempo i droni potranno prendere il posto dei sommozzatori, rendendo gli interventi ancora più sicuri.
I risultati delle verifiche tecniche sullo stato della condotta sub-lacuale del Garda
Acque bresciane ha promosso un’analisi ipertecnologica delle tubature sommesse arrivando alla conclusione che nonostante l’offensiva dei batteri si è fatta più aggressiva la condotta che passa sotto il lago regge e potrà continuare a fare il proprio dovere per molti anni.
«Dal 2021 si sono aggiunte delle spugne che si sviluppano esternamente alle condotte in acciaio posate nel 1984 – si legge nella relazione -. L’ispezione fa parte del Piano di manutenzione messo a punto da Acque Bresciane per garantire la sicurezza delle condotte, a cui si affianca lo studio del fenomeno e degli effetti sui diversi materiali affidato al Dipartimento di Ingegneria meccanica dell’Università di Brescia, grazie alla posa per 14 mesi di provini di vari tipi d’acciaio e all’analisi dei campioni di batteri prelevati”