Il punto sulla sicurezza e le prospettive dell’immersione in circuito chiuso
Si è tenuto a Malta, dal 19 al 22 aprile, il Rebreather Forum 4, convegno internazionale che ha visto riuniti produttori di attrezzature, ricercatori nel campo della medicina iperbarica, istituzioni governative e, soprattutto, decine di subacquei utilizzatori di rebreather.
Come da tradizione il forum è stato organizzato da Micheal Menduno, una delle voci più autorevoli della subacquea internazionale. A oltre dieci anni dalla precedente edizione si è fatto il punto sulla attuale situazione dell’immersione in circuito chiuso, in cui ancora, stando a fonti DAN, c’è tanto da fare per aumentare la sicurezza.
Rebreather Forum 4: Esperti e subacquei riuniti per discutere i progressi e le sfide dei CCR
Durante i tre giorni del Forum i massimi esperti del settore hanno comunicato competenze, esperienze, aggiornamenti e criticità di questo sistema di immersione.
E’ stata inoltre allestita una mostra merceologica, con decine di nuovi reb e attrezzature che nei giorni antecedenti l’inizio del congresso è stato possibile testare nella splendida piscina del National Pool Complex, a Valletta.
I relatori del Forum hanno sviluppato tutte le problematiche, i progressi, le aspettative della “Rebreather Nation”, come Micheal Menduno definisce la comunità dei CCR divers.
Le relazioni hanno spaziato dalla storia dell’immersione in circuito chiuso, con i primi coraggiosi pionieri, al futuro dell’immersione stessa, con Richard Harris che relazionato sulla sua immersione a idrogeno a quasi 300 metri di profondità.
Nel mezzo, sono stati trattati i pericoli dell’immersione in CC, la protezione termica, la misurazione della CO2 nel loop, le procedure di sicurezza, lo human factor, l’uso dei reb nella pratica militare, archeologica e scientifica.
Ancora, non sono mancati interventi sul tema della decompressione, dei sistemi di bail out, delle nuove attrezzature e del monitoraggio dei parametri vitali in immersione.
Rebreather Forum 4: Un successo di conoscenza, esperienze e divertimento per la “Rebreather Nation”
Tra passato, presente e futuro, lo scenario che si è presentato ai circa trecento partecipanti è quello di una tecnica di immersione dalle enormi potenzialità, ma che ha ancora insita nella propria complessità dei rischi e dei pericoli che possono, però, essere contenuti e gestiti. Per quanto la tecnologia in questo settore stia cercando di proporre soluzioni, si è però concluso che l’elemento chiave nell’aumentare la sicurezza resta il fattore umano.
La preparazione tecnica e culturale, la disciplina nell’apprendimento e nel rispetto dei protocolli, l’uso delle check list, delle pianificazioni e di molto buon senso, sono stati temi ricorrenti nelle diverse conferenze.
L’esperienza del RF4 si è rivelata sicuramente di successo.
Tecnicamente, perchè attraverso la Consensus Conference la comunità del CC ha potuto mettere nero su bianco criticità, aspettative, istanze per il futuro.
Individualmente, perchè l’evento è stato per i partecipanti un’occasione di riflessione, arricchimento culturale, condivisione di esperienze e, non meno importante, di grande divertimento.
Tanto che, tra gli addetti ai lavori, già si inizia a pensare a un ancor più strepitoso Rebreather Forum 5!
Photo credits: RF4 / Jason Brown – bardophotographic.com
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