Project YOKO BVI Art Reef: alle British Virgin Islands nasce l’unico sito diving al mondo a vocazione artistica per la tutela e prolificazione della fauna marina
Al largo di Virgin Gorda, il relitto della Zodiak Queen trasformato in punto d’incontro tra avventure subacquee, arte e salvaguardia dell’ecosistema.
The British Virgin Islands Tourist Board (BVITB) è lieto di annunciare la nascita dell’originale Project YOKO B.V.I. Art Reef, un’iniziativa che ha trasformato il relitto della Kodiak Queen, una delle cinque imbarcazioni da guerra scampate all’attacco di Pearl Harbor, in una barriera artificiale e installazione d’arte sommersa, dove flora e fauna marine a rischio possono proliferare. Un progetto unico nel suo genere che riunisce la tutela dell’ecosistema marino delle BVI, incredibili esperienze di wreck diving e nuove forme di espressione artistica in un unico sito diving al largo dell’isola di Virgin Gorda.
L’arcipelago delle Isole Vergini Britanniche, uno dei paradisi terrestri più rinomati al mondo, è particolarmente apprezzato dai sub, che qui possono andare alla scoperta dei numerosi segreti celati sotto la superficie delle sue acque cristalline. Misteriose grotte marine, coloratissime barriere coralline e antichi relitti affondati, tra cui meritano una menzione il relitto del Rhone, oggi Parco Marittimo Nazionale delle BVI e le tre navi che formano il celebre “Vicolo dei Relitti”, sono protagonisti indiscussi dell’acquario a cielo aperto offerto dalle Isole Vergini Britanniche a tutti i visitatori.
A queste bellezze storiche e naturali va ora ad aggiungersi l’imponente Kodiak Queen (nave cargo che trasportava combustibile, nota in guerra come YO-44), trasformata in simbolo vivente di rinascita e rigenerazione grazie a Project YOKO B.V.I. Art Reef, istituito allo scopo di difendere l’ecosistema marino delle BVI e, allo stesso tempo, onorare i caduti della seconda guerra mondiale.
Il progetto è nato come una sorta di scommessa: vedere se una nave da guerra fosse in grado di riuscire a mettere in moto un network globale di ricercatori, filantropi e artisti, uniti da un obiettivo comune. Scommessa che è stata decisamente vinta: si sono mobilitati infatti imprenditori di spicco, ingegneri, artisti, scienziati e filantropi, tra cui il fondatore del Gruppo Virgin, Sir Richard Branson, insieme alle associazioni no-profit Unite BVI Foundation e Beneath the Waves, il network di imprenditori Maverick 1000 e gli artisti e innovatori di Secret Samurai Productions.
Scampata a Pearl Harbor, la Kodiak Queen venne disarmata e riconvertita in nave da pesca. Dopo decenni d’oblio, nel 2012 venne riscoperta in un deposito rottami a Road Town (la capitale delle BVI, sull’isola di Tortola) dallo storico Mike Cochran, che creò un sito web per salvarla dalla rottamazione. Fu così che il fotografo Owen Buggy, amico di Sir Richard Branson, venne a conoscenza dell’imbarcazione e propose al patron della Virgin di ridarle nuova vita.
Così, grazie a un progetto che ha visto unire le forze di partner molto diversi tra loro, la Kodiak Queen è stata calata lo scorso 11 aprile al largo delle coste di Virgin Gorda, andando a creare un sito diving brulicante di vita marina, nonchè una vera e propria gigantesca installazione d’arte sottomarina: la nave è infatti stretta dalla morsa letale di un imponente Kraken in armatura metallica, i cui tentacoli si estendono fino a 25 metri di lunghezza. Questa straordinaria opera scultorea è stata pensata per recuperare e preservare l’ecosistema marino a rischio, sensibilizzando il grande pubblico su questa delicata tematica ed educando i più piccoli alla conservazione dell’oceano, grazie a un programma formativo ad hoc.
Project YOKO BVI Art Reef avrà quindi un impatto positivo sull’ecosistema marino delle Isole Vergini Britanniche, grazie all’approccio innovativo di ricerca di soluzioni sostenibili per le sfide ecologiche della nostra epoca e, allo stesso tempo, incentiverà il turismo diving dell’arcipelago, offrendo un’esperienza sottomarina memorabile agli appassionati di immersioni.
Sir Richard Branson, tra i principali promotori dell’iniziativa, ha dichiarato: “Questo progetto è un’opportunità unica ed emozionante per catturare l’attenzione del pubblico e indirizzarla su questioni fondamentali come l’importanza della salvaguardia degli oceani e delle barriere coralline, la lotta ai cambiamenti climatici e il recupero di specie marine a rischio. È un’incredibile occasione di creare uno dei siti diving più significativi al mondo”.
Potete seguire gli sviluppi del Progetto BVI Art Reef sulla pagina Facebook dedicata. Imperdibili i filmati subacquei realizzati dal regista inglese Rob Sorrenti (sezione Video).
Per ulteriori informazioni sulle BVI e la sua offerta diving, visitate il sito www.bvitourism.it