“Soffro di parziale perdita dell’udito e acufene in entrambe le orecchie, molto probabiImente una condizione ereditaria. Vorrei provare a fare subacquea ma non sono sicuro di poterlo fare. Posso fare immersioni? Dovrei prima consultare uno specialista?”
Gli specialisti DAN rispondono:
“Si tratta di una questione molto discussa tra gli specialisti del campo. Alcuni esperti suggeriscono che una persona con problemi preesistenti di udito non dovrebbe immergersi. Questa opinione è basata sull’idea che i subacquei, in generale, sono a rischio di varie lesioni all’apparato uditivo.
La maggior parte di queste si può evitare, ma il rischio è pur sempre presente. Le persone che soffrono di perdita dell’udito non sono necessariamente più a rischio ma il risultato di una lesione potrebbe avere ripercussioni maggiori (ad esempio, la totale sordità). Altri esperti credono che se un potenziale subacqueo capisce pienamente e accetta i rischi, può pensare di immergersi. Il rischio connesso non è quantificabile.
Chiami la linea medica di consulenza DAN per informarsi sui tipi di lesioni che le orecchie possono subire nell’ambiente subacqueo. Parli con un istruttore subacqueo competente nel posto dove risiede che possa aiutarla e fare un’analisi obiettiva dei rischi. Infine, parli delle sue preoccupazioni con il suo medico o con uno specialista otorinolaringoiatra. Non esiti ad incoraggiare il medico a chiamare DAN per discutere la sua situazione.”
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Soffro di ipoacusia ed ho 4 acufeni (ad alta, media e bassa frequenza, non mi faccio mancare nulla!), ma nonostante questo handicap ho deciso, con il parere positivo di tre otorini di intraprendere due anni fa l’attività subacquea.
Non mi pento della scelta anzi, le gioie e gratificazioni che mi offre la subacquea compensano di gran lunga i rischi connessi.
Nel mio caso è stata rilevata una perfetta efficienza delle membrane timpaniche e delle tube.
Tutti i professionisti da me consultati (uno specializzato in subacquea) mi hanno confermato che non vi è incompatibilità assoluta tra acufeni ed attività subacquea.
Ciao Marco ho lo stesso problema ma il mix di ossigeno e azoto delle bombole e la profondità non potrebbe creare microtrombi nelle arteriole che irrorano la coclea e generare un incremento dellacufrne?