Il giorno 2 ottobre 2021, è stata posata una targa in memoria di Vittorio Biagioni, sul relitto dell’EQUA. Vittorio noto istruttore subacqueo, fondatore insieme ad altri subacquei “storici” dell’ANIS, fu il sub che riscoprì il relitto, facendolo conoscere ai tanti appassionati di storia e relitti. Fu lui ad aprire a Cadimare, in provincia di La Spezia, anche uno dei primi diving italiani, il DYRIA SUB alla fine degli anni settanta, che resta un esempio da seguire, per l’organizzazione e l’efficienza dei diving. Uomo di immensa simpatia, e grande entusiasmo, colmo di iniziative, condusse per mano tanti subacquei su quei fondali, addestrando e formando nuovi istruttori sub, facendo scoprire il mondo del silenzio a tanti giovani allievi.
Proprio prima della pandemia di Covid, Vittorio scomparve, lasciando un grande vuoto tra le figure storiche della subacquea italiana. Ricordo la promessa di Oscar, (genero di Vittorio), fuori dalla chiesa a Cadimare, dopo il funerale:
– “Dobbiamo onorare il ricordo di Vittorio, e propongo di depositare una targa in sua memoria, proprio sull’EQUA, che era il suo relitto preferito!”-
Così si è fatto. Nella primavera del 2020 si è ordinata la targa, ad un artigiano, ma il Covid ci ha poi bloccato tutti, come ben noto. E’ passato tutto questo tempo, ma alla fine ci siamo riusciti.
Contattati i ragazzi de La Tribù Diving di S. Terenzo, per questa uscita, Ilaria ed Alessandro, hanno acconsentito immediatamente con entusiasmo, ben consapevoli dell’importanza dell’evento e molto professionalmente ci hanno organizzato il tuffo, per il giorno 2/10/2021.
In Memoria di Vittorio Biagioni
Non si poteva scegliere giornata migliore, mare calmo, sole caldo, e grande visibilità sul relitto. Come molti sanno l’EQUA, è un cacciasommergibili italiano, ex traghetto nell’uso civile, affondato per collisione con l’Uj2220 la notte tra il 18 ed il 19 aprile 1944, che ora giace a circa 1,8 miglia di fronte a Riomaggiore. Purtroppo in questo luogo, la visibilità molte volte è compromessa per l’abbondante sospensione, ma se si trova una giornata come quella che abbiamo trovato noi, il relitto è fantastico.
Scendiamo sulle strutture io, che documenterò l’evento, farò Oscar e Pietro che si occuperanno della posa della targa, e Guglielmo che con una telecamera, riprenderà il tutto.
A circa -18 metri intravedo il relitto e penso che non si poteva scegliere giorno migliore. Giunti sul ponte dell’EQUA, Oscar e Pietro armeggiano con la cima per legare la targa sulle strutture della tuga, proprio di fronte al bel cannone da 76mm che ancora è presente sulla poppa.
L’emozione è tanta, e sale ancora di più, appena i due amici terminano il lavoro. Si allontanano e si danno la mano compiaciuti del risultato, immediatamente una nuvola di pesci giunge dal blu e ci propone un carosello indimenticabile: penso a Vittorio in quel momento, era forse un segno di compiacimento da lassù?
Ora tutti i subacquei che andranno su questo relitto, vedranno la targa, e potranno se lo vorranno rivolgere un pensiero a Vittorio Biagioni, amico e istruttore, che fece conoscere l’EQUA a tanti sub.
Il tempo tiranno ci permette pochi minuti ancora, un breve pinneggiata sopra al ponte e poi risaliamo. Una volt fuori dall’acqua, diciamo due parole di rito, e ci abbracciamo. Alessandro, mette in moto il gommone per il ritorno, e ….. i delfini ci compaiono poco distanti: sì, ora sono convinto, è un segno di ringraziamento da parte di Vittorio! Grazie Vittorio, torneremo al più presto ancora qui sull’EQUA, e ci ricorderemo ancora