Autore: PADI
Per stabilire come sostenere al meglio i Membri
PADI degli Stati del Golfo,
l’organizzazione PADI ha fatto contattare dallo staff di PADI America i dive
centers e i resorts presenti nella regione costiera per comprendere al meglio
cosa stanno vivendo queste persone. La loro necessità è stata espressa in
maniera forte e chiara – per favore inviateci subacquei.
“Ciò che abbiamo appreso”, dice Drew Richardson, presidente PADI e COO, “E’ che
per la maggior parte degli operatori, i siti d’immersione e le attività sono
aperti, le immersioni sono bellissime e la perdita di petrolio non li ha
colpiti. Sebbene ci sia il timore che questo avvenga. Mentre, altri operatori
sono stati davvero danneggiati”.
Mentre il petrolio ha danneggiato, solo in poche zone, quelle che sono le
condizioni subacquee locali, gli operatori subacquei in queste destinazioni
continuano ancora ad offrire bellissime immersioni, dirottando verso le spiagge
e sorgenti d’acqua dolce oltre le zone che sono state raggiunte dal petrolio.
Gli operatori PADI in Missisipi, Louisiana, Texas, Alabama e Florida, USA,
riportano che centinaia di siti sono rimasti intatti dalla perdita di petrolio,
includendo più di 700 sorgenti d’acqua dolce, reef a largo, relitti e barriere
coralline in Florida Keys.
L’organizzazione PADI si sta dedicando ai Retailers e Resorts PADI degli Stati
del Golfo e sta spargendo la voce che è possibile fare immersioni in questa
regione. I social network, compreso il gruppo PADI su Facebook con più di
100,000 amici e padi.com, che al momento attira a sé quasi 300,000 visitatori
singoli al mese, sono mezzi attivi per comunicare i messaggi. Negli ultimi
quattro giorni, più di mezzo milione di subacquei hanno visualizzato i messaggi
su entrambe i siti, i quali li incoraggiavano a sostenere gli operatori degli
Stati del Golfo. Un nuovo localizzatore dei dive shop degli stati del Golfo su
padi.com rende ancora più
semplice per i subacquei contattare gli operatori PADI della zona per ricevere
gli ultimi aggiornamenti relativi alle immersioni.
Lavorando a stretto contatto con i suoi numerosi partner commerciali, compresa
la rivista Sport Diver e la Fondazione Project AWARE, l’organizzazione PADI
continuerà a spargere la voce sulla possibilità di immergersi e continuerà a
esortare il turismo verso la zona. Tutti i Membri PADI sono spronati a sostenere
i membri della famiglia PADI degli Stati del Golfo accompagnando dei gruppi in
viaggio nella regione e incoraggiando i subacquei a visitarla.
“Non penso che le persone vedano, ancora oggi, la possibilità di entrare in
acqua come una scelta fattibile” dice Rick Sutton, proprietario del Coral Reef
Dive Shop a Slidell, Louisiana, USA, “perché pensano che il Golfo sia immerso
nel petrolio. Immergersi, invece, e’ancora una scelta fattibile. E’ pieno di
siti dove immergersi.”
“Non sono solo gli operatori subacquei,” puntualizza Richardson, “Ma anche le
barche, i ristoranti, gli hotel e tutte le altre attività che girano attorno al
business delle vacanze subacquee che sono state danneggiate. Spesso non è così
semplice, ma in questo caso è proprio così, il fatto di poter aiutare qualcuno
da un disastro, semplicemente andandoci in vacanza.”
Per venire a conoscenza su ulteriori metodi di assistenza, visita il sito web di
Project AWARE:
http://www.projectaware.org/
PADI – The Way the
World Learns to Dive®
È assolutamente vietata la riproduzione, anche
parziale, del testo presente in questo articolo senza il consenso
dell’autore.