Ci sono tuffi .. e tuffi …. all’interno di uno stesso gruppo, e mentre il nostro amico della Divisione Sardegna Alberto Fadda si trovava in perlustrazione tra secche e gorgonie con temperature dell’acqua tra 16 e 20 gradi per noi ,la situazione era nettamente diversa.
Difatti, se la coreografia esterna voleva emulare un qualsiasi scenario tra Norvegia e Islanda, (le due canoe sulla riva potrebbero ingannare) le condizioni meteo-lacustri, non erano sicuramente da meno. Ma non eravamo così distanti dalle nostre latitudini: Lago Moesola Passo Bernardino, Canton Grigioni in Svizzera, quota 2066 m; unico punto in comune con Alberto : il sole.
Ci siamo ritornati anche quest’anno (vedi Scubaportal 28 ottobre 2019 “Angeli e presenze“) stavolta, con l’intento mio e di Ivan Rolli, di recuperare un pochino di quella spazzatura che vedemmo lo scorso settembre durante la navigazione subacquea. Niente di esagerato comunque, ma navigare tra le acque pulitissime del laghetto e vedere ogni tanto la solita bottiglietta o bicchierino di plastica affiorare tra le alghe, ci dava ..fastidio ..non ci andava giù.
E così, dopo aver interpellato non ultimo il Responsabile Pesca Sig. Marco Boldini per l’autorizzazione finale, siamo riusciti a centrare oramai l’unica finestra spazio-meteo-temporale per poter accedere al lago . Con la Enterprise, a velocità sub sonica, arrivavamo in quota al mattino presto , con la sorpresa di vedere tutte le montagne innevate davanti a noi, ed anche ….sulle sponde del lago . Wow !!!! Vento freddo e temperatura prossima allo 0, ….ma ambiente magico e spettacolare . Un po’ prestino per l’immersione sotto ai ghiacci …nooo ???
Certamente la nostra presenza ha destato molta curiosità tra i turisti di passaggio, da alcuni motociclisti afficionados dei passi alpini , ad un gruppetto di ragazzi zurighesi, allo stesso conducente del mitico Bus-Postale svizzero che fermandosi col finestrino aperto, ci apostrofava in lingua semi tedesca : “ …Bravi ragazzi, jaa… anche io avere figlio che scende qui due volte anno . JAAA !!!! “
Carichi di entusiasmo come sempre, abbiamo preparato gli scooter e…pinne in acqua pronti via !! Quasi da subito abbiamo cominciato a raccogliere qualche cartaccia e plasticume vario cominciando a riempire il retino legato in vita, ed al 25 ° minuto però le estremità delle dita dentro al guanto stagno, cominciavano già a lamentarsi dei 4 ° C dell’acqua…..Azzzzzz…..freddooooo !!! Con il riferimento del sole , abbiamo navigato verso sud raggiungendo pure la profondità massima di 14 m tra alcune rocce . Una buona visibilità a patto di non toccare assolutamente il fondo, ci ha riportati al rientro sulla sponda opposta: il carico di pattumiera veniva incrementato con un grande pezzo di bandiera rosso-crociata tutta stracciata proveniente dal pennone presente sull’isolotto.
Non ci siamo fatti mancare nulla, ed al 60° minuto, anche un copertone di auto, che siamo riusciti a fissare ai D-ring del gav con moschettone e cimetta: il carico ora era al completo . Ci ha allietato l’ultimo tratto di navigazione, la visione di due belle trote da circa 40 cm , semi addormentate ed infastidite dal nostro passaggio.
All’uscita dall’acqua, come astronauti siamo ritornati tra i turisti: uomini-rana, con scooter e …spazzatura varia al seguito, qui non se ne vedono spesso ah ah ah !!!!!
Dopo l’ottimo the aromatico e molto “semi alcolico” di Ivan, abbiamo concluso la speciale mattinata riscaldandoci all’interno del ristorante-ospizio, in compagnia del simpaticissimo gestore, guarda caso anche lui ex subacqueo di acque fredde, e pronto ad accompagnarci la prossima volta , per scoprire finalmente , cosa ci sia la sotto .