Un triste incidente al relitto della Haven al largo di Arenzano
Un subacqueo esperto, Giovanni Sclavi di 43 anni proveniente da Stradella (PV), ha perso la vita durante un’immersione al relitto della petroliera Haven, al largo di Arenzano. L’incidente, avvenuto poco prima di mezzogiorno di domenica 3 dicembre, ha scosso la comunità subacquea.
La dinamica dell’evento
Mentre il gruppo stava risalendo dopo l’immersione, Giovanni Sclavi ha improvvisamente segnalato di stare male. Nonostante l’immediata assistenza da parte della guida, purtroppo per lui non c’è stato nulla da fare. Le autorità hanno avviato indagini approfondite per comprendere la causa del decesso, con l’ipotesi prevalente di un malore durante la risalita.
La storia del relitto della Haven
Il relitto della petroliera Haven, affondata nel 1991, rappresenta uno dei relitti più interessanti sul territorio italiano. La sua esplorazione attrae centinaia di sommozzatori ogni anno.
Innanzitutto, la Haven è il relitto più grande visitabile da subacquei del Mediterraneo, con una lunghezza di oltre 330 metri e una profondità media di circa 40 metri e massima di circa 80 metri. Questo la rende un’immersione impegnativa anche per subacquei esperti, ma anche una grande opportunità di esplorare un ambiente unico.
Il relitto si trova in buone condizioni di conservazione, con la struttura ancora intatta e molti elementi originali ancora presenti, come le attrezzature di bordo e i serbatoi di petrolio.
Un saluto a Giovanni Sclavi
La morte di Giovanni Sclavi ha gettato un’ombra di tristezza sulla comunità subacquea. La sua passione per il mare e l’avventura rimarrà un ricordo indelebile per coloro che lo hanno conosciuto. In questo momento difficile, i nostri pensieri vanno alla sua famiglia e agli amici, che devono affrontare la perdita di un membro amato.
Indagini in corso
Le indagini sono in corso per determinare la dinamica esatta dell’incidente e le cause del decesso di Giovanni Sclavi. La Guardia Costiera ha sequestrato l’attrezzatura usata durante l’immersione, e sono in corso ulteriori accertamenti per escludere o confermare eventuali responsabilità o problemi tecnici.
Foto di copertina: gruppe W.S.E