Il loro colore, è il giallo, ma quel particolare giallo limone anche un po’ “fluo” , che oggigiorno fa anche tendenza : sono gli angeli della Protezione Civile.
Ultimamente li abbiamo visti in molte occasioni nostro malgrado, nelle recenti e tragiche vicende del sisma in centro Italia, o nelle ultime calamità naturali quali inondazioni o valanghe : tante piccole formichine gialle riprese dall’alto da qualche drone , indaffarate a prestare il loro preziosissimo ed unico aiuto .
Quest’anno, ho potuto incontrarli un paio di volte . La prima , in febbraio al lago del Mortirolo in Valle Camonica nel Bresciano, a quota 1800 mt intenti ad allestire un campo per una immersione in altitudine ma soprattutto sotto al ghiaccio. Mentre la seconda volta che ho “.. incrociato le loro bolle ” , è stato in una bellissima esperienza al Lago Monticelli, meta estiva oramai fissa, sotto al ghiacciaio del Presena, a quota 2580 mt.
Sono i ragazzi .. e non… perché di capelli grigi se ne vedono molti, del Nucleo Sommozzatori di Protezione Civile della Provincia di Cremona che in queste occasioni hanno dato luogo ad una prova esercitativa interna coinvolgendo due Associazioni Subacquee FIPSAS di Crema e di Cremona .
Loro, si autotassano pure, chiedono piaceri, favori ad amici, però, non si fermano mai !! Si… perchè i bilanci sono sempre risicati e le manutenzioni alle attrezzature ed apparecchiature subacquee , che vanno sempre tenute in perfetta efficienza per garantire sicurezza a se stessi ed agli altri, sono costose ed indispensabili.
Sono sempre all’opera sui canali e fiumi della zona per la manutenzione delle sponde e per gestire la sicurezza dei volontari di altri gruppi che operano in prossimità dei corsi d’acqua ,compresa la pulizia dagli alberi o sovente, alla ricerca di persone disperse . Costantemente e comunque tecnicamente pronti ad intervenire : lo spirito, la passione e la tenacia non li abbandona mai.
Qui in montagna, si è rafforzata la voglia di stare assieme e la sfida di preparare tutto, come sono abituati a fare. La logistica è stata impegnativa sotto tutti gli aspetti .Al Mortirolo, la mancanza di neve necessaria a ricoprire la strada di accesso al rifugio, ha comportato un doppio transfert con jepp fuoristrada e motoslitta, per tutti i partecipanti, le bombole e tutto il resto del materiale necessario ad effettuare in sicurezza il campo di immersione comprendente le due motoseghe , cassoni con varie decine di metri di cima, moschettoni vari, chiodi da ghiaccio, teli ; e questo sia all’andata che al ritorno !!! Una sfacchinata immane !
La giornata splendente di sole del sabato è stata adoperata tutta per allestire il campo sopra la superficie del lago, con oltre 50 cm di spessore di ghiaccio !!!!
Questo ha comportato un rallentamento nelle operazioni, sommando che ogni cubo di ghiaccio che si estraeva con taglio, chiodi e cima, sarebbe stata una sudata unica da parte di tutti !!! Senza mai dimenticare i dispositivi di sicurezza personale da adottare in questo tipo di operazioni, sono stati fortemente impegnati il buon Mimmo alla motosega con stivaloni e muta, alternandosi con il grande capo Angelo Roth e con Valentino, mentre tutti gli altri, ………..attorno a spalare e sistemare.
Sono state aperte tre buche misura circa due metri per due disposte a triangolo e distanti una dall’altra circa 25 metri, mantenendo i cubi a semicerchio attorno alle aperture e delimitando l’area dei lavori con nastro segnaletico per protezione .
Solo al tramonto Ivan effettuando il primo scouting, portava la sagola guida da buca a buca , prontamente vincolata all’esterno con chiodi e moschettoni, creando così un percorso subacqueo sicuro per il giorno dopo .
Stanchi , sudati , bagnati …..ma soddisfatti ed estremamente felici di aver preparato tutto in tempo all’insegna della sicurezza, ci siamo buttati su polenta e pizzoccheri, annaffiati da vino e liquori distillati dall’amico Paolo e Mary gestori dello splendido rifugio. Difficile andare a dormire, ascoltando le varie avventure subacquee dei commensali ; dopo la fatica spesa, ecco la bella condivisione e l’unione con gli amici.
Una domenica mattina inondata di sole ci aspettava. L’eccitazione e la voglia di immergerci era palpabile, soprattutto da qualche amico che sotto al ghiaccio non era mai stato: gli erogatori , vibravano da soli, ma non per il freddo !!!!
Tolti i 3 cm di ghiaccio notturno dalle buche, sono iniziate le immersioni in coppia, vincolate alla cima guida con moschettone e cimetta galleggiante da 3 mt : semplicemente spettacolare !!!
In assoluta tranquillità e sicurezza, abbiamo potuto compiere il giro delle tre buche, con il naso all’insù ad una spanna dal ghiaccio. Fuori, i nostri giallissimi angeli custodi, due per ogni buca, regolarizzavano e controllavano il traffico subacqueo, aiutando ad entrare e uscire dal foro di partenza .
Sensazioni uniche !!! Un quarto d’ora in relax, osservando le varie tonalità del ghiaccio; nello spessore vedere le varie forme delle spaccature date dalla dilatazione notturna; giocare con l’aria della nostra respirazione, appiccicata sotto alla superficie ghiacciata. Soprattutto molto affascinate l’uscita dal fondo nella buca aperta, con il taglio rettilineo del ghiaccio e le persone fuori perfettamente visibili .
Alla fine, richiuso le buche con i medesimi cubotti di ghiaccio, abbiamo lasciato tutto come trovato .
Insomma,……due giornate, spese per stare sott’acqua quindici minuti ? Oppure come al tuffo del Presena , movimentare l’attrezzatura anche con tratti da fare a piedi carichi di zavorra e bombole per godersi le sponde del laghetto a 5 gradi per cinquanta minuti ?
Nooo … non è solo questo .E’ la grande la passione per quello che fai, la voglia di stare assieme agli altri a lavorare e sudare, e poi sederti attorno ad un tavolo, a ridere e scherzare con i tuoi amici; la serietà di fare parte di un gruppo tecnico, al quale dai molto …ma quel “molto”, ti viene ridato indietro con tante soddisfazioni.
Altre foto