Domenica 3 marzo, Moregallo, lago di Como. La sub ha avuto un problema durante la fase di risalita, si trovava a una profondità di circa 45 metri quando si è sentita male.
Si è inabissata arrivando fino a 70 metri di profondità ma è riuscita a risalire. Le manovre effettuate le hanno permesso di raggiungere la riva, ma non sono state sufficienti a salvarle la vita.
L’emergenza e i soccorsi
L’incidente è stato immediatamente segnalato quando il corpo della subacquea è stato avvistato galleggiare in prossimità della riva. Le persone presenti hanno prontamente lanciato l’allarme, attirando l’attenzione dei soccorsi. L’elisoccorso è stato rapidamente dispiegato e la donna è stata trasportata d’urgenza all’ospedale Manzoni di Lecco in codice rosso.
Il tentativo di rianimazione in ospedale
Nonostante gli sforzi tempestivi del personale medico, le condizioni della subacquea sono apparse gravi fin dall’inizio, con sospetti di embolia polmonare. Nonostante tutti gli sforzi, purtroppo la donna è deceduta nel pomeriggio, lasciando dietro di sé una comunità sconvolta e domande senza risposta.
La zona del Moregallo
La tragedia di ieri si aggiunge a una serie di incidenti avvenuti nella zona del Moregallo negli ultimi mesi. Con le sue profondità e la sua bellezza incontaminata, il Moregallo attira numerosi appassionati di subacquea, ma purtroppo ha anche visto la fine prematura di diversi subacquei.
Purtroppo 4 subacquei sono venuti a mancare negli ultimi 5 mesi.
Le cause
Al momento sono in corso le indagini e si possono solo fare speculazioni.
Le cause esatte di questi incidenti rimangono oggetto di indagine. Le ipotesi spaziano dall’embolia polmonare a problemi durante la risalita, ma finché non verranno condotte indagini approfondite, resterà una certa incertezza sulla sequenza degli eventi che hanno portato a queste tragedie.
Elvira Mangini
Originaria di Milano, aveva dedicato parte della sua vita alla passione per l’immersione. Veterinaria in pensione, nel suo curriculum si legge: “Appassionata di subacquea, in possesso di brevetti tecnici avanzati con utilizzo di miscele, nel tempo libero mi dedico a immersioni tecniche con utilizzo di apparecchi di respirazione a circuito chiuso”. Elvira era anche Istruttore Federale subacqueo.
Un saluto dalla comunità subacquea, ci uniamo al dolore di parenti e amici.