Questo elemento importantissimo dell’attrezzatura è quello che vi consente di vedere durante l’immersione. Non sottovalutatene quindi la scelta, ma provatene molte, fino a trovare quella che più si addice alla forma del vostro viso e che vi soddisfa maggiormente in termini di visibilità.
Esse possono essere fatte di silicone o di gomma.
Le prime sono quelle che aderiscono al viso in modo più preciso e garantiscono una migliore tenuta all’acqua, oltre che una maggiore trasparenza alla luce e quindi una migliore visibilità; le seconde sono generalmente più economiche, ma meno efficienti da un punto di vista di tenuta all’acqua.
Il vetro dev’essere temperato, in modo da garantire la massima sicurezza in caso di rottura.
Quando scegliete la vostra maschera, dovete innanzitutto tenere presente la taglia, che viene espressa con i termini inglesi narrow, standard and wide (analoghi ai tradizionali S,M,L). Scegliete quindi innanzitutto la taglia, a seconda della dimensione del vostro viso.
Un’altra caratteristica da tenere presente è il volume d’aria che essa contiene, che può essere nuovamente piccolo, medio o grande. Vediamone vantaggi e svantaggi.
Volume piccolo: maschera di dimensioni contenute, leggera, facile da svuotare nel caso si riempia d’acqua.
Volume grande: sott’acqua danno una maggiore visibilità in termini di profondità di campo. Molte hanno anche vetri laterali e nella parte inferiore per ampliare ulteriormente il campo visivo.
Generalmente per visi piccoli si consigliano anche volumi piccoli, e per visi grandi, magari anche con un naso importante, si consigliano volumi medio-grandi con le lenti separate tra di esse, che lasciano più spazio per il naso.
E ora veniamo ai consigli pratici per la scelta della maschera: non stufatevi mai di provarle! Provatene tante, facendole aderire al vostro viso e schiacciando leggermente con le mani in modo da formare un piccolo vuoto d’aria, e senza utilizzare la cinghia per fissarle ala testa. A questo punto, togliete le mani, e lasciate che l’unica cosa che mantiene la maschera in tale posizione sia il vuoto d’aria formatosi tra viso e maschera. Se la maschera è adatta al vostro viso, dovrebbe restare in tale posizione per alcuni secondi, e poi cascare. Fate tante prove finché trovate quella giusta per voi, che aderisce al vostro viso più a lungo delle altre.
Di solito è una buona idea in questi casi farsi seguire da un commesso paziente… 😉 Questo vale per la maschera più che per ogni altra componente dell’attrezzatura.
Se necessitate di lenti correttive, potete far montare sulla vostra maschera le lenti dal vostro ottico. Attenzione però a prendere una maschera che non sia un “monoblocco”, nel qual caso non sarebbe possibile effettuare una sostituzione delle lenti.
Per coloro che odiano svuotare la maschera sott’acqua, esistono anche dei modelli provvisti di valvola di svuotamento: semplicemente espirando dal naso si riesce senza difficoltà ad effettuare un completo svuotamento.
Una chicca per i fotografi:
se scegliete maschere con silicone nero, esso vi faciliterà eliminando riflessi e giochi di luce indesiderati provenienti dai lati, e permettendovi di concentrarvi esclusivamente su ciò che volete fotografare.
Manutenzione: dopo l’uso risciacquate abbondantemente la maschera con acqua dolce, e quando è asciutta, riponetela nella sua scatola in modo che non si graffi.
Uso e preparazione:
Su quasi tutti i modelli di maschere, eccetto quelli (rari) anti-fog, la ditta costruttrice mette un filo di silicone sul vetro, che ne causa l’appannamento, esistono vari modi per evitare questo, uno semplicissimo: mettete del dentifricio sopra al vetro e lasciatelo per una notte, poi ovviamente risciacquate.
Lo snorkel (o respiratore a tubo) è obbligatorio nelle immersioni, e serve per risparmiare l’aria delle bombole mentre si nuota in superficie per raggiungere il punto di immersione o per raggiungere la barca o la riva al rientro da un’immersione. Esso è composto da diverse parti d gomma siliconate insieme. Il tubo è la parte principale: più largo è, più è facile respirare, ma attenzione, perché più difficile è lo svuotamento. Quanto alla lunghezza, più è lungo, minore è la probabilità che entri dell’acqua, ma minore è anche il ricambio d’aria, e quindi maggiore è la percentuale di anidride carbonica. Una caratteristica interessante per la subacquea in particolare è la flessibilità del tubo (corrugato) nella parte vicina alla bocca
Il tubo flessibile facilita il cambio snorkel-erogatore all’inizio e alla fine dell’immersione, dal momento che assume facilmente la nuova posizione e non si impiglia nei vari tubi dell’attrezzatura. La parte a contatto con la bocca deve adattarsi al meglio, in modo da essere il più confortevole possibile anche per un uso prolungato. Il serbatoio, ove presente, serve per contenere l’acqua residua: esso è utile se accompagnato dalla valvola di drenaggio, il cui compito è quello di smaltire l’acqua contenuta nel serbatoio. L’unico svantaggio di questo sistema è la maggiore difficoltà di svuotamento dello snorkel in caso di riempimento totale dello stesso: parte dell’aria espirata dai polmoni “si perderà” nella valvola di svuotamento. La parte a contatto con la bocca deve adattarsi ad essa il più possibile. Per facilitare tale adattamento, alcuni modelli prevedono uno scorrimento di tale parte sul tubo, altri ne permettono anche la rotazione. Attenzione a possibili infiltrazioni d’acqua in questi casi. Ricordatevi infine che anche lo snorkel può essere uno strumento di sicurezza il finale o addirittura l’intero tubo di colore fluorescente facilitano l’avvistamento in acqua.
La maschera facciale che integra l’erogatore e copre tutta la faccia viene utilizzata in circostanze particolari. Permette di avere il visto sempre asciutto e questo è importante alle basse temperature dove è necessaria una grande protezione termica.
Questo sistema permette di collegare sistemi di comunicazione vocale per parlare sia con la superficie che con il compagno, ideale quindi per ricerche, documentari e in tutti i casi in cui sia necessario poter parlare. Naturalmente a fronte di qualche vantaggio ci sono altrettanti contro, a cominciare dai costi, decisamente superiori a quelli delle maschere tradizionali. Bisogna anche tenere presente che è sempre meglio portare con sè una maschera normale e un erogatore di emergenza, da utilizzare nel caso di malfunzionamenti del facciale.