Autore: Erika Conti
L’Oriente: una terra di sogno, che da sempre attira i viaggiatori con i suoi colori, i profumi misteriosi, la sua cultura così diversa e la natura selvaggia. Sotto il suggestivo nome di Mari d’Oriente abbiamo selezionato e riunito per voi tante destinazioni che in comune hanno proprio questo: colori e fascino sia sopra che sott’acqua, un fascino che va scoperto di persona, assaporato e gustato fino in fondo. Questa è la prima puntata di un viaggio verso est, verso l’Oriente, i suoi sogni, il suo mare.
Bali la splendida
E’ indescrivibile l’emozione che si porta con sé da un viaggio a Bali. Per una volta, nel raccontare un viaggio vogliamo cominciare dalla fine: sull’intercontinentale che ci riporta verso l’Italia e verso una vita ben nota, chiudiamo gli occhi e subito un arcobaleno di colori ci balza alla mente.
Il primo è il verde: verde di erba e di risaie, terrazze color smeraldo punteggiate di qualche macchiolina di colore: sono i contadini, che solo per un momento distolgono lo sguardo dal loro lavoro per veder passare la jeep dei viaggiatori.
Dopo il verde, l’azzurro: il cielo di Bali, a volte terso come uno specchio, in alcuni momenti si fa più cupo, come se volesse rispondere al richiamo del vulcano che sorveglia l’isola.
Come uno squarcio appare l’oro, misto al viola, al rosso, al giallo dei colori delle vesti dei danzatori che tante volte hanno allietato le nostre serate. Insieme, arrivano il tintinnare di mille campanelli, il suono sottile degli strumenti che crea una magia impossibile da descrivere, e torna anche l’odore di Bali, un odore antico e persistente, fatto di incensi votivi, di polvere e di strada, di frutti esotici e di legno di sandalo.
Ma un colore, sopra gli altri, nella nostra immaginazione prende il sopravvento: il blu, blu come il mare. Il nord, Menjangan con il suo parco marino e le spettacolari pareti, le spugne e le gorgonie multicolori che vi si aggrappano, mentre i pesci danzano tutt’attorno e una tartaruga nuota silenziosa, seguendo il suo tragitto misterioso in cerca di cibo. Questo è il regno dei coralli, se ne vedono di ogni specie: coralli duri e molli, colonie di corallo nero e le immancabili gorgonie. Pesci di tutti i tipi, tartarughe e persino squali sono lì, pronti a darvi il benvenuto.
Ci sono siti come Temple Point, localizzato nella punta settentrionale dell’isola di Menjangan, dove si possono vedere nudibranchi e pesci coccodrillo, oppure Garden Eel: un fondale sabbioso poco profondo con enormi gorgonie, spugne a barile, coralli, pesci angelo, pesci leone, scorpione, anemoni, seppie, frog fish, mandarin fish, pesci napoleone e branchi di pelagici. Coral Garden, situato a nord, è invece una parete che scende fino a 40 metri, caratterizzata da gorgonie, coralli molli e spugne, buon posto per avvistare squali da reef a pinna nera.
Gli amanti della macrofotografia rimarranno affascinati dalla varietà di vita marina di Secret Bay o Puri Jati. Su un tappeto di sabbia, nell’acqua bassa si trova un universo tutto da scoprire: nudibranchi colorati, piccoli polipi, frogfish, pesci scorpione e cavallucci marini di diverse specie.
Tulamben si trova sulla costa est, con le lunghe spiagge di sabbia vulcanica punteggiate di palme e la presenza imponente del monte Agung. Sott’acqua, una miriade di piccole creature, cavallucci, pipefish, frogfish, il contrasto fra la sabbia scura e i colori a rendere il tutto ancora più magico. Gli amanti dei relitti saranno conquistati dal Liberty, un colosso di 120 metri affondato durante la Seconda Guerra Mondiale e oggi diventato proprietà del mare che lo ha ricoperto di coralli. Assolutamente imperdibile per gli amanti del video e della fotografia, il Liberty è anche un’immersione facile e che si può effettuare persino dalla spiaggia, per vedere ogni specie di pesci e coralli. Il relitto è ricoperto di corali molli, spugne, gorgonie e bivalvi, mentre una grande quantità di pesci lo ha eletto come sua dimora. Per citarne solo alcuni: tonni, pesci imperatore, pesci napoleone, pesci pappagallo e pesci balestra, pesci angelo, stingrays, pesci farfalla e tanti altri, oltre ad una scuola di jackfishes stanziale.
Ma il Liberty non è l’unica attrattiva della zona: Tulamben presenta una varietà di siti dalle caratteristiche più diverse; dai promontori sommersi ricoperti di spugne e gorgonie ai banchi di sabbia dove si possono incontrare una quantità di piccole creature: cavallucci, nudibranchi e piccoli polpi, fra i quali anche il raro mimic, mentre Amed è un posto speciale per vedere le gorgonie. Si tratta di un piano in lieve pendenza, dove si trova una enorme concentrazione di esemplari splendidi: gorgonie di tutte le dimensioni si intrecciano a formare strani arabeschi, in un tripudio di colori.
Ed infine, le spiagge candide di Nusa Lembongan, la sua sabbia fine, pace e tranquillità di giornate trascorse fra bagni di sole e tuffi nelle acque cristalline, alla ricerca del pesce luna o Mola Mola, come qui viene chiamato, un pesce straordinario le cui dimensioni possono raggiungere anche i 4 metri. La sua scoperta risale a 17 anni fa, e da allora il comportamento dei pesci luna è stato oggetto di studio, tanto da riuscire a prevedere quando saranno in zona. Oltre ai Mola Mola, c’è un altro protagonista di queste acque: le mante, che si possono vedere tutto l’anno nelle acque intorno a Nusa Penida, poco distante da Nusa Lembongan.
Mentre ci addormentiamo, cullati dai ricordi, di una cosa siamo coscienti: di aver vissuto emozioni che non potremo mai dimenticare.
Sipadan, l’acquario degli Dei
Una cosa si può pensare, mentre con le bombole e la maschera ci si lascia trasportare nel blu delle acque di Sipadan: che questa minuscola isoletta, questa punta di spillo in mezzo al mare non fosse destinata agli uomini, ma agli dei. E’ difficile pensare, guardando tanta bellezza, di non essere intrusi in un giardino sommerso di qualche misterioso principe del mare.
Il mare e le spiagge bianche di Sipadan celano paesaggi incontaminati, incredibili per varietà e biodiversità: discese e pareti vertiginose, che sprofondano in verticale nel blu, formando insenature e grotte. Sipadan è infatti una montagna, un vulcano estinto che emerge dal mare. Nessun altro luogo può offrire una così vasta biodiversità marina, con la possibilità di vedere tante specie diverse nel corso di un’unica immersione, tanto che una leggenda racconta che la vita stessa sia cominciata proprio nel mare di Sipadan. I colori del reef sono abbaglianti e le acque sono popolate di coralli, pesci di passaggio, grandi pelagici e tartarughe, che nuotano placide nel loro universo azzurro e silenzioso.
Ci si ritrova ammirati e stupiti, a guardare i branchi di carangidi, talmente fitti da oscurare la luce, oppure a provare brividi sulla pelle per il passaggio degli squali martello. Un vero tempio di Poseidone, la cui bellezza stupisce e incute rispetto, che pullula di vita, di cui è la culla, la casa e la tomba. Fra i misteri di Sipadan ci sono le grotte divenute cimiteri per le tartarughe, luoghi di straordinario interesse che inducono alla riflessione.
Barracuda Point è l’immersione più famosa di Sipadan, una parete che sprofonda nel blu dove già a 15 metri è possibile incontrare branchi di barracuda, carangidi, squali di barriera, pesci napoleone, pesci palla e pesci balestra. Più in profondità si possono fare incontri con i predatori: squali grigi, squali leopardo, tonni, e se si è particolarmente fortunati, squali martello e squali volpe. Una emozione grandissima, che non si dimentica. La sensazione di essere nel regno di qualche dio misterioso si fa più forte in quanto l’isola di Sipadan è da tempo chiusa al turismo, e vi si accede pernottando a Mabul o in una delle isole vicine.
Se a Sipadan si va per vedere carangidi e squali, molto diverse sono le immersioni che si possono fare attorno a Mabul e Kapalai, che pure distano pochissimo. La loro diversa origine determina anche la diversità del fondale, che è basso e sabbioso. Le acque attorno a Mabul e Kapalai sono il regno delle “muck dives”, le immersioni alla ricerca delle più piccole e strane forme di vita. Anguille, pesci coccodrillo, ghost pipefish, pesci pappagallo, piccoli gamberetti e molte altre piccole creature attirano e catturano lo sguardo. Eel Garden, che si trova ad est di Mabul, deve il suo nome alla colonia di anguille che popola il suo fondale. Le anguille sporgono con la testa da sotto la sabbia, creando l’illusione di un fantastico prato mosso dal vento.
Kapalai non è un’isola vera e propria, ma una lingua di sabbia che emerge dal mare, dove è presente un unico resort dal quale si possono ammirare i branchi di pesce che popolano le sue acque. Le immersioni sono molto simili a quelle di Mabul: acque in genere poco profonde e ricchissime di piccole creature. Nel sito chiamato Mandarin Valley si possono ammirare i piccoli e coloratissimi mandarinfish, oltre a murene, polpi, pesci palla, pesci leone, pesci rana, falsi pesci pietra e seppie giganti.
Non c’è traffico su queste isole, la vita frenetica e il rumore delle città sono presto dimenticati per lasciare il posto al relax ed al contatto più profondo con la natura: ci siete solo voi e il mare, un mare da esplorare in ogni sua sfumatura, per non perderne le meraviglie nascoste.
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