Autore: Francesco Cecconi
Il primo paragone che mi viene da fare è quello con un’ auto sportiva estrema: sensazioni impagabili, esperienze irripetibili ma alla fine della corsa un gran mal di schiena!
E si, perché è proprio quello che proverete alla fine della vostra vacanza a Los Roques.
Los Roques è parco marino protetto del Venezuela dal 1972, ( ve ne sono altri 200 in tutta la nazione) è un arcipelago di isole stupende di cui soltanto una, Gran Roque, è abitata da indigeni e personale lavorativo reclutato a Caracas.
Gran Roque dista 40 minuti di volo da Caracas, questo volo viene effettuato da linee locali, con aerei spesso fatiscenti (tra questi anche un leggendario Dakota), che partono dall’aeroporto nazionale con regolare frequenza. Attenzione però al peso del bagaglio, oltre i 10 chili si paga 1 dollaro a chilo e se estremamente pesanti, le valige rischiano di rimanere a terra. In volo potrete ammirare la barriera corallina e tutte le isolette che compongono l’arcipelago, un panorama mozzafiato che non vi farà vedere l’ora di tuffarvi nel blu.
Una volta giunti sull’isola le prime sensazioni sono contrastanti: l’umidità tipica dei carabi si fa sentire e l’odore della laguna… pure! Ma sono dettagli, non siamo mica signorine…
La prima immagine che vi darà Los Roques sarà quella di una baraccopoli, infatti le Posade, le tipiche case dei pescatoti ora adibite ad accogliere i turisti, sono varie, colorate, un po’ sgangherate e più o meno al limite della vivibilità.
Tra queste ve ne sono alcune di categoria lusso: significa che sono dotate di acqua calda, aria condizionata (spesso fuori uso) e ventilatore da soffitto. Quelle di categoria media (la maggior parte) hanno acqua corrente solo fredda e, talvolta, ventilatore.
Per quanto riguarda la categoria standard…sono senza acqua, ma con dei barili dove lavarsi! Si avete letto bene, quindi se volete passare una vacanza decente, mano al portafoglio e prenotate una categoria almeno media.
Attualmente, confrontandomi con altri turisti e sentendo i loro racconti, le posade lusso sono la Natura Viva, la Galapagos, la Malibù, la Mediterraneo, tutte a conduzione italiana con cucina italiana e locale. Indipendentemente dalla categoria, non pensiate di essere soli in camera: formiche, cucarache, scarafaggi, zanzare, gechi e altri graziosi animali vi faranno compagnia. Poco utili baigon e affini anche se limitano il fastidio.
Vi verrà detto di portare solo infradito perché le strade sono di sabbia finissima… ma dove??? Personalmente avrei apprezzato un paio di mocassini leggeri leggeri per destreggiarmi tra pozze d’ acqua sporca, cacche di cani, spazzatura e scatarrate, passatempo prediletto dei locali.
La giornata tipo a Los Roques
La giornata tipo inizia presto, il primo volo delle 8 vi farà da sveglia ma ben prima, la luce, i pappagalli e tutti gli uccelli presenti sull’isola vi avranno dato il buon giorno. Impossibile crogiolarsi tra le lenzuola, presto i rumori dell’isola vi faranno rimpiangere i suoni tipici di una qualsiasi città occidentale.
Dopo la colazione si parte per il molo dove numerose barche portano i turisti alle isole per passare la giornata in spiaggia. Generalmente tutte le posade hanno una propria barca che viene utilizzata per trasportare i turisti sulle uniche due isole “gratis” dell’arcipelago: Madrisqui e Francisqui, entrambe molto carine rischiano però di farvi sentire un po’ a Rimini in quanto si sa, la maggior parte dei turisti “all inclusive”, non ama tirare fuori altri soldi per raggiungere isole più accattivanti. Grave errore.
Le altre isole sono da film! Se non fosse che la vostra fidanzata, pur bella che sia, non è Brooke Shield, vi sembrerà di essere sul set di Laguna blu. Il mare ha colori molteplici, meglio di quelli un po’ monocromatici delle Maldive, la temperatura dell’acqua è di 28/30 gradi, la sabbia è di corallo e per questo non scotta.Vi è un’ infinità di pezzi di corallo che giungono a riva che ha dell’incredibile mentre le conchiglie pesano chili e sono grosse come libri! Ve ne sono talmente tante che vengono usate per delimitare i sentieri, i confini, gli spazi comuni.
In piazza a Gran Roque c’è persino un albero di natale realizzato con esse.
Tornando alle escursioni…tra le isole più belle vi sono Crasqui, Sarqui, Caio de Agua, Caio Luna, tutte raggiungibili con barche a pagamento, 10/15 dollari a/r. Attenzione alle barche che scegliete, molte di queste sono vecchie e senza frangiflutti, la doccia è assicurata. Arrivare sull’isola dopo 30 minuti di barca e di secchiate di acqua salatissima in faccia non è rilassante.
Una volta giunti alle isole potrete passare la vostra giornata in compagnia della vostra cava, il contenitore frigo che le posade offrono ai loro clienti, e che contiene acqua, pepsi e ghiaccio.
Se il vostro itinerario è lontano porterete con voi anche il pranzo, diversamente una barca ve lo porterà verso le 13 direttamente sotto l’ombrellone.(questo servizio è offerto dalle Posade più “lussuose”)
Oltre che dalla cava, la vostra permanenza sull’isola sarà allietata dalla presenza di decine e decine di pellicani bellissimi e divertentissimi che si fionderanno in acqua alla ricerca di cibo per poi riprendere il volo con le loro enormi ali. Il pranzo sarà sempre ammirato, in trepidante attesa di un omaggio, dai gabbiani che sono ormai ammaestrati a raccogliere dalle vostre mani il cibo.
Nel pomeriggio il rientro è purtroppo molto presto, potrete scegliere le 15, le 16 o le 17, perderete quindi il tardo pomeriggio, il momento più bello della spiaggia.
Attenzione al sole, scottarsi è più facile di quanto sembri e la luce è assolutamente abbagliante.
Una volta rientrati dopo una “bella” doccia potrete passare dai negozietti del paese per spendere qualche Bolivares, oppure sorseggiare un aperitivo davanti al tramonto. La sera, dopo cena, c’è ben poco da fare, qualche baretto offre coctails non male e musica locale.
Le Immersioni
Per gli appassionati di immersioni Los Roques rappresenta una meta sicuramente interessante per la varietà e la quantità di pesce e di coralli. Se avete già visitato Mar Rosso e Maldive rimarrete soddisfatti ma mai a bocca aperta, infatti le immersioni sono simili a quelle maldiviane e meno “colorate” di quelle in Mar Rosso.
I diving presenti sull’isola sono 4, due dei quali testati personalmente (Acquatic Diving Center e Sesto Continente Diving Center), escludendo a priori gli altri due puramente per un fattore estetico della struttura. Il prezzo delle immersioni è di 35 dollari la singola e 65 il full day con due immersioni ed attrezzatura personale, altrimenti il prezzo sale rispettivamente a 45 e 85.
Il mio consiglio spassionato è quello di portare erogatori, pc e gav personali, in quanto lo stato delle attrezzature dei diving è veramente imbarazzante. Ho visto sub perdere aria contemporaneamente da attacco bombola, primo stadio, gav ed erogatore di riserva, terminando l’aria in 20 minuti netti!
Le bombole sono di alluminio da 15 litri con attacco INT. Solo il diving Sesto Continente offre il nitrox.
Generalmente la pressione delle bombole è 190 bar e il “sapore” dell’ aria non male, insomma nessun mal di testa nel post immersione. Se non avete manometro o pc personale abituatevi ad utilizzate i psi (200 bar = 3000 psi).
Le barche dei diving sono simili e comode, Sesto Continente per la full day ha una imbarcazione più grande dove si trova anche un po’ di ombra.
Le immersioni sono molte ma simili e la profondità non va mai oltre i 33 metri. Le correnti sono talvolta forti e si scende spesso senza corda. Le immersioni più belle da farsi in full day sono tutte quelle sulla barriera, in primis quelle sulla Boca de Cote, dove è abbastanza facile incontrare squali nutrice.
Il personale dei diving parla solo spagnolo e poco inglese ma capisce l’italiano: è impossibile conversare con loro senza cambiare almeno due lingue durante il discorso! Le notturne sono speciali ma le torce fornite non consentono di godere appieno delle immersioni.
Viste le profondità massime limitate, sono ideali tutti gli scafandri oggi in commercio con le più comuni fotocamere digitali.
Una volta in acqua le emozioni non mancano, difficile trovare zone completamente spoglie e senza pesce, i pesci pappagallo sono moltissimi e diffidenti anche se meno colorati di quelli visti alle Maldive, i coralli sono molti e colorati. Solitamente i pesci si lasciano seguire e riprendere e non scappano alla prima bolla. (vedere filmatino). Le correnti consentono di farsi trasportare comodamente al ritorno dal giro così la seconda parte della immersione diventa ancora più rilassante.
La moneta
Questo è un argomento particolare a Los Roques quindi vi consiglio di prestare molta attenzione a quanto leggerete.
La moneta ufficiale del Venezuela è il Bolivares che al cambio ufficiale è pari a: 1 dollaro = 1920 Bolivares. Non cambiate mai dollari o euro in banca.
Si avete letto bene, non cambiate mai in banca o agli sportelli ufficiali in quanto ci perdereste un sacco di soldi.
A tutti gli effetti in Venezuela vige una dittatura che impone un cambio ufficiale fisso e mondiale.
Il consiglio che vi do è quello di arrivare con i dollari americani e a Caracas cambiare al cambio nero (chiedete al taxista di farlo per voi), una parte dei dollari, magari solo 100, giusto perché siete rintronati dal viaggio. Dovreste ritrovarvi con circa 240.000 Bolivares (1 dollaro = 2400 Bolivares) e non con 192.000 come se aveste cambiato in banca.
Una parte di questi soldi vi servirà per pagare la tassa del parco di Los Roques all’arrivo sull’isola e i chili in accesso delle valige (voglio vedere se riuscite a stare dentro i 10 chili…).
In base agli accordi con il vostro tour operator potreste dover pagare il volo interno (150 dollari), ma in questo caso i dollari sono meglio accettati.
Ora il problema grosso si pone alla posada: anche nel caso in cui, per farsi belli, i proprietari vi abbiano detto che accettano le carte di credito, più succedere che alla fine della vacanza vi chiedano di saldare il conto in contanti e in dollari.
Questo succede proprio per il motivo che vi ho spiegato prima, il cambio nero. Spesso i proprietari delle posade vi cambiano i soldi in nero per farvi un favore e quindi poi, nel caso voi vogliate saldare gli extra con i bolivares che vi sono avanzati lo stesso proprietario pretenderà di essere pagato con il cambio nero, ma qualche cliente furbo non ci sta e pretende il cambio ufficiale dopo aver beneficiato del cambio nero per tutta la vacanza. Per evitare spiacevoli discussioni quindi tutti pretendono il pagamento in dollari e non via carta di credito che inspiegabilmente si sarà rotta.
Tutto sommato hanno ragione i proprietari delle posade:
es.
– Posada cambia in nero 100 dollari a cliente = 240.000 bolivares OK
– Cliente paga conto di 100 dollari in bolivares = 240.000 OK
– Cliente paga conto di 100 dollari in dollari OK
– Cliente pretende di pagare conto di 100 dollari in bolivares con cambio ufficiale o con carta di credito (quindi cambio ufficiale) = 192.000 COL CAVOLO!!!
Soluzione:
Portate con voi un bel po’ di dollari parte da cambiare al mercato nero e parte per saldare il conto.
Pagate nei negozi, nei locali e i souvenir con i bolivares e pagate dove possibile con carta di credito (ad esempio le immersioni).
Da portare assolutamente.
A parte machina fotografica e affini, vi consiglio vivamente di portare con voi un bel po’ di medicinali per:
– dissenteria, insolazioni, scottature, febbre, vomito, mal di stomaco.
Non bevete mai bevande con ghiaccio, pena 3 notti sulla tazza (Oil docet). Controllate che le bottiglie siano realmente chiuse: molte lo sembrano ma il tappo si svita assieme alla corona di sicurezza.
Portate delle protezioni molto alte, scottarsi è molto facile.
Per le ragazze è d’obbligo il perizoma! Si, avete letto bene! Siete nel paese con il più alto indice di donne rifatte ma a differenza che in Italia la cosa si nota eccome. Mostrare le natiche per le venezuelane è normale come in Italia il seno, per loro non esistono costumi coprenti, che senso avrebbe con il fisico scolpito che molte hanno? Nei negozi se chiedete un costume da donna vi proporranno un bel filo interdentale posteriore! Anche chi non potrebbe permetterselo mostra il proprio sedere senza problemi! Ne vedrete delle “belle”!!!
Conclusioni.
In base alla mia esperienza posso dire che Los Roques non ammalia come ad esempio succede con le Maldive.
Alcuni intoppi e difficoltà che si riscontrano sull’isola contribuiscono a non rendere la vacanza indimenticabile.
Resta inteso che per godere appieno di Los Roques non bisogna fermarsi troppo nelle posade, dove la vita spesso diventa complicata e molto scomoda, ma bensì bisogna noleggiare una barca e vagare per il mare tornando ogni 3 o 4 giorni sulla terra ferma per fare provviste o per uscire a cena. Moderni catamarani vi faranno scoprire tutti gli angoli di questo arcipelago paradisiaco con la comodità di poter arrivare fino a riva delle isole avendo un pescaggio minimo.
Se proprio il mare non fa per voi, oppure cercate una vacanza solo immersioni-spiaggia-letto-tavola, mettete in preventivo qualche extra per le gite giornaliere alle isole, ne vale la pena e godrete di spazi solo per voi dove potrete sentirvi soli su un isola deserta.
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