Un argomento in più a favore degli squali e di tutti i grandi predatori arriva da un articolo pubblicato sulla rivista Ecological Informatics. Il lavoro sottolinea che gli squali, come predatori di vertice, in ultima analisi controllano anche il clima terrestre e l’acidificazione degli oceani.
Infatti gli squali mangiano altri pesci. Togliere gli squali vuol dire che le popolazioni dei pesci preda si accrescono senza più controllo, mangiando tutto il mangiabile ma soprattutto respirando e producendo anidride carbonica (CO2), il gas che è il principale responsabile del cambiamento climatico e dell’acidificazione dell’oceano. Più squali significa meno pesci preda e meno respirazione.
Finora, per limitare i danni da pesca degli squali e la barbara pratica del finning si era fatto leva sul valore economico dello squalo vivo, come attrazione turistica. Oppure se ne metteva in evidenza il valore ecologico come controllori della piramide alimentare. Da oggi una nuova equazione si aggiunge al bilancio. Più squali = meno CO2, ecco un altro buon motivo per proteggerli dall’estinzione.
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