Un gioiello del Mediterraneo tra Mare e storia
L’isola di Ponza è un piccolo gioiello del Mediterraneo. Situata nella provincia di Latina, se aveste già sentito questo nome in qualche occasione non ci sarebbe nulla di strano. Si da il caso che l’Isola fosse luogo d’esilio di Mussolini, ma anche posto del cuore per il grande poeta Eugenio Montale. Oggi l’isola di Ponza è una meta molto ambita da chi ama fare immersioni. Subacquei e snorkelisti ne amano le acque limpide con visibilità a volte fino a 30mt ma anche la presenza di relitti e grotte sottomarine da visitare. Insomma, un vero e proprio paradiso. Tuttavia come spesso accade, la possibilità di fare immersioni senza alcuna regola può arrecare grossi problemi all’ambiente, ed in questo caso ad un’area con un grande valore storico/artistico.
L’Isola di Ponza: il tesoro da proteggere
“Ad oggi” ha spiegato il sindaco Francesco Ambrosino “le grotte di Pilato vengono visitate senza alcuna regola, in modo selvaggio. Noi vogliamo renderle fruibili nella piena sicurezza, organizzando anche dei percorsi guidati. Ci siamo affidati ad un’associazione riconosciuta e qualificata, che opera a stretto contatto con la Soprintendenza e questo ci dà la garanzia che le cose vengano fatte nel migliore dei modi e nel rispetto della tutela dei beni culturali».
I ritrovamenti
I finanzieri sommozzatori della stazione navale di Civitavecchia hanno recentemente trovato delle lastre in terracotta nei fondali di Ponza. La loro appartenenza è stata ipotizzata alla villa augustea dal servizio Tutela subacquea della soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Frosinone e Latina, dunque il prossimo passo sarà quello di riportare nei fondali altri reperti appartenenti allo stesso mare. Lo scopo di tale operazione sarà quello di creare un museo sommerso per far scoprire le meraviglie di una civiltà storica durante visite guidate consapevoli.