Autore: Marco Milanesi
Isola di Bali (Indonesia)
L’isola di Bali è una delle più piccole dell’arcipelago Indonesiano composto di circa 13.000 isole. Sita a pochi gradi sotto l’equatore (115 gradi di longitudine est e 8 gradi di latitudine sud) ha una temperatura media annua di 26 gradi. Le stagioni sono solo due: quella estiva va da ottobre ad aprile, caratterizzata da fresche piogge e da clima caldo umido, mentre quella invernale, secca, va da maggio a settembre, piove raramente ed una fresca brezza arieggia sull’isola arrivando attraverso l’Oceano Indiano direttamente dal Polo Antartico costeggiando il continente australe: con un pò di fortuna ed attenzione è possibile intravedere al largo delle coste balinesi strani sbuffi sulle onde: queste sono le balene che trasmigrando da un polo all’altro passano non molto lontane, dove le acque sono meno fredde ed è più feconda la presenza di plancton.
Bali ha una superficie di 5632 chilometri quadrati rendendola grande più o meno metà della Sicilia. È attraversata da una catena vulcanica molto suggestiva con il picco più temuto e possente il vulcano Gunung Agung, letteralmente il Monte Maestoso alto 3.142 m. La famosa Montagna Sacra, l’Olimpo degli Dei nonchè rappresentazione simbolica del monte Everest l’altresì conosciuto come Maha Meru, vetta del mondo, e fondamentale luogo di culto per tutte le culture di origine hindu compresa quella balinese.
I fertili pendii dei vulcani sono percorsi da fiumi che provvedono all’irrigazione delle maestose risaie a terrazze e delle piantagioni di chiodi di garofano, cacao e vaniglia, scendendo sino alle piantagioni di alberi di cocco per la copra sparse sul litorale ai margini delle spiagge. Queste, in parte protette dalla barriera corallina sono bagnate sul lato sud dal possente Oceano Indiano e al nord dal più pacifico Mar di Java.
Il villaggio deve abbiamo soggiornato era situato a Nordovest, di fronte all’isola di Menjangan. Posizionato sulla costa di una laguna semichiusa, vicino ad un vulcano inattivo.
Tutta la zona limitrofa al villaggio era costituita da una vasta foresta di mangrovie con i tipici animali nella quale si rifugiano. La foresta di mangrovie a sua volta era contornata dalla foresta vera e propria, lussureggiante di piante e fiori coloratissimi e dove abitavano le scimmie, parecchi serpenti, uccelli e molti altri animali. I reef nella laguna e subito al suo esterno sono ricchissimi di piccole forme di vita. Non esiste corallo, anemone, alga o spugna che non avesse la sua piccola creaturina commensale o simbionte. Un ecosistema perfetto e sconfinato nella sua varietà. Bali è il vero paradiso per chi ama la natura e gli animali.
Gente
La popolazione dell’isola ammonta, secondo dati ufficiali, a più di 3 milioni di individui. In massima parte gli abitanti sono ancora balinesi, mentre gli altri, non balinesi, sono provenienti da isole con genti di diverse origini etniche.
A Bali la popolazione è di religione induista, a differenza di tutte le altre isole dell’Indonesia che hanno maggioranza mussulmana. A differenza di noi nevrotici occidentali sono persone dolcissime, serene e di una gentilezza incredibile.
Pesci ed invertebrati
Se volete fare immersioni e stare tranquilli non fate l’errore di andare nella zona sud di Bali.
I luoghi migliori per effettuare le immersioni sono situati sulla costa a nord. Nella costa sud il mare è più mosso e le spiagge più affollate.
I resort dove abbiamo soggiornato sono stati il Mimpi Resort di Menjangan e Tulamben, le camere sono situate in bungalow ed in entrambi ci siamo trovati benissimo, non solo grazie ai confort ma soprattutto grazie all’atmosfera magica che solo i popoli induisti o buddisti riescono a ricreare.
il secondo è molto piccolo ma confortevole, con un buon diving e personale esperto ed appassionato. Di fronte all’hotel vi è una lunga spiaggia di sassi dal quale è possibile effettuare le immersioni, sulla sinistra vi è un relitto; sulla destra una parete ricchissima di vita. Consiglio, finita l’immersione un massaggio che le ragazze che stazionano sulla spiaggia effettuano in modo egregio. Il Mimpi di Menjangan è invece più grande e più lussuoso, i luoghi di immersione, essendo il resort situato in una insenatura circondata da mangrovie con l’acqua molto bassa, sono a pochi minuti di barca. Nell’hotel, grazie al vicino vulcano, sono presenti delle pozze d’acqua termale con temperature che variano da tiepida a bollente. Immergersi dopo l’immersione è alquanto gradevole.
I fondali, ricchissimi, sono l’ideale per gli acquariofili e per gli appassionati di macrofotografia. E’ frequente l’incontro con piccoli organismi (granchi, gamberetti, gasteropodi, echinodermi), che vivono in simbiosi o commensali con antozoi, spugne, alghe e crinoidi.
L’unica nota negativa, e non di poco conto, l’incontro frequente di tratti saccheggiati dai pescatori di frodo, che prelevano i coralli che poi vanno a finire nei nostri acquari. Capitava a volte di sentire in lontananza, durante l’immersione, l’esplosione di bombe, la cui onda d’urto tramortisce i pesci per facilitarne la cattura.