Autore: Davide Corengia
Foto: Mauro Inglese
Come un piatto di pasta senza sale, la maggior parte dei subacquei ritiene l’immersione in acqua dolce priva di gusto, di quel fascino che i migliaia di colori e abitanti del mare regalano a chi si avventura sotto la sua superficie.
Ma sarà poi così vero? Avete mai messo pinna in un lago? Probabilmente no, se avete questa opinione. Vi basta l’idea di vagare nell’acqua fredda e torbida, per farvi partire verso il mare.
Ma così perderete un mondo diverso, un ambiente che sa regalare emozioni, che spero alla fine di questo articolo, vi attiri un po’ di più!
Se in Mar Rosso vi è bastato un tuffo per cominciare ad amarlo, in un lago, fiume o cava che sia, non basterà. Ci vorrà più di un immersione e solo allora inizierete ad apprezzarli, a volerci tornare.
Visibilità e bassa temperatura dell’acqua sono forse gli unici ostacoli, poi non così insormontabili; una buona muta stagna con una giusta pratica d’utilizzo vi permetterà immersioni confortevoli durante tutto l’arco dell’anno. Di certo non è economica, ma sicuramente la utilizzerete anche al mare.
Figura 1 Immersione sotto il ghiaccio – Lago Palù
Resta solo da risolvere il problema della visibilità. Non dobbiamo generalizzare, l’acqua non è sempre torbida, succede solo con l’aumento della temperatura (metà primavera) e dura poco per circa un mese e mezzo. Certo provoca una fioritura di alghe in tale quantità da rendere difficile vedere ad un paio di metri, ma quando passa tutto torna nella norma, soprattutto nei mesi invernali, quando la limpidezza dell’acqua è eccezionale.
Ora che forse siete più convinti vi starete chiedendo cosa c’è da vedere. Praticamente tutto quello che pensate di non trovarci: pesci, relitti, pareti e grotte…alla fine manca solo il sale, non la vita!
Sarà come andare in montagna, solo che scenderete anziché salire, ed infatti l’ambiente fatto di rocce, pareti a strapiombo, massi enormi che creano suggestivi anfratti, sarà famigliare a chi pratica l’alpinismo.
Figura 2 Immersione Le Guglie – Lago di Como
E poi, ci sono i suoi abitanti. Un completo ecosistema, nel quale non ci saranno solo pesci ma potrete osservare addirittura spugne e piccoli crostacei, senza dimenticare numerose specie di alghe che sono il rifugio preferito dei piccoli avannotti. All’inizio non vi sarà facile avvicinarli e scovarli nei loro nascondigli, ma conoscendo il loro habitat, trovarli non sarà poi un’impresa così complicata, nonostante i colori sgargianti non siano il loro punto di forza e non vi aiuteranno nella ricerca. Una buona torcia però vi permetterà di guardare tra rocce e spaccature dove cercano riparo durante il giorno.
Di notte invece sarà tutto più facile e sarete impressionati dalla quantità di pesce che riuscirete a vedere.
Certo non ci sono solo vantaggi. L’immersione si svolge in un ambiente più severo, freddo e la scarsa luminosità può essere causa di stress soprattutto per chi è abituato alle calde e limpide acque tropicali. Il controllo dell’assetto dev’essere maggiormente curato per non sollevare il sedimento, quasi sempre presente sui fondali lacustri, che vi annullerebbe in breve tempo la visibilità.
Inoltre non sempre avrete l’appoggio di un centro immersioni, richiedendovi un maggior impegno dal punto di vista organizzativo; la logistica e la conoscenza del più vicino centro di soccorso e dei numeri utili saranno di vostro compito.
Ma questo non farà altro che aumentare la vostra esperienza e le vostre capacità di subacquei, facendovi gustare ancora di più le vostre prossime immersioni "salate".
Sono sicuro che alla fine troverete queste immersioni sia istruttive che divertenti, un’ ottima palestra ma non solo, anche un ambiente da scoprire. Tuffatevi, non fermatevi alla prima impressione e l’immersione in acqua dolce diventerà una piacevole alternativa.
Buone "dolci" immersioni!
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