Autore: Davide Corengia
Sempre più subacquei si stanno avvicinando alle immersioni da riva senza l’appoggio di un centro diving. La voglia d’immergersi ed il costo sempre più elevato delle uscite e del viaggio vanno sempre meno d’accordo, avvicinando gli amanti di questo sport all’immersione "autogestita".
Se anche nella vostra testa questo pensiero comincia a far rumore è necessario che vi organizziate, non basterà una firma sull’immersione del giorno dopo a farvi trovare tutto già pronto!
Non che questo sia un compito immane ma ci sono diversi aspetti da prendere in considerazione e da non sottovalutare come purtroppo invece spesso succede.
Iniziamo con ordine:
– Una volta che avete scelto dove fare la vostra escursione subacquea dovrete cercare di raccogliere il maggior numero d’informazioni riguardo il punto d’immersione: internet, negozi di subacquea locali, subacquei della zona , riviste e libri vi aiuteranno ad avere una visione più dettagliata dell’ambiente che troverete.
Atre informazioni utili possono essere la vicinanza di centri per la ricarica sistemazioni come alberghi e ristoranti ma soprattutto, da non dimenticare mai, la presenza di una camera iperbarica funzionante. Segnatevi numeri ed indirizzi in modo da poterli facilmente trovare.
A questo punto informatevi sui regolamenti circa lo svolgimento di attività subacquee in quella determinata zona, contattando anche direttamente gli enti locali.
– Nel vostro borsone da sub (o se preferite cesta) mettete per prime le cose che userete per ultime. In questo modo avrete subito alla portata di mano bombola, gav ed erogatori che assemblerete per primi, per poi passare ad indossare la muta.
Un minimo di accortezza nel sistemare l’equipaggiamento vi impedirà di dover ribaltare il bagagliaio alla ricerca delle pinne.
Oltre alla normale attrezzatura per l’immersione da riva è obbligatoria la boa segna sub da non dimenticare mai, farà la differenza sulla vostra sicurezza ( e sul vostro portafoglio!). Un ulteriore accorgimento è quello di avere sempre con se un cellulare, un buon "kit salva immersioni" ed un Kit di pronto soccorso possibilmente con una bombola d’ossigeno.
– Ora che tutto è pronto un’ultima occhiata alle previsioni del tempo e via.
Se tu ed il vostro compagno vi immergerete da soli ( senza una persona ad aspettarvi/aiutarvi fuori, cosa che tra l’altro sarebbe sempre meglio) lasciate a qualcuno di vostra fiducia il vostro piano d’immersione ed informatelo sui vostri orari d’entrata e uscita. Un telefonata al termine di tutto tranquillizzerà chi vi sta aspettando a casa.
– Finalmente avete raggiunto la vostra destinazione, ancora un’ultima fatica e potrete godervi la tanto attesa immersione. Effettuate un attento sopralluogo, scegliete punti d’entrata e d’uscita, approfittate degli eventuali subacquei presenti per le ultime informazioni come visibilità, correnti, ecc. e pensate a come agire in un eventuale piano d’emergenza.
E’ tutto, gli ultimi controlli ad attrezzatura indossata ed ha inizio una nuova avventura!
Questa volta l’immersione non sarà guidata e la nuova sensazione di libertà non vi deve far dimenticare il buon senso. La migliore pianificazione, un ottimo equipaggiamento non potranno mai sostituire la testa!
Se non avete mai svolto immersioni "autogestite" cominciate con chi ha più esperienza e fate un passo alla volta, la sicurezza prima di tutto!!!
Buone immersioni. |
Autore: Valeria Nava
Se siete la ragazza di un subacqueo che ha intenzione di organizzare un’immersione autogestita e purtroppo, per diversi motivi, non potete condividere con lui quest’esperienza, non fatevi prendere dal panico: buona volontà e partecipazione potranno farvi godere anche voi del tempo destinato all’esplorazione subacquea!
Alcune sono le tappe da seguire per riuscire nel vostro intento:
– una volta che il vostro ragazzo ha scelto il luogo dell’immersione e sta valutando se il posto è adatto ai suoi scopi, fate attenzione che il punto d’entrata presenti una bella spiaggetta dove prendere comodamente il sole in tutto relax. L’importante è che non sia un posto troppo affollato e che la spiaggia sia ben pulita, come pulita deve essere l’acqua se per caso vi viene voglia di fare un tuffo…e “naturalmente” anche perché ci sia una buona visibilità per l’immersione del vostro caro!
Altre informazioni utili possono essere la presenza di un bar nelle vicinanze se avete voglia di bere qualcosa e di servizi igienici sempre utili nel momento del bisogno.
– nella vostra borsa da spiaggia non potrà mancare la crema solare (di protezione adatta alla vostra pelle), occhiali da sole ed eventualmente un buon libro da leggere o un walkman per ascoltare della musica; meglio portare anche un ombrellone (se nel baule c’è posto per la bombola vuoi che un ombrellone non ci stia?!?), nel caso l’immersione autogestita sia anche ripetitiva e voi non abbiate proprio voglia di scottarvi!
La borsa deve essere di dimensioni elevate per contenere portafoglio, chiavi della macchina e tutto ciò che il vostro ragazzo vi lascerà prima di entrare in acqua.
– Allora, un occhio alle previsioni del tempo e via!
Se non vuoi sentirti sola e hai voglia di chiacchierare e spettegolare su tutto quello che ti circonda, chiama pure la tua amica (la regola è di andare sempre in giro in due o no?!)…sì proprio quella che il tuo ragazzo non sopporta, una volta che è sott’acqua di certo non la può sentire!
Date di tanto in tanto un’ occhiata all’orologio, meglio se riuscite anche a seguire il percorso delle bolle…così potrete vedere dove riemerge e corrergli incontro per farvi raccontare cosa vi siete perse.
– Finalmente avete raggiunto la vostra spiaggia…effettuate un attento sopralluogo ed individuate il punto in cui potrete sdraiarvi, quindi posizionate tutto con ordine, salutate il vostro ragazzo che sta faticosamente cercando di scendere dal dirupo, già lavato prima di entrare in acqua e buona giornata!
Ma attenzione! Il senso di libertà che potrete provare appena lui è in acqua non dovrà permettervi di avvicinarvi al ragazzo tanto carino che avete adocchiato all’ombrellone davanti!
Buon pomeriggio.
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buona sera
piu’ che un commento avrei un quesito da sottoporre ai tanti sub
che come me si immergono regolarmente al lago.
ultimamente ho ricevuto un verbale dalla guardia di finanza
stazione navale lago di como riguardante l’utilizzo della barca di appoggio
anche per le immersioni da riva…
qualcuno mi sa dire se c’e’ un decreto legge che la impone
e se si se è valida per tutte le zone lacustri?
grazie