Durante una giornata dedicata alle prove, nella piscina Y-40 di Padova, mi sono trovato tra le mani la custodia Leo 3 Wi, nuovo brevetto Easydive, e ne ho approfittato per provare qualche scatto con una mirrorless Sony α-6000 e obiettivo 16-50.
Non posso considerarlo un vero test sul campo, che richiederebbe tempi più lunghi e prove con soggetti naturali, ma voglio raccontare le mie prime impressioni.
Sottolineo che ho avuto il privilegio di essere uno dei primi a provare la custodia più tecnologica al mondo, l’unica ad avere integrata una centralina elettronica in grado di gestire i comandi tramite USB, ma anche tramite I.R. e Wi-fi (se disponibili nella fotocamera), e di riconoscere la fotocamera inserita su una slitta priva di contatti elettrici con la massima semplicità, e iniziare subito a dialogare con lei. Una cosa che ha del magico…
Dimensioni. Ecco il primo grande vantaggio della nuova custodia: è piccola, leggera, facilissima e comodissima da trasportare e da maneggiare. Si inserisce immediatamente fra le mani con la massima naturalezza. Piccolo è bello.
Maneggevolezza. L’unica impugnatura ergonomica sulla destra permette di brandeggiarla con una sola mano senza il minimo sforzo. Per abitudine e per migliorare la stabilità aggiungiamo un sostegno con la sinistra, ma il più delle volte in acqua ne potremmo fare a meno, grazie all’assetto quasi neutro e all’impugnatura solida e ben posizionata.
Numero comandi trasmessi. Rispetto alla Leo 3 viene a mancare la pulsantiera sinistra, ma tutti i comandi sono disponibili a destra, in una comoda soluzione con 2 pulsanti frontali a grilletto e 9 sulla parte posteriore raggiungibili con il pollice destro senza lasciare l’impugnatura. Uno di questi è il tasto switch, che permette di aumentare i comandi a disposizione: schiacciandolo entriamo nella funzione (chiaramente segnalata da un led blu), che attiva i comandi di uso meno frequente, e possiamo concederci alcuni lussi supplementari come eliminare le foto riuscite male.
Semplicità. La disposizione dei pulsanti è chiara e naturale, bisogna solo farci l’abitudine e dopo pochissimo tempo sappiamo esattamente dove trovarli anche senza distogliere lo sguardo dal display. Benché io sia familiare con l’uso del mirino, mi abituo subito a usare per prendere la mira l’immagine che si forma sul display LCD della mirrorless, grande, luminosa e comoda. E per gli indecisi il passaggio da foto a video è immediato, si attiva solo premendo il pulsante REC.
Precisione dei comandi. Per abitudine, ho mantenuto impostata la modalità secondo cui premendo il pulsante di scatto si attiva la messa a fuoco e rilasciandolo si scatta. Il meccanismo è preciso e puntuale. Click, metto a fuoco, tengo il soggetto a fuoco e ritocco la composizione dell’immagine, quando mi soddisfa rilascio e scatto.
Velocità di scatto. Alla pressione o al rilascio del pulsante elettronico corrisponde immediatamente lo scatto della macchina fotografica. Noto che la messa a fuoco dell’apparecchio mirrorless non è così veloce come quella della reflex, ma questo è un problema della fotocamera, non della custodia.
Operatività in profondità. Grazie ai pulsanti magnetici a contatto bagnato che non subiscono la pressione idrostatica, le custodie Easydive sono attualmente le sole operative alla profondità di 150 m.
Assistenza. Ribadisco: l’assistenza Easydive, sempre reperibile quando serve, e la semplicità di aggiornamenti che vi raggiungono nella casella e-mail dovunque voi siate, è il futuro. Cambiate apparecchio fotografico, modello o anche marca? L’aggiornamento vi raggiunge via email e la nuova staffa via corriere, dovunque voi siate.
Allagabilità. Come nel modello per le reflex, anche a Leo 3 Wi ha i fori passanti ridotti al minimo indispensabile e ben protetti. La custodia è predisposta per l’installazione del vacuum system (optional) ed è fornita di allarme infiltrazione sonoro e visivo tramite led lampeggianti.
Flessibilità. quando vogliamo cambiare fotocamera, non dobbiamo spedire alla base la custodia o la centralina elettronica, ma solo acquistare on-line o tramite e-mail l’upgrade per la nuova macchina. Dopo aver copiato il file in una chiavetta usb (fornita insieme al kit di programmazione) basterà collegarla alla Leo3 Wi e accendere l’elettronica che, in automatico, eseguirà l’aggiornamento. Easydive invierà tramite corriere la staffa di centraggio per il nuovo corpo macchina e in questo modo si potrà utilizzare sia la vecchia fotocamera che la nuova.
Sobrietà. Devo aggiungere un punto. In un epoca di apparecchi fotografici che consumano batterie come se fossero boccali di birra, trovo utile la possibilità di accendere e spegnere in acqua la centralina elettronica, che si traduce nella possibilità di sfruttare l’auto spegnimento delle camere (a centralina spenta la camera non sente più il collegamento e va in stand-by, per riaccenderla basta accendere la centralina e premere lo scatto). In questo modo si può accendere e spegnere la fotocamera a piacimento. e risparmiare energia quando l’apparecchio non è in uso.
Conclusione: Una custodia molto compatta, con una sola impugnatura che, tramite un comando switch, raddoppia le funzioni e non fa sentire la mancanza della seconda pulsantiera dedicata. La lista degli apparecchi compatibili include le migliori mirrorless disponibili sul mercato e anche le reflex più piccole di Canon e Nikon. È una custodia che in un certo senso precede i tempi, inserendosi e prevedendo con grande lungimiranza la probabile evoluzione delle apparecchiature fotografiche verso una riduzione delle dimensioni, un’eliminazione delle parti inutili, un uso sempre più generalizzato delle nuove tecnologia per la comunicazione a distanza.
Per info complete: http://www.easydive.it/
Foto di apertura: Marco Daturi