La Polinesia Francese, o Le Isole di Tahiti, ha assunto un ruolo di spicco a livello mondiale in termini di preservazione dell’ambiente e delle risorse naturali nel 2002, quando ha preso la decisione di creare il più grande santuario marino del mondo.
Oggi è un vero privilegio poter nuotare in queste acque e godere della loro ricchezza e biodiversità, proprio grazie alle numerose iniziative implementate per renderle un paradiso sicuro e protetto per tutti, a partire dalle creature che popolano le profondità dell’oceano.
Il riconoscimento di specie protette ne Le Isole di Tahiti
Le Isole di Tahiti si sono attivate per dotare alcuni degli animali marini che ne popolano le acque del riconoscimento di specie protette. Tra queste le balene, che ogni anno tra luglio e novembre migrano lungo le coste delle isole per la stagione della riproduzione, le tartarughe marine, le razze e 20 diverse specie di squalo, protette dal 2006 ed essenziali per l’equilibrio della biodiversità marina.
Regolamentazione delle attività di pesca ne Le Isole di Tahiti
Tra le altre iniziative intraprese per salvaguardare il bene più prezioso del Paese, dal 1996 la Polinesia Francese ha vietato qualunque tipo di pesca che non sia la pesca con lenza, permettendo solo alle compagnie polinesiane di pescare all’interno della sua area di competenza. Da questa data non sono state concesse altre licenze per la pesca al di fuori della Polinesia e la pesca industriale è vietata. Vengono inoltre svolti controlli costanti per assicurarsi che qualunque specie protetta che venga pescata anche per errore venga rilasciata in sicurezza.
Coinvolgimento delle comunità locali
Quando si tratta di tutela del proprio oceano, con il quale gli abitanti delle isole hanno un rapporto primordiale e sacro così come con le creature che lo abitano da secoli, è l’intera popolazione ad essere coinvolta.
Una delle pratiche più antiche applicate da secoli nella cultura polinesiana, è quella del “Rahui”, secondo la quale le comunità locali impongono un divieto temporaneo di pesca per alcune specie marine, per preservarne la sopravvivenza e assicurarne la rigenerazione, lasciando all’oceano il tempo necessario per rinnovare la vita nelle sue profondità.
Riconoscimento dei luoghi da salvaguardare attraverso organizzazioni internazionali
Alcune aree come Fakarava e Moorea sono, inoltre, riconosciute e protette da ulteriori organizzazioni internazionali: Fakarava è riconosciuta come Biosfera UNESCO, mentre la laguna di Moorea è riconosciuta dalla Convenzione RAMSAR per la salvaguardia delle zone umide.
L’importanza di prendere attivamente parte al cambiamento
Come visitatore, per partecipare attivamente alle iniziative dedicate alla sostenibilità e alla preservazione dell’oceano, a Moorea (ma anche online!) è possibile adottare un corallo attraverso l’associazione Coral Gardeners, che sarà poi trapiantato dal loro vivaio alla barriera corallina, oppure prendere parte a una delle attività proposte dall’associazione Te Mana O Te Moana (che letteralmente significa “Spirito dell’Oceano”).
L’attività principale dell’associazione è quella di fornire assistenza medica e trattamenti di riabilitazione alle tartarughe marine ferite, per poi rilasciarle successivamente in natura a guarigione avvenuta. Oltre 650 tartarughe sono state aiutate dall’associazione, che svolge un lavoro fondamentale anche nel continuo monitoraggio e registrazione dei dati sullo stato di salute dell’oceano e delle quattro specie di tartarughe che abitano le acque delle Polinesia Francese.
Infine, l’associazione non manca di lavorare all’educazione e sensibilizzazione delle nuove generazioni e di organizzare diverse iniziative di pulizia delle spiagge, durante le quali è stato raccolto un totale di 21 tonnellate di rifiuti.
Tutte queste iniziative manifestano l’impegno duraturo e costante nel creare una gestione sostenibile del patrimonio naturale delle isole per preservarne bellezze e risorse.
La magnifica barriera corallina de Le Isole di Tahiti deve essere custodita con cura per poterne continuare a contemplare le infinite bellezze che oggi ci lasciano meravigliati: 150 specie di coralli e 1000 specie di pesci la rendono ricca e coloratissima.
Tra questi ultimi, pesci pappagallo, pesci napoleone, pesci farfalla, pesci angelo, polpi e anguille, oltre a razze, mante, squali, megattere, delfini e le tartarughe marine, che possono essere ammirati nel loro ipnotizzante splendore con escursioni di snorkelling e diving in tutte le isole.
Per scoprire tutte le possibilità che Le Isole di Tahiti offrono per esplorare il mondo sottomarino, visitate il sito tahititourisme.it
Foto di copertina di © Tahiti Tourisme