Mi descrivi le immersioni in Italia? [Peter S.]
Peter, mi chiedi un cosa molto difficile, ma ci provo. Prima di risponderti però mi dovrai dire tu che tipo di immersioni preferisci? Relitti, biologia, acque salate, dolci, ecc.
La nostra costa si sviluppa in oltre settemila chilometri e presenta le forme più varie dando una vista generale che dall’alto richiama il tipico stivale ben conosci. L’area, lunga più di mille chilometri, è suddivisa in varie regioni che si affacciano sui mari Mediterraneo, Ligure, Tirreno, Ionio e Adriatico.
Questi mari influenzano fortemente il clima e costituiscono una risorsa preziosa determinando la zona temperata del Mediterraneo.
Fuori dall’acqua e anche in mare, migliaia di anni di storia hanno forgiato la cultura dell’Italia, tra le diversità delle popolazioni che sono state riunite sotto un’unica bandiera solo nel 1861 ma che ancora evidenziano enormi differenze di usi e costumi.
Anche tu che arrivi dalla Danimarca e non parli Italiano, noterai fortissime diversità su più fronti, dalla cucina alla lingua, alle abitudini e ai ritmi di lavoro e di vita.
Le diversità e le varietà sopracitate si riflettono anche sotto la superficie del mare.
E come poter quindi descrivere le immersioni in Italia? Ogni generalizzazione sarebbe fuori luogo, ti posso quindi dare le linee guida per macro area, va bene?
Link all’articolo completo inviato all’amico Peter e pubblicato su X-Ray Magazine.