Dedichiamo la giornata odierna all‘esplorazione di alcune grotte del Parco Marino del Raja Ampat . Siamo nella parte Indonesiana della Papua Nuova Guinea , una terra dalla bellezza incredibile , per altro in gran parte ancora inesplorata, sia fuori che sott‘acqua.
Abbiamo già descritto le famose grotte di The Passage (vedi articolo su Scubaportal del 5 luglio 2017 ) , oggi visiteremo altre due grotte meno conosciute ma sicuramente non meno interessanti , anzi a mio parere più ricche di fascino.
Abbiamo lasciato di buon mattino l’isola incantata dove sorge l’Agusta Eco Resort che ci ospita e dopo una piacevole navigazione grazie al mare senza la più piccola onda, siamo arrivati alla grotta rosa . L ‘ acqua a 29 gradi ci accoglie dolcemente e subito ci dirigiamo verso l ‘ ampio ingresso, più di 25 metri di larghezza. La profondità massima non supera i 7 metri, dobbiamo fare molta attenzione al nostro assetto per non sollevare con le pinne il sottile sedimento che ricopre il fondale : la sospensione diminuirebbe drasticamente la visibilità rendendo impossibile ottenere delle buone fotografie. Sulla parete di sinistra dove ancora penetrano i raggi del sole incontriamo un gamberetto del corallo acino con le uova nascoste sotto l ‘ addome trasparente (Vir philippinensis) e subito dopo un nudibranco che sta deponendo le uova (Jorunna funebris).
Ci addentriamo nella grotta più di 20 metri , la luce diminuisce rapidamente e rende necessario accendere le torce per osservare l’ antro che si restringe gradualmente fino ad arrivare a un’ altra apertura di circa 4 metri di diametro che ci immette in una seconda camera. Qui nel buio assoluto ci attende una incredibile sorpresa : una nuvola rosa formata da microscopici copepodi non più grandi di 1 millimetro che fluttua lentamente nell’ acqua immobile. Questi animaletti sono dei minuscoli crostacei che vivono in tutti gli ambienti acquatici , sia di acqua dolce che salata , dalle pozze di scogliera agli abissi oceanici come nei fiumi e nei laghi . Addirittura se ne trovano nelle acque di scioglimento dei ghiacciai e nelle pozze piovane formate nella cavità di piante come le Bromeliacee. Sono talmente numerosi da rappresentare la più grande fonte di proteine negli oceani.
Lasciamo i copepodi e risalendo di un paio di metri e ci troviamo in una bolla d‘aria , infatti questa seconda camera è parzialmente fuori dall’ acqua.
Con la luce delle nostre torce illuminiamo delle piccole stalattiti che formano dei merletti di calcare sul soffitto.
Rientriamo in barca dove tra un caffè e un tea caldo , sgranocchiando degli ottimi biscotti ci dirigiamo verso la grotta della colonna.
Grotte del raja ampat
L’ ingresso di circa 7 metri di diametro si trova a 5 metri di profondità . Sembra una finestra da cui entrano pochi raggi di sole che rischiarano debolmente la prima camera. Questa è molto grande , una decina di metri di altezza per una lunghezza di circa 20 metri. Anche qui la nostra attenzione deve essere massima , non più di 2/3 sub per volta , accompagnati dalla guida che conosce bene la grotta. Non è difficile o pericolosa , infatti non ci sono stretti passaggi o anguste gallerie secondarie ma una pinneggiata maldestra potrebbe alzare una fastidiosa sospensione togliendoci il piacere dell‘esplorazione. Facciamo tutto il giro della prima cavità e illuminiamo diverse stalattiti lungo le pareti e sul soffitto , segno che anticamente questa grotta era emersa. Tenendoci a distanza dal fondale ci dirigiamo verso una seconda apertura , anche questa ampia , situata sulla parete di sinistra e passiamo alla seconda camera , completamente buia . Questa è un poco più lunga della prima , circa 25 metri , ma meno alta , circa otto metri .
Verso il fondo incontriamo la bellissima colonna che dà il nome a questa grotta . Sembra che voglia sostenere da sola l’ intera volta della grotta e che porti i segni dello sforzo immane nelle pieghe e nelle torsioni dei suoi muscoli di pietra.
Giriamo dietro la colonna e ci dirigiamo lentamente verso l’uscita.
Dopo un gustoso pranzo su un pontile in una splendida baia dall’acqua trasparente ci attende la terza immersione dove ci divertiamo a cercare piccoli organismi molto numerosi in basso fondale , platelminti , nudibranchi , gobidi di tutti i colori , gamberi e granchietti da far contenti anche i più smaliziati amanti della macrofotografia .
Rientrando in barca dopo una splendida giornata piena di meraviglie già mi sogno la lussuosa SPA dell Agusta Eco Resort dove ho prenotato un massaggio Balinese , ideale per rilassarmi e prepararmi alle immersioni di domani : previste la mante ! Ma questa è un‘altra storia.