Il sito inglese awe365.com è dedicato agli sport avventurosi all’aria aperta: air, water & earth per ogni giorno dell’anno. Questo sito ha recentemente stilato una (condivisibile) classifica dei 10 migliori posti dove fare immersioni con gli squali.
Partiamo da una premessa: i subacquei vanno pazzi per gli squali. È adrenalina pura, come trovarsi davanti ad un leone nella savana ma con la consapevolezza che difficilmente vorrà farti del male. Esistono infatti oltre 400 specie di squali, che vanno dai 20 cm ai 12 metri dell’innocuo squalo balena, e solo una minima parte di essi possono essere realmente pericolosi per l’uomo. Quali fondamentalmente? Lo squalo bianco, il tigre, il longimanus (che vive in mare aperto ed è il responsabile delle morti dei naufraghi durante gli affondamenti in alto mare), il Leuca (chiamato in lingua inglese Bullshark, il più pericoloso lungo le coste), e poi il Mako, il grigio, i seta e poche altre specie che attaccano molto raramente.
Dove si incontrano gli squali? Con un po’ di fortuna in tutti i mari del mondo, soprattutto in quelli tropicali; alcune località per motivi morfologici, di corrente o di alimentazione sono più frequentate da questi animali e consentono immersioni dedicate.
Quali le modalità di una immersione fatta specificatamente per incontrare gli squali? Per vedere lo squalo bianco (e talvolta tigre e mako), ci si immerge dentro una gabbia, dopo che dalla barca hanno abbondantemente pasturato; altrimenti si effettua un’immersione più o meno normale, con le guide che fanno “shark feeding”, ossia li attraggono offrendo pezzi di pesce. Si è molto discusso nella comunità subacquea e dei ricercatori sull’eticità di questa pratica, che cambia le pratiche alimentari degli animali, abituandoli all’offerta di cibo; in realtà è un modo di fare esplicato in maniere assai diverse nel mondo, alcune delle quali non incidono assolutamente in maniera negativa sulla loro vita. Inoltre un subacqueo che ha avuto la fortuna di vederli nel loro ambiente, rimarrà per sempre uno strenuo difensore di questi magnifici animali, troppo spesso dipinti come killer psicopatici da libri, fumetti e devastanti film. In più, quante saranno nel mondo le località in cui viene fatto lo “shark feeding” per la gioia dei subacquei? Probabilmente una trentina: se paragoniamo questa cifra con i 50/100 milioni di esemplari pescati all’anno soprattutto per la zuppa di pinne di pescecane, che secondo la tradizione orientale hanno un (falso) effetto afrodisiaco ed anticancro, il problema appare irrisorio. In più l’animale spesso subisce una pratica orrenda attraverso la quale le pinne vengono tagliate con un ferro incandescente, per poi venir ributtato in mare a morire asfissiato.
Le 10 migliori immersioni con squali
Lasciando in ogni caso alla sensibilità del singolo ogni considerazione in merito, vediamo la classifica dei 10 migliori siti per fare immersioni con gli squali, stilata dal sito inglese:
- Cocos Island, Costarica: un’isola disabitata dell’Oceano Pacifico, a 300 miglia dalla costa del Costarica. Parco naturale e Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, è visitabile solo mediante una crociera; è famosa per la presenza di squali di barriera e balena, ma soprattutto per una comunità di centinaia di squali martello
- Rocas Atoll, Brasile: altro sito Unesco, si trova al largo delle coste brasiliane, ed è ricco di squali di barriera, limone e nutrice
- Rhode island, USA: in questo piccolo stato degli USA si fanno immersioni in gabbia con Mako e verdesche, nei mesi tra luglio ed ottobre
- Bahamas: famosissime per le immersioni con gli squali, difficile non incontrare pinna bianca, pinna nera, nutrice, limone, martello. La località più famosa è Tiger Beach, dove si effettuano immersioni in libera in mezzo agli squali tigre.
- Gansbaai, Sud Africa: il top per le immersioni in gabbia con gli squali bianchi, effettuate nel canale fra le isole di Dyer e Geyser Rock, popolate da foche e pinguini, cibo prediletto di questi predatori.
- Neptun Island, Australia: anche qui immersioni in gabbia da maggio ad ottobre per ammirare il grande bianco a caccia di foche e leoni marini.
- Guadalupe, Messico: solitaria isola vulcanica al largo della Bassa California messicana nell’Oceano Pacifico, è uno spettacolo di vita sottomarina. Durante l’estate è facile incontrare grandi squali bianchi, visibili sempre dall’interno di una gabbia.
- Mozambico: questo splendido paese aperto da poco al turismo, è bagnato dalle calde acque dell’Oceano Indiano, particolarmente ricche di mante e specie diverse di squali, soprattutto intorno alla località di Praja do Tofo. Particolarmente frequenti gli incontri con il pesce più grande del mondo, lo squalo balena.
- Shark Marine Reserve, Viti Levu, isole Fiji: immergersi con 40/50 Bullshark che ti passano così vicini da renderti difficili le fotografie, e che spesso nel passaggio ti danno una pinnata, è un’esperienza indimenticabile. Immergetevi con i ragazzi del BAD, il Beqa Adventure Divers, per un’esperienza incredibile in totale sicurezza. Forte presenza di pinna bianca, pinna nera, grigi, limone, nutrice e, nella stagione per loro estiva, grandi squali tigre.
- Cebu, Filippine: altra località famosa per la presenza di squali, in particolare a Malapascua; squali di barriera, volpe, nutrice, martello in mezzo ad una fantastica biodiversità.
Lasciatemi però aggiungere alcune località nel mondo, particolarmente ricche di squali: le Azzorre per le verdesche, il Sudan per i martello, la costa dello Yucatan messicano dove vivono stanziali i Leuca, le isole Ebridi in Scozia per immersioni dedicate al secondo pesce più grande del mondo, l’innocuo squalo elefante che può superare le due tonnellate di peso. Come non aggiungere poi la famosa località di Jupiter in Florida, per adrenaliniche immersioni con i tigre in totale insicurezza? Oppure il mio primo viaggio specificatamente alla “caccia” di squali: Playa Santa Lucia a Cuba, dove nel canale fra l’isola e Cayo Sabinal vivono stanziali i Bullshark vicino al relitto del Nueva Mortera.
Per tutte queste magnifiche ed indimenticabili esperienze, un consiglio dato col cuore: le immersioni possono essere effettuate in (quasi) totale sicurezza oppure affidandosi alla fortuna. La differenza è data dalla serietà degli operatori con cui vi immergerete, e che occorre verificare in anticipo. Una possibilità è data da un gruppo di diving centers che si sono consorziati creando l’associazione globalsharkdiving.org, che pone la sicurezza in primo piano durante le immersioni con gli squali. Se fate un giro sul loro sito, troverete alcuni dei nomi più famosi della subacquea mondiale.