Prima dell’esperienza vissuta in Svizzera, di cui il racconto già narrato, non ci siamo fatti mancare qualche cosa di …..particolare, e sempre in alta montagna, ma in periodo prettamente estivo.
Molti gruppi subacquei, amano e prediligono le immersioni in altitudine, soprattutto d’inverno e sotto ai ghiacci . Noi ….no,…o meglio …in parte.
Per il secondo anno consecutivo, l’ Hundred Trimix Team Explorer, ha effettuato una ricognizione, proprio lassù , dove osano le aquile e fischiano le marmotte, portando l’attrezzatura a quota 2640 mt del Lago Monticelli ai piedi del ghiacciaio Presena nonché Passo del Tonale.
Tutto è cominciato con l’idea dell’immancabile amico Ivan Rolli, il quale mi disse : ” abbandoniamo per un momento le nostre pareti profonde, e eleviamo il nostro spirito, cercando il nostro karma con un bel tuffo in un laghetto alpino “….Non scherzava ed anche stavolta, detto…fatto !!!
Ci siamo presentati con una puntualità prettamente svizzera, all’apertura della cabinovia Paradiso, e già li l’operatore non notando alcun parapendio al nostro seguito, si è parecchio incuriosito, vedendo l’attrezzatura inusuale per la location, quale zaini enormi , monobombola da 15 litri e zavorra in cintura a mo’ di cartuccera . Ebbene si, non andavamo “sopra”…..ma andavamo ..”sotto “” !!
Non opponendo resistenza, gentilmente ci ha imbarcati facendoci passare come nei migliori aeroporti, dalla porta dei carichi ingombranti.
La giornata era semplicemente stupenda, di quelle che gridano alla serenità , che quando guardi il cielo, lo vedi blu scuro e non azzurro , tipico da alta quota, con l’aria pungente e frizzante del primo mattino: avevamo lasciato lo stress in pianura .
All’arrivo della cabinovia a quota 2585 mt ci siamo fatti circa 150 metri in salita, sboffonchiando mica male con gli scarponi ai piedi , cercando invano un quad o anche una semplice motocarriola , facendoci quindi due viaggi come veri portatori sherpa e trasportando tra i sassi, tutta la nostra mercanzia al bordo del laghetto : wowww !!!! Che colore !!!!! Da rimanere senza fiato .
Non vedevamo l’ora di immergerci !!!!!
Annaspando ed affondando un pochino nel fango, alias improbabili papere con pinne che si incollavano al limo, ci siamo lasciati andare in galleggiamento sentendo con qualche brivido, i 4 gradi di temperatura dell’acqua sulla faccia.
Puuffff …. E giù sotto il pelo dell’acqua è stato strano, diverso ….a prima vista, nessuna forma di vita , neanche uno striminzito girino, ma invece una atmosfera quasi ovattata, non il solito nero cupo, ma acqua azzurrina “flou “ con contorni vagamente poco definiti: il pochino torbido, con il fondo fangoso da non toccare , qualche roccia qua e la ,ci faceva sentire fuori dalle nostre normali sensazioni . Ma che Bello !
Siamo riusciti a fare l’intero giro del lago, e i nostri muscoli facciali le nostre mani seppur dotate di guanti stagni , dopo un’ora di immersione a temperature rigide, soffrivano giusto un pochino .
Ma non vuoi cercare anche qui la profondità massima ?? E allora giù, …. a toccare i 14.3 metri !!!!
Ma in queste acque, come non mai, senti l’odore della guerra … della Grande Guerra, quella del 1915-1918. Basta visitare il Museo della Guerra Bianca di Vermiglio, di proprietà di Emilio Serra lasciato poi al figlio Achille , di cui invito caldamente la visita , e la riflessione. Un museo che testimonia tutte le sofferenze patite dalle popolazioni di allora. Tre lunghi anni durante i quali due eserciti si affrontarono in una estenuante guerra di posizione . Il confine di Passo Tonale fu teatro di sanguinose battaglie , e di un dramma umano le cui testimonianze affiorano ancora oggi, a distanza di un secolo, dalla morsa dei ghiacci. Il primo scontro avvenne il 9 giugno del 1945 quando mille Alpini del battaglione Morbegno, provarono una sortita contro le posizioni austriache : dopo una intera giornata di combattimenti corpo a corpo i soldati italiani vennero respinti ed il fronte si attestò proprio qui.
Nel solo inverno del 1916-’17, persero la vita dallo Stelvio al Garda, almeno trentamila soldati, uccisi in azione, travolti dalle valanghe o stroncati nelle innumerevoli trincee ancora oggi visibili, dalle rigide condizioni atmosferiche, con la neve alta anche 10/12 metri e temperature fino a -30 gradi .
Proprio vicino al laghetto inferiore, di fronte all’arrivo della cabinovia , è possibile entrare in un luogo colmo di emozioni, dove il tempo si è fermato . E’ una galleria, scavata nella roccia, con varie postazioni dove si possono osservare nelle apposite bacheche, armi e proiettili del conflitto, badili, attrezzi di vario genere, immagini di allora, audiovisivi toccanti, dove ascolti ancora le esplosioni e le violenze della guerra..
La giornata era rivolta al sole, al blu ed al divertimento, e queste riflessioni in un primo momento ci hanno lasciato un sapore amaro in bocca, soprattutto quando sott’acqua abbiamo potuto vedere ancora qualche segno di quanto successo qui .
Oramai le labbra erano poco sensibili come le mani, e quindi abbiamo deciso di chiudere questa particolarissima immersione . Alla fuoriuscita dall’acqua ancora immersi nei nostri pensieri, tornavamo al sole ed alla realtà ,trovando una piccola folla di escursionisti e turisti che ci stava aspettando, incuriositi nel vedere i sub qui in montagna, bersagliandoci con innumerevoli domande su quello che avevamo visto e provato.
Trovavamo anche il sig. Achille Serra, che ci invitava ed esortava a partecipare alla grande “ Festa della Fratellanza “ che si sarebbe svolta il 21 agosto, proprio qui. Questa festa arrivata alla 39° edizione, è divenuta nel tempo un momento di straordinario valore simbolico , un vero pellegrinaggio di pace che richiama migliaia di persone, con eventi e sfilate, per ricordare la sofferenza e la morte di migliaia di soldati di entrambi i fronti.
Il nostro karma lo abbiamo infine ritrovato davanti ad una ottima polenta e capriolo, con contorno di pizzoccheri, annaffiato abbondantemente da ottimo vino, e quando abbiamo ricaricato tutto il nostro fardello sulla cabinovia per la discesa a valle, l’emozione di aver trascorso una splendida giornata subacquea “diversa “ , ci ha riempito il cuore e la mente.