La video ripresa subacquea parte IV
Benvenuti al quarto appuntamento con la nostra rubrica dedicata alla video ripresa subacquea, la volta scorsa abbiamo parlato delle custodie subacquee e delle loro principali caratteristiche, in questo articolo parleremo delle Tecniche di Ripresa.
Quante volte vi sarà successo di fare delle riprese di un vostro viaggio subacqueo o di una immersione domenicale e una volta arrivati a casa non siete riusciti più a metterli insieme ?
Questo accade perché non usiamo un vero e proprio metodo, questo articolo vi darà alcune dritte e spiegherà alcune regole, attenzione però, sta a voi poi metterle in pratica nella realtà, solo così noterete la differenza e potrete raggiungere ottimi risultati.
Iniziamo dall’ABC della video sub, un po’ di regole che dovrò sempre tenere a mente.
Conoscere la propria telecamera – non tutti possono permettersi una telecamera professionale, conoscere al meglio quello che abbiamo a disposizione e sapere come usarla ci permetterà di sfruttare tutte le sue potenzialità. Una gestione della messa a Fuoco Manuale, del controllo del Diaframma (a volte viene indicata sotto forma di barra e chiamata Exposure) e del Bilanciamento del Bianco possono aiutarci a fare la differenza.
Nel capitolo dedicato alle luci parleremo in maniera dettagliata del WB e delle sue regolazioni.
La nostra storia – partire con un’idea chiara in testa, non devo scrivere un film ogni volta, il nostro racconto potrebbe essere la semplice immersione domenicale con gli amici, se mi organizzo prima, quando sarò in corso d’opera non avrò quel senso di disorientamento che spesso affligge i neofiti della video ripresa.
Un valido aiuto ce lo può dare lo storyboard , si tratta di una serie di disegni che scena per scena illustrano quello che dovrò riprendere.
Forse lo riterrete un po’ eccessivo, oppure non siete capaci a disegnare e quindi non lo trovate utile, io personalmente non faccio i disegni ma mi scrivo le sequenze chiave che assolutamente non devo dimenticare durante le mie riprese ( es. arrivo sub al relitto, totale relitto, entrata sub sala macchina etc.)
Riprese – decidere sempre prima cosa riprendere, sul momento sembra tutto interessante, in fase di montaggio ci accorgeremo della loro poca utilità.
Date sempre un inizio ed una fine alla ripresa, si tende sempre nella parte finale a muoversi e poi in fase di montaggio diventa difficile utilizzarle.
Non fare riprese mai troppo lunghe ne troppo corte, diciamo tra i 10” e i 15”, lasciate sempre 3” all’inizio e alla fine, in gergo si chiamano maniglie, serviranno in seguito per il montaggio.
Non usare troppo lo zoom, siamo noi che ci avviciniamo agli oggetti, lo usiamo solo per fare dettagli o per cambiare tipo d’inquadratura.
Fare sempre delle immagini generiche (panoramiche e dettaglio) del posto dove ci troviamo, ci torneranno utili dopo in fase di montaggio.
Occhio alla luce ambiente, non mettete i soggetti controluce, almeno che non sia voluto, altrimenti li vedrete sempre scuri, sott’acqua questo è un grosso problema, quindi fate attenzione.
Inquadrature – curate le inquadrature sia subacquee che terrestri, la differenza tra un professionista ed un amatoriale, oltre al tipo di attrezzature utilizzate, si vede dal tipo di inquadrature che si usano., adesso qualcuno potrebbe pensare: ma noi non vogliamo diventare professionisti, sono pienamente d’accordo con voi, ma diventare amatori evoluti è possibile.
Proprio per questo motivo direi che diventa importante conoscere “La regola dei terzi”, utilizzata nella pittura, fotografia e video ripresa.
Consiste nel dividere l’immagine in 3 parti uguali sia verticalmente che orizzontalmente ottenendo una griglia, potete vedere nei fotogrammi di seguito un esempio.
Nella parte centrale della griglia si viene a creare un rettangolo i quattro angoli prendono il nome di punti focali il soggetto della scena dovrebbe combaciare con uno di questi punti focali, questo perché lo spettatore, dopo aver guardato il centro della foto, si concentra maggiormente su questi 4 punti.
Le linee verticali indicano la posizione che dovrebbe avere il soggetto all’interno dell’immagine mentre quelle orizzontali vengono utilizzate di più per la composizione paesaggistica con orizzonti etc.
Altra cosa importante sempre legata all’inquadratura: non tenete i soggetti troppo vicini al bordo, lasciate ampio spazio nella zona in cui sono rivolti, non lasciate troppo spazio tra la testa del soggetto e la parte alta del video, tecnicamente questa manovra si chiama “dare aria”, non tagliate i piedi dei soggetti almeno che non sia un’ inquadratura ricercata (piano americano o mezza figura).
Guardate questo video è in lingua inglese, in pochi passaggi vi fa capire il valore di questa regola
Stabilizzare – cercate di rimanere il più fermi possibile durante le riprese, a terra potete usare un cavalletto, ne esistono in commercio anche di molto economici, assicuratevi che siano per video riprese e non fotografici, il risultato è garantito, (quelli dedicati alla video ripresa hanno la testa concepita per muoversi in maniera fluida)
Sott’acqua invece dovete curare l’assetto, diventare un tutt’uno con la vostra custodia è fondamentale, altrimenti le vostre riprese saranno traballanti.
Non sottovalutate l’allenamento con la vostra telecamera, rimanere fermi o muoversi in maniera armonica non è poi così scontato, quindi allenatevi, allenatevi, allenatevi !
Dove guardo – chi è ripreso, sia sott’acqua che fuori, non deve mai guardare direttamente in camera ma concentrarsi nell’azione, se c’è una murena in campo lui guarderà la murena e via così.
Chi parla a video se parla con altri personaggi guarderà nella direzione del suo interlocutore, guarderà in camera solo se si rivolge a chi lo sta guardando, lo spettatore.
Audio – l’audio per molti è un grosso problema perché non hanno dei microfoni adeguati, diciamo che la parte più critica è l’eventuale parlato di un ipotetico protagonista, nel caso fosse necessario e non avete un microfono adatto all’ora dovete organizzarvi per farlo in un posto chiuso e privo di rumori, altrimenti il tutto diventa inutilizzabile.
Audio utili durante il montaggio, oltre alla voce, potrebbero essere: bolle sott’acqua, rumore delle onde che frangono sulla spiaggia, sfiato di un erogatore, tuffo dalla barca, avviamento motore barca, audio ambiente nel posto dove ci troviamo..
Autocritica – per raggiungere dei buoni risultati non deve mancare una buona dose di autocritica, non bisogna neanche esagerare, ma senza è difficile crescere e raggiungere i risultati sperati.
Ultima regola – ogni tanto dimenticatevi delle regole e date spazio alla creatività !
Tecniche di ripresa sott’acqua
Il nostro video è un insieme di tante scene che unite tra loro formano un racconto, per poter essere unite in maniera efficace bisogna mantenere un senso logico alle riprese e dare varietà con diversi punti di vista. Il tutto diventa più semplice se si conoscono le varie inquadrature che si possono effettuare per descrivere un’azione, di seguito ecco elencate le più utilizzate, leggete con attenzione
Oggettiva – si tratta di un’immagine fatta in terza persona da un ipotetico spettatore, la maggior parte delle riprese sono fatte in questo modo.
ATTENZIONE ! generalmente chi fa video sub per le prime volte tende a realizzare una serie di immagini infinite di subacquei ripresi da dietro mentre nuotano, questo andrebbe evitato altrimenti rischiereste di avere tutte immagini uguali. Per diversificare il tipo di riprese bisogna accordarsi prima con i compagni su quello che si vuole realizzare.
Soggettiva – è il punto di vista del nostro personaggio oppure il nostro punto di vista, sott’acqua si tende sempre ad abusare di questo tipo d’immagine, video fatti solo di soggettive possono risultare parecchio noiosi.
Campo Lungo o Totale – sono riprese che danno una visione d’insieme di dove si sta svolgendo l’azione, sott’acqua questo genere di riprese mancano quasi sempre.
Un esempio è la ripresa su relitto: il sub esplora il relitto, si vedono un sacco di lamiere o particolari ma il relitto nella sua totalità non si vede mai, manca la visione d’insieme che può far capire allo spettatore ciò che sta guardando.
Campo Medio – è la scena dove si muovono i personaggi della nostra storia, è la più descrittiva ed efficace di tutte, la ripresa risulta piena di dettagli e le luci artificiali lavorano in maniera uniforme restituendo colori brillanti.
Primo Piano – il primo piano lo usiamo per riprendere il volto di un subacqueo, ma può essere usato anche per riprendere per intero un pesce, una gorgonia, uno spirografo o altro.
Fuori acqua viene utilizzato anche per fare le interviste.
Dettaglio o Macro – è una ripresa che descrive da vicino un oggetto, un pesce o ancora più da vicino (macro) un nudibranco, gamberetto o piccolo pesce.
Un’altra cosa di cui dobbiamo tenere conto, noi ci troviamo in un ambiente straordinario, se abbiamo la piena padronanza dell’asseto e del movimento, possiamo fare riprese che sulla terra ferma non sarebbe possibile realizzare senza l’ausilio di oggetti creati apposta ( steadycam, dolly, slider, etc.)
Per capire meglio di cosa sto parlando dovrete cominciare a guardare i miei video subacquei, se li studiate con attenzione ogni tanto potrete individuare movimenti particolari, naturalmente non li uso sempre … altra strada è frequentare uno dei miei corsi di perfezionamento, li vi svelerò tutti i segreti !
Spero di essere stato abbastanza chiaro sulle varie inquadrature che si possono utilizzare per raccontare la nostra storia, le prime volte può sembrarvi difficile, ma con un po’ di pazienza potrete ottenere risultati inaspettati.
Non ci resta che vedere un bel video che condensa un po’ tutto quello che ho scritto, magari questa volta lo guarderete cercando di capire che tipo di inquadrature ho utilizzato, oppure se ho mantenuto un senso logico alla storia, buona visione !
Siamo giunti alla fine del nostro articolo, le cose cominciano a farsi interessanti, mentre io comincio a scrivere l’articolo 5 sull’utilizzo delle luci subacquee, voi allenatevi, sia a terra che sott’acqua.